È una grande retrospettiva dedicata a Massimo Sestini, quella prevista presso l’Ex Chiesa dell’Angelo a partire dal 10 ottobre. Intitolata Ho visto cose, e inserita nell’ambito dello Spazio Approfondimento, la mostra ripercorre trent’anni di carriera di questo fotografo italiano, di fama internazionale, da sempre fedele a un unico principio: essere nel cuore della notizia, costi quel che costi. Un percorso denso, ricco di immagini che, nell’insieme, delineano i contorni di un viaggio trentennale nella vita pubblica e privata del nostro Paese. Sestini ci mostra dai retroscena del potere ai momenti più drammatici, grotteschi, comici ed esclusivi accaduti negli ultimi decenni. Ma non solo.
Davanti al suo obiettivo sono infatti trascorsi anche decenni di storia europea e alcuni dei fatti più eclatanti a livello internazionale. Veri e propri scoop.
Fotoreporter, giornalista e paparazzo, per inseguire la notizia Sestini ha attraversato in lungo e in largo il continente, sperimentando ogni genere fotografico. Con lui «il concetto di paparazzata — scrive Michele Neri — si è allargato fino a contenere un principio assoluto: mettere a nudo quella parte di realtà protetta, a esclusivo godimento di altri, che rischia di essere oscurata».
Non si può tuttavia pensare alla carriera di Sestini senza considerare il rapporto con la committenza, ovvero con i giornali e l’editoria. «L’obbligo di portare a casa lo scatto — continua Michele Neri —, lo ha spinto a trovare modi diversi per avvicinarsi all’evento. La scelta più duratura, è paradossale: da vent’anni, Sestini è diventato un sorvolatore della vita e degli eventi. Le sue foto aeree, da centinaia di metri di distanza, sono andate più vicine».
Fatti, momenti decisivi e personaggi colti in situazioni di scena e retroscena. Questo è ciò che ci offre Sestini: «Tutto ciò che capita dev’essere conosciuto? Sì se è una notizia. Sono almeno trent’anni che Massimo Sestini la pensa così [ … ] Un testimone dalle imprese impossibili: l’imbucato — per noi — nella Storia».
MASSIMO SESTINI
www.massimosestini.it
Sestini è nato a Prato nel 1963. Autodidatta, comincia fotografando concerti rock e la cronaca per i quotidiani locali. I primi scoop arrivano a metà degli anni Ottanta. Con lo scatto dell’attentato al Rapido 904 ottiene la sua prima copertina su Stern.
Da quel momento, oltre a seguire la cronaca, fondando l’Agenzia omonima, si dedica ai grandi avvenimenti d’attualità e, parallelamente, inizia la sua carriera di paparazzo. L’approccio tuttavia non cambia: essere sulla notizia, qualunque sia il mezzo per arrivarci. È così il solo a riprendere il primo bikini di Lady D, ma sarà anche testimone della tragedia della Moby Prince, nonché autore delle foto dall’alto degli attentati a Falcone e a Borsellino.
Negli anni Novanta collabora con le principali agenzie e newsmagazine. Le foto aeree diventano una costante, e arrivano le esclusive del Giubileo, del G8 a Genova e dei funerali di Papa Wojtyla.
Nel 2007 inizia a collaborare con le Istituzioni. Nel 2012 s’immerge così con i sommozzatori della Polizia nella Concordia appena affondata. Nel 2014 è a bordo della Fregata Bergamini, testimone delle operazioni Mare Nostrum. La foto dall’elicottero di un barcone di migranti tratti in salvo, scattata in quell’occasione, vince il World Press Photo nel 2015, sezione General News.
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SCHEDA TECNICA
HO VISTO COSE di Massimo Sestini
Titolo
Ho visto cose
Autore
Massimo Sestini
Area tematica
Spazio Approfondimento
Sede
Ex Chiesa dell’Angelo, via Fanfulla, 22 – Lodi
Periodo:
10-11 / 17-18 / 24-25 ottobre 2015
Orario
sabato e domenica, ore 9,30 – 23,00
Ingresso
L’ingresso al Festival è soggetto al pagamento di 10,00 €. Alle biglietterie verrà fornito un braccialetto identificativo che permetterà l’accesso multiplo alle mostre e a tutti gli incontri per tutta la durata del Festival. Il braccialetto è impermeabile e non deve essere rimosso, pena la perdita del diritto di accesso.
Visita guidata con l’autore
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