Giornata internazionale dei musei 2021, domani basta un click ed è tour virtuale in giro per il Pasqualino. Alle 18, alla scoperta dell’antropologia italiana con Il Filo e la Cruna di Enzo V. Alliegro, per le edizioni del Museo Pasqualino
Sarà “Il futuro dei Musei: rigenerarsi e reinventarsi” il tema della Giornata in-ternazionale dei Musei 2021 (International Museum Day), a cui aderisce il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
Domani, martedì 18 maggio, avrà luogo un tour virtuale: il link sarà condiviso dalle 10 di domani sulla pagina Facebook, Instagram e Twitter del Museo. Nel 2020 la crisi provocata dal Covid-19 ha sconvolto il mondo intero in maniera inaspettata, interessando ogni aspetto della nostra vita. I musei non si sono potuti sottrarre a questi cambiamenti e il settore culturale è stato tra i più colpiti, com-portando ripercussioni economiche, sociali e psicologiche a breve e lungo termine. Ma questa crisi è anche servita quale catalizzatore per promuovere innovazioni fon-damentali già in atto, in modo particolare la maggiore attenzione alla digitalizzazione e la creazione di nuove forme di esperienze e di divulgazione culturale. Con il tema “Il futuro dei musei: rigenerarsi e reinventarsi”, l’International Museum Day invita i musei, i professionisti del settore e le loro comunità a sviluppare, immaginare e condividere nuove pratiche di (co)creazione di valori, nuovi modelli commerciali per le istituzioni culturali e soluzioni innovative per le sfide sociali, eco-nomiche e ambientali del presente.
Il Museo internazionale delle marionette, da sempre hub culturale a livello territo-riale e internazionale, aderisce all’iniziativa attraverso “Un tour virtuale al Museo Pasqualino”, una giornata in cui tradizione e innovazione condurranno il visitatore in un viaggio esperienziale volto alla conoscenza del prezioso patrimonio del Mu-seo che ospita oltre 5.000 oggetti teatrali fra marionette, pupi, burattini, ombre, at-trezzature sceniche e cartelloni provenienti da tutto il mondo. Tra di essi, la più vasta e completa collezione di pupi di tipo palermitano, catanese e napoletano, e numerose opere d’arte utilizzate nelle altre tradizioni del teatro di figura dichiarate dall’UNE-SCO “Capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”: oltre all’opera dei pupi siciliani, il Ningyo Johruri Bunraku giapponese, il Wayang Kulit indonesia-no, lo Sbek Thom cambogiano, i Gelede nigeriani, il Namsadang Nori – Kkoktu-gaksi Norum coreano, il Karagöz turco e le Rūkada Nātya dello Sri Lanka. Il tour include alcuni video esplicativi che intrecciano i linguaggi dell’opera dei pupi alle nuove tec-nologie audiovisuali in animazione 2d e 3d.
Nuovo appuntamento con il ciclo #presentazioniedizionimuseopasqualino. Ancora domani ma alle 18, in diretta streaming dalla pagina Facebook e sul cana-le Youtube del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino si ter-rà la presentazione del libro Il Filo e la Cruna. Saggi di storia dell’antropologia italiana di Enzo V. Alliegro, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino (19 eu-ro, pagg. 284)
Interverranno Enzo Vinicio Alliegro (Università di Napoli Federico II), Gabriella D’Agostino (Università di Palermo), Eugenio Imbriani (Università del Salento), Ferdinando Mirizzi (Università della Basilicata). Modererà Rosario Perricone (di-rettore delle Edizioni Museo Pasqualino).
Il Filo e la Cruna. Saggi di storia dell’antropologia italiana
Nel corso della loro lunga e travagliata storia, le discipline antropologiche hanno elaborato del proprio oggetto di studio rappresentazioni di diverso genere, ora relative al mondo delle frontiere, ora a quello dei diseredati, ora a quello delle stra-nezze, dando vita a metafore specifiche della disciplina intesa come scienza delle pe-riferie dell’umanità, sapere degli scarti delle forme dell’umano, della diversità e dell’alterità etnica. Il volume Il Filo e la Cruna, se da una parte richiama il lavorio che gli individui e le comunità compiono per intrecciare reti di significato che diano orizzonte di senso al vissuto umano, dall’altra rinvia all’attività di ri-tessitura semantica che gli antropo-logi compiono su queste reti, nel tentativo di renderle intellegibili e comprensibi-li. Attraverso l’impiego di una attenta metodologia di ricerca basata sull’analisi com-parativa di un vasto corpus documentario e archivistico, il libro non cerca di annodare le fila di un discorso mai concluso sullo svolgimento degli studi demoetnoantropolo-gici italiani. Piuttosto, concentrandosi su autori conosciuti come Mantegazza, Pitrè, Loria, De Martino, Tentori, Cirese, e altri, e su figure poco note e scarsamente investi-gate, esso è proteso ad evidenziare come si sia operata anche nel campo del sapere antropologico quella delicata calibratura tra obiettivi conoscitivi e strumenti di studio e di analisi, che caratterizza in realtà ogni tipo di focalizzazione e di centratura cono-scitiva. Più precisamente, il libro permette di cogliere, mediante l’anamnesi storiogra-fica, le strategie di codificazione dell’ordine del discorso che inevitabilmente ruotano intorno a criteri ritenuti di volta in volta validi per riconoscere e agevolare il passag-gio del filo nella cruna.
Enzo V. Alliegro è professore di discipline antropologiche nel Dipartimento di Scienze sociali dell’Università Federico II di Napoli. È autore di numerose pubblicazioni nel campo della storia dell’antropologia italiana e nord-americana, dell’antropologia storica e simbolica, dell’antropologia dello sviluppo e dell’ambiente, tra cui: Antropologia Italiana. Storia e storiografia 1869-1975 (2011); Franz Boas tra gli Inuit dell’isola di Baffin (2014); Frank Hamilton Cushing tra gli Zuni del New Mexico (2016); Lewis Henry Morgan e la ricerca antropologica sui sistemi di parente-la (2017); TerraFerma. Saggi di Antropologia storica (2019); Out of place. Out of control. Antropo-logia dell’ambiente (in crisi) (2020); Le dimenticate carte di Ernesto de Martino. Etnografia delle fonti documentarie (2021).
Link per la diretta:
www.facebook.com/museoantonio.pasqualino www.youtube.com/channel/UCB4FEyRenKlkSNrgVi-SCkw
Dona al Museo delle Marionette il tuo 5×1000: il ricavato sarà destinato alle attività di restau-ro del patrimonio museale e alle attività della Rete italiana di organismi per la tutela, promo-zione e valorizzazione dell’opera dei pupi.