Fiabosco 2022 apre le porte ai visitatori, ecco le nuove opere visitabili a Sant’Eufemia
Si lavora per rendere il progetto un ecomuseo
Il cuore del Parco Nazionale della Maiella si arricchisce di un nuovo percorso visite grazie alla seconda edizione del progetto Fiabosco, Riserva Naturale per Creature Fantastiche: le nuove opere sono state collocate recentemente a monte del Giardino Botanico ‘Daniela Brescia’ di Sant’Eufemia a Maiella, comune guidato dal sindaco Francesco Crivelli.
Fiabosco offre una particolare chiave di lettura della ‘mission’ del Geoparco e come ammette il sindaco Crivelli: “Al centro del progetto c’ è la pietra che da un lato racconta storie, favole, miti ma dall’altro diventa elemento essenziale del Geopark, un riconoscimento da parte dell’Unesco e Fiabosco si inserisce a pieno titolo come progetto di valorizzazione della Maiella esaltandone degli aspetti ‘geologici’ perchè la pietra non è solo in grado di raccontare la storia di un territorio e quindi la sua evoluzione, ma anche le leggende di un territorio”.
“Il Diavolo” di Stefano Faccini, la “Sirena” di Marija Markovic, “Mazzamurello” realizzato da Francesco Gigante, “Pantafeca” di Wu Mengyuan e Wu Genmgo, “Il Mago” di Armando Di Nunzio (artista e per l’edizione 2022 anche Direttore Artistico della sezione ‘scultura’), “Vento maggiore” di Valentina Di Luca, questi i titoli delle nuove opere visitabili e che si aggiungono a quelle della scorsa edizione e collocate lungo il sentiero di collegamento tra l’area Pic-Nic “Il Boschetto” ed il Giardino Botanico: “La Ninfa Maia” di Dangyong Liu, “Il Serpende Parlante” di Armando Di Nunzio, “Il Re Selvatico” di Francesco Gigante, “Il Drago” di Pina Egizii e Fabrizio Antinucci, “Il lupo Mannaro” di Valentina Di Luca, “La Strega” di Stefano Faccini, “La mandragora” di Marija Markovic.
Direttore Artistico del progetto è il suo ideatore Peppe Millanta (Scuola Macondo di Pescara), il Direttore Esecutivo è l’artista Stefano Faccini, entrambi soddisfatti per questa crescita di Fiabosco che già dallo scorso anno ha alimentato ulteriormente il turismo di Sant’Eufemia e dello stesso Parco: sono state molte le visite guidate organizzate per mostrare a turisti, curiosi o scuole questa realtà intesa a valorizzare un contesto nuovo capace di raccogliere i meravigliosi animali e personaggi inventati che hanno animato le storie e l’immaginario della tradizione fiabesca abruzzese.
“Dunque, le opere di Fiabosco hanno anche una consistenza importante al punto tale che vogliamo lavorare affinché il progetto sia riconosciuto come un ecomuseo – spiega Crivelli. – Ed ora l’obiettivo è implementare il numero delle opere nel parco e far si che Fiabosco possa essere un’opportunità sia per i turisti che vogliono conoscere la fantasia popolare ma anche un’opportunità per quelli che sono gli operatori turistici affinché possano creare occasioni di offerta e visita”.
“Fiabosco ha in sé tante opportunità: può essere visitato individualmente ma può essere protagonista di una visita guidata; il progetto si presta bene anche al teatro itinerante con una vera interpretazione delle storie. Fiabosco diventa un veicolo per nuove offerte nel cuore del Parco, anche per i più piccoli”. – conclude Crivelli.