“Il fenomeno urbano e la complessità”:
la presentazione al Cism di Udine
L’appuntamento sarà condotto da Pietro Greco e vedrà la partecipazione di Alberto Felice De Toni e di uno degli autori, Franco Vaio
UDINE – “Il fenomeno urbano e la complessità” di Cristoforo Sergio Bertuglia e Franco Vaio sarà presentato il 27 settembre alla sede del Cism – International Centre for Mechanical Sciences (piazza Garibaldi 18, palazzo Torso), dalle 18.30. L’appuntamento sarà condotto da Pietro Greco e vedrà la partecipazione di Alberto Felice De Toni, già rettore dell’Università di Udine. Presente anche uno degli autori, Franco Vaio.
IL VOLUME – Le aree urbane possono considerarsi macroentità in perenne disequilibrio che si autorganizzano e si sviluppano anche in base a un principio di antagonismo interno. Compito specifico della scienza della complessità, applicata a una realtà di tale scala, è ricorrere a saperi multidisciplinari per vedere chiaro nel groviglio inestricabile di aspetti urbanistici, economici, sociologici, antropologici e filosofici alla base dell’evoluzione del sistema urbano complesso, non descrivibile in termini soltanto deterministici. Gente che abita, lavora e transita, strutture fisiche e imponenti flussi, attraverso reti materiali e immateriali, di beni e di trasporti: un tutto in movimento molecolare. Solo un ampio quadro, anche di tipo storico, può approfondire la portata della prospettiva fornita oggi dalla scienza della complessità. Per questo Bertuglia e Vaio compiono un interessantissimo percorso attraverso le trasformazioni dell’urbanesimo europeo, dalla città preindustriale, radicata nel territorio, a quella industriale, che elegge l’urbanesimo a forma di vita, fino alla metropoli postindustriale, in cui al luogo fisico tende a sostituirsi un processo reticolare che connette centri di produzione e di consumo. In questa luce vengono analizzati in modo particolare i casi di Roma e Torino. Tra globalizzazione, gentrificazione ed espulsione, le dinamiche oggi in atto rispondono a un modello appropriativo ed espansivo, a cui la complessità contrappone una visione dal basso, attenta alla «città bella» come bene comune.