FLOEMA 2019/2020 – INCONTRI MUSICALI
con le “Symphonic Dances from West Side Story” di Leonard Bernstein
e la prima esecuzione assoluta dell’“Orient Express” di Federico Biscione
Un fine settimana all’insegna della musica d’arte targata Floema, il progetto promosso dall’Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con la Fondazione Pistoiese Promusica e il sostegno della Fondazione Caript con l’obiettivo di connettere i musicisti dell’Orchestra Leonore con le realtà operanti sul nostro territorio e di sviluppare un vero e proprio ecosistema musicale.
Dopo gli ottimi riscontri di pubblico dei primi tre incontri musicali, si prosegue sabato 26 ottobre (ore 18.00) a Pistoia presso il Deposito Rotabili Storici e domenica 27 ottobre (ore 21) ad Agliana presso il teatro Il Moderno.
Protagonista un insolito sestetto composto da cinque musicisti dell’Orchestra Leonore, (Clarice Curradi al violino, Lorenzo Cosi al violoncello, Gregory Lecoeur ai timpani e alle percussioni, e i percussionisti Giuseppe Costa e Ivan Pennino) con il pianista Andrea Rebaudengo: un trio classico affiancato ad un trio di percussioni, per un programma particolarmente godibile.
Aprono le danze (è proprio il caso di dirlo!) le Symphonic Dances from West Side Story di Leonard Bernstein, nell’arrangiamento per doppio trio di Federico Biscione.
Il musical “West Side Story”, con musica di Bernstein su testi di Sondheim e Laurents, andò in scena per la prima volta nel 1957 a Broadway. La vicenda trae ispirazione da “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, ma l’azione viene traslata in un quartiere di New York teatro all’epoca di sanguinose rivalità tra bande di etnie diverse, dimostrando che il genere, sino ad allora sostanzialmente di intrattenimento, era capace di affrontare anche tematiche rilevanti, per avvicinarsi così alla profondità di un testo operistico. Il successo fu enorme, immediato ed inarrestabile: 732 repliche a Broadway, 1038 a Londra (oltre tutte le altre produzioni che si sono avute fino ad oggi in tutto il mondo); il film omonimo (1961) vinse dieci premi Oscar, mentre è attesa per la fine del 2020 l’uscita di un nuovo film con la regia di Spielberg.
La serie di danze che formano questa suite, messe insieme senza soluzione di continuità a formare un brano unitario, privilegiano gli aspetti musicali più brillanti in uno stile musicale tanto composito come origini (forme classiche, influenze dal jazz e dalla musica latina, oltre ai tipici “songs”) quanto unitario nell’esito finale. La scintillante versione orchestrale di questi brani, approntata da Bernstein stesso con la collaborazione di Ramin e Kostal, fu eseguita per la prima volta dalla New York Philharmonic Orchestra nel 1961, e da allora non cessa di stupire, divertire e affascinare il pubblico di tutto il mondo.
La versione cameristica a cura di Federico Biscione, che viene qui presentata, conserva intatti sia l’impatto delle numerose percussioni che l’inconfondibile cantabilità dell’originale.
A seguire, a fianco del sestetto di professionisti si uniranno i musicisti della Filarmonica “P. Borgognoni” di Pistoia, diretti da Carlo Cini, per eseguire insieme un’altra suite, composta appositamente per Floema da Federico Biscione (v. breve bio in calce): Orient Express: Danze fantastiche dal tempo che fu per Klaviertrio e tre percussionisti con accompagnamento di orchestra di strumenti a fiato, che verrà presentata a Pistoia in prima esecuzione assoluta.
Gli anni ’30 furono l’epoca d’oro dell’Orient Express, in cui il lussuoso treno trasportava reali, nobili, diplomatici, uomini d’affari e ricchi borghesi da un capo all’altro d’Europa, tra Parigi e Istanbul passando per Zurigo, Vienna, Budapest: “erano erano tempi duri – scrive Biscione nelle note introduttive alla sua partitura – soprattutto per chi il lusso di una corsa sul treno più esclusivo non se lo poteva permettere: eppure era un mondo che esprimeva una sua qualche gioia, o almeno un certo fervore, nell’aspettativa e nel primo inverarsi di una certa modernità (che a noi fa oggi quasi tenerezza), al netto delle immani tragedie di un’epoca che solo per celia può esser detta ‘d’oro’ – sappiamo poi a cosa ha condotto. Spesso la musica lavora sulla memoria, anzi direi: non è la memoria la sostanza stessa della musica, dal momento che l’ascolto si basa proprio sul ricordo di quanto musicalmente è avvenuto dall’inizio del pezzo in avanti? Addirittura, osservo, ascoltando certe musiche si può provare una sensazione di nostalgia acuta per cose che effettivamente non si sono proprio mai vissute, quasi venissero risvegliati dei ricordi immaginari, come talvolta capita nei sogni… Così, tra ironia e tenerezza, si snoda questo viaggio danzante ai ritmi degli anni ’30, rappresentati però non per filologia o verità storica, bensì per come potrebbero venire alla mente attraverso lo specchio della memoria, che a volte può fare brutti scherzi”.
Un doppio incontro musicale, dunque, che unisce, sotto il segno di una “memoria viva”, musiche, treni e luoghi carichi di storia e fascino: il Deposito Rotabili Storici di Pistoia di Fondazione FS, un luogo d’altri tempi e sito attivo tra i più antichi e prestigiosi d’Italia e d’Europa, e il Teatro “Il Moderno” di Agliana, che torna nuovamente ad accogliere Floema grazie alla collaborazione con l’Associazione culturale Il Moderno e il Comune di Agliana.
TUTTI GLI INCONTRI SONO AD INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI.
Info 0573 991609 – 27112 www.teatridipistoia.it | www.fondazionepromusica.it
IL PROGRAMMA
SABATO 26 OTTOBRE ore 18.00 – Deposito Rotabili Storici, Pistoia
DOMENICA 27 OTTOBRE ore 21.00 – Teatro “Il Moderno”, Agliana