Il futuro delle professioni culturali

Mercoledì 3 ottobre 2018, alle ore 10.00, presso la Sala Gianfranco Imperatori dell’Associazione Civita, si terrà il convegno “Il futuro delle professioni culturali: cosa cambia, cosa resta” promosso da Confassociazioni e dall’Associazione Civita, in merito a trasformazioni e prospettive nell’ambito delle professionalità legate al mondo dei beni culturali, anche a seguito degli effetti che la tecnologia digitale ha prodotto nel settore.

“Affrontare il tema delle professioni nell’ambito dei beni culturali implica, ad oggi, nuove e più alte responsabilità per coloro che operano tanto nel pubblico che nel privato”, afferma Nicola Maccanico, Segretario Generale dell’Associazione Civita. “In entrambi i casi – continua – è richiesta un’interazione sempre più sinergica e permeabile fra linguaggi e competenze differenti, fra saperi e capacità manageriali, nel rispetto delle proprie peculiarità. Uno scambio virtuoso che Civita, forte dei suoi trent’anni di attività, continua a sostenere con impegno e forza”.

“L’Italia è il Paese più importante del mondo per quantità di beni culturali e ambientali – dichiara Angelo Deiana, Presidente di CONFASSOCIAZIONI – tanto che la UE ha inserito questo nostro settore fra le piattaforme di mercato che potranno maggiormente generare più occupazione e più attività, oggi e nel futuro. Anche considerato che, come afferma il World Economic Forum, il 65% dei bambini attualmente in età scolare, da adulti faranno un lavoro che ancora non esiste. Ci troviamo dentro ad uno tsunami digitale dove il punto di forza, per cavalcare l’onda piuttosto che lasciarsi travolgere, risulta il fare rete sempre nell’essere coesi e propositivi. Una caratteristica, questa, insita nel DNA della nostra Confederazione che da sempre tutela e promuove le professioni, favorendo l’incontro tra i diversi attori del mercato del lavoro. CONFASSOCIAZIONI è convinta che le professioni della cultura si troveranno al centro di questo tsunami. Ecco perché, in questa iniziativa, proveremo a rispondere a una domanda semplice ma strategica: quale sarà il ruolo delle professioni soft della cultura nell’era del digitale e delle professioni hard?”

L’incontro, moderato da Adriana Apicella, Direttore Generale di Confassociazioni e Vice Presidente Esecutivo della branch Cultura Spettacolo e Moda, si pone come momento di riflessione concreta riguardo alle professioni del settore cosiddette “storiche” che ancora resistono e a quelle che ci saranno nel prossimo futuro. Al centro, anche il ruolo della formazione, posta a monte del mercato del lavoro stesso ed oggi quanto mai necessaria per consentire ai nostri giovani di accrescere la propria competitività sul mercato globale.

Questi i temi su cui si confronteranno gli ospiti dell’incontro, con l’obiettivo di analizzare il mercato di riferimento ed individuare condizioni ed elementi necessari per incentivare un dialogo convinto e condiviso sia tra le parti che tra pubblico e privato.

Valorizzare in termini strategici e a lungo termine le possibili sinergie fra competenze diverse a vantaggio del nostro patrimonio culturale, costituisce un’opportunità significativa per la crescita

economica e sociale del Paese. Per far questo occorrono, però, maggiori risorse, a cominciare da quelle umane e professionali.

 

Cosa cambia, cosa resta

Convegno mercoledì 3 ottobre 2018 – ore 10.00

Roma, Associazione Civita, Sala Gianfranco Imperatori

Piazza Venezia, 11

PROGRAMMA

SALUTI

Nicola Maccanico, Segretario Generale Associazione Civita

INTRODUCE

Angelo Deiana, Presidente Confassociazioni

MODERA

Adriana Apicella, Direttore Generale Confassociazioni

INTERVENGONO

Antonio Lampis, Direttore Generale Musei Mibac

Giuseppe Costa, Presidente e Amministratore Delegato Opera Laboratori Fiorentini

Luigi Casciello, VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati

Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo Ludovico Solima, Docente di Management delle imprese culturali – Università della Campania Luigi Vanvitelli

Giuseppe Pino, Vice Presidente Confassociazioni Cultura Spettacolo Moda

Salvo Barrano, Presidente Associazione Nazionale Archeologi

Paolo Petrocelli, Presidente Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO

Conclude

Antonio Persici, Presidente Confassociazioni Ambiente

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