Firenze: Lapislazzuli – Magia del blu

Al museo degli Argenti – Palazzo Pitti – una mostra dedicata al prezioso materiale blu, il lapislazzulo usato nelle scienze e nelle arti sin dalle origini. Dal 9 giugno all’11 ottobre sarà possibile ammirare il blu Oltremare di questa pietra proveniente dal cuore dell’Asia e presente nella creazione di preziosi e splendidi oggetti.

Un argomento trasversale per secoli accomunò artisti d’Europa e non solo, ecco che la mostra “Lapislazzuli – Magia del blu” cerca di attraversare i secoli mettendo in mostra la linea che questa pietra, il lapislazzulo, ha attraversato nei vari settori dell’arte e della vita.

Il blu Oltremare naturale ha appassionato per secoli gli artisti di tutto il mondo generando dei veri e propri capolavori, oggetti preziosissimi che sarà possibile vedere al museo degli Argenti nel meraviglioso contesto di Palazzo Pitti.

Il lapislazzulo, a differenza di quello che comunemente si crede, non è un minerale bensì una roccia composta di diversi minerali. Il suo meraviglioso colore blu è dato dal minerale che lo domina, la lazurite. Di giacimenti di lapislazzuli ne esistono pochissimi al mondo, il più antico risale a Marco Polo e si trova tra le montagne di Sar e Sang. Questo ci dà l’idea di come questa pietra sia, dopo l’oro, tra le più preziose al mondo.

La passione per questa pietra nella fabbricazione di oggetti ornamentali è molto antica e, nell’esposizione di Firenze, si partirà con reparti archeologici provenienti dagli scavi condotti nella valle dell’Indo, in Mesopotamia e in Egitto.

Si arriva poi al Rinascimento dove la preziosa pietra trova Firenze la terra del suo “culto”. I Medici, infatti, diedero inizio ad una delle più spettacolari collezioni di oggetti in lapislazzuli d’Europa. Vedrete allora coppe, vasi e anfore, mobili intarsiati, piani di tavoli, insomma una produzione che arriva sino al tramonto della dinastia.

Il colore di questa pietra, il blu Oltremare naturale, è anche amato nell’iconografia della Santa Vergine riportando così ad un significato più profondo, religioso potremmo dire, proprio perché richiama quello del cielo. E’ anche il colore dei re di Francia e della moda. Nel Medioevo, infatti, era classificato come il colore più bello e nobile.

In Europa il lapislazzulo arriva con il nome di “ultramarinum”, ciò che è al di là del mare, e quindi oltremare. Bello riuscire attraverso questa esposizione a carpire l’origine ed il significato di questo materiale.

Nella mostra del museo degli Argenti poi, una sezione sarà interamente dedicata all’utilizzo del lapislazzulo nella pittura.

Con il secolo dei lumi si arriva, grazie alle numerose scoperte in campo chimico, a ricreare un blu oltremare sintetico e questo provocò la perdita per il lapislazzulo del suo ruolo “reale”. E’ solo nel XX secolo che si ridono alla pietra il suo ruolo aristocratico.

Con l’artista francese Yves Klein si ha la creazione di un blu molto profondo, utilizzando un pigmento oltremare sintetico mescolato ad una resina industriale. Questo colore è oggi chiamato International Klein Blue usato dagli artisti contemporanei per le loro opere.

Se si pensa che nel Buddhismo viene considerato uno dei sette tesori e equiparato alla coscienza di sé è evidente come, il blu del lapislazzulo rappresenti per noi il colore della pace, dell’intenso, del mistero poiché porta all’Oltre, a quella parte della coscienza e della sapienza che non è dato di razionalizzare né di raggiungere se non con l’estasi, che solo il “bello” quasi kantianamente inteso può suscitare.  Ed è questo bello che il blu oltremare ci riesce a “donare”.

 

Box informazioni:

Mostra: “Lapislazzuli – Magia del blu”

09 giugno – 11 ottobre 2015

Museo degli Argenti Piazza de Pitti, 1 50125 Firenze

 

Grazia Mannalapislazzuli 1 jpg

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