I GENI DEGLI SCACCHI. Storie, follie e stravaganze dei grandi maestri di Adolfo Mollichelli Disponibile da mercoledì 6 dicembre! SCACCHI_FRONTE.jpg «Gli scacchi sono come una guerra sulla scacchiera. L’obiettivo è distruggere la mente dell’avversario». Bobby Fischer

I GENI DEGLI SCACCHI. Storie, follie e stravaganze dei grandi maestri di Adolfo Mollichelli

Disponibile da mercoledì 6 dicembre!

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«Gli scacchi sono come una guerra sulla scacchiera. L’obiettivo è distruggere la mente dell’avversario».

Bobby Fischer

«Non c’è nulla di anormale nel fatto che un giocatore di scacchi sia anormale: è normale!» Vladimir Nabokov, il celebre autore di Lolita, descrive così la naturale essenza dello scacchista. Il genio come requisito minimo, la follia come malattia professionale: elementi comuni a tutti i più grandi maestri di questa disciplina antica e unica. A cominciare dall’americano Paul Morphy, che cominciò ad avvertire disturbi mentali proprio agli albori del professionismo, e arrivando al russo Alexander Alekhine, che spesso si presentava ubriaco ai tornei, passando per il “Mago di Riga” Michail Tal – una vita, la sua, spesa tra tornei, tanti amori e beffe al Kgb – e il celebre Bobby Fischer, tra i più geniali e stravaganti di tutti i tempi, l’alfiere del mondo occidentale in contrapposizione all’ineguagliabile scuola russo-sovietica. Senza dimenticare campionesse straordinarie come Clarice Benini e Judit Polgár. Il mondo degli scacchi è violenza e strategia, adrenalina e concentrazione, scienza e creatività, capaci di attrarre e suggestionare anche chi non ha mai mosso un pedone su una scacchiera. Conferma data dal successo planetario ottenuto dalla serie tv Netflix La regina degli scacchi, che ha riattivato e diffuso l’interesse per questo sport tra i più giovani. In un libro denso di storia, aneddoti, curiosità e retroscena, Adolfo Mollichelli apre le porte di questo gioco magico a qualsiasi tipo di lettore, dal neofita al curioso, dall’appassionato al giocatore più accanito.

Adolfo Mollichelli (Napoli, 1947), giornalista, ha cominciato la sua attività al «Roma». Dal 1978 ha lavorato al quotidiano «Il Mattino», dove ha ricoperto gli incarichi di caposervizio delle redazioni Interni, Esteri e Attualità. Come inviato speciale ha seguito il Napoli e gli incontri di cartello del campionato italiano, la nazionale in cinque Mondiali (da Italia 1990 a Germania 2006) e cinque Europei, le Olimpiadi di Sydney, nove finali di Champions League, il Posillipo di pallanuoto, la Carpisa di basket. È titolare della rubrica Golazo per «Napoli Magazine» e autore di Lassù qualcuno li ama, La vida loca e Napoli e tre. Ha due grandi passioni: gli scacchi e la letteratura latinoamericana.

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