Giorno della Memoria:

Per il Giorno della Memoria la Fondazione Bottari Lattes presenta

la docufiction Chi scriverà la nostra storia di Roberta Grossman

Domenica 26 gennaio, ore 17.30

proiezione per il pubblico con introduzione di Valter Boggione

Martedì 28 gennaio, ore 9.30

proiezione per le scuole con introduzione di Eva Vitali

Auditorium della Fondazione Bottari Lattes

Via Marconi 16 – Monforte d’Alba

Ingresso gratuito

www.fondazionebottarilattes.it

Per commemorare il Giorno della Memoria e ricordare i fondamentali temi presenti ne Il Ghetto di Varsavia di Mario Lattes, la Fondazione Bottari Lattes propone al pubblico di giovani e adulti il film documentario Chi scriverà la nostra storia (90 min.), diretto nel 2018 dalla regista americana Roberta Grossman, con le voci narranti di Adrien Brody e Joan Allen, prodotto da Katahdin Productions e Match & Spark.

Doppia la proiezione in programma a Monforte d’Alba all’auditorium della Fondazione Bottari Lattes (via Marconi 16): domenica 26 gennaio per il pubblico, alle ore 17.30, preceduta da una introduzione del professore Valter Boggione (ingresso gratuito fino a esaurimento posti); martedì 28 gennaio alle ore 9.30 per gli studenti delle scuole di Monforte d’Alba, Barolo e La Morra, con una introduzione della professoressa Eva Vitali.

La proiezione è organizzata con il patrocinio della Comunità Ebraica di Torino in collaborazione con il Comune di Monforte d’Alba, l’Unione di Comuni Colline di Langa e Del Barolo, l’Istituto Comprensivo di La Morra.

Info: 0173.789282 – organizzazizone@fondazionebottarilattes.it

Chi scriverà la nostra storia, basandosi sul saggio Who will Write our History? di Samuel D. Kassow, racconta le vicende dello storico Emanuel Ringelblum che realizzò, in segreto, all’interno del ghetto di Varsavia, un archivio che si è poi rivelato uno dei più importanti relativi all’Olocausto. Attraverso le voci della tre volte candidata all’Oscar Joan Allen e del premio Oscar Andrien Brody, il film rende omaggio alla determinazione di uomini e donne che hanno permesso di creare la più grande raccolta di testimonianze oculari scampate alla guerra, un archivio ora diventato patrimonio dell’Unesco.

Nel novembre del 1940 Varsavia si appresta a vivere una delle pagine più dolorose della storia dell’umanità: 450mila ebrei vengono rinchiusi nel ghetto e sono sottoposti a terribili vessazioni. Lo storico Emanuel Ringelblum, segregato egli stesso nel ghetto, riunisce un gruppo segreto, lo Oyneg Shabes (“la gioia del Sabato”, in yiddish), composto da giornalisti, ricercatori e capi della comunità, per combattere le menzogne e la propaganda degli oppressori con carta e penna anziché con le armi e la violenza. Il gruppo commissiona diari, saggi, storie, poesie e canzoni, raccoglie clandestinamente i manoscritti delle vittime della persecuzione polacca e documenta le atrocità con testimonianze oculari durante l’occupazione nazista e fino alla rivolta del ghetto, riuscendo a far arrivare fino a Londra i resoconti sugli stermini compiuti dai tedeschi. Mentre i treni deportavano ebrei verso le camere a gas di Treblinka e il ghetto veniva distrutto dalle fiamme, il gruppo clandestino riuscì a seppellire 60.000 pagine di scritti e immagini nella speranza che l’archivio sopravvivesse alla guerra e alla loro stessa fine.

Dalle sessanta originarie del gruppo Oyneg Shabes sono rimaste in vita dopo la guerra tre persone, fra cui Rachel Auerbach, figura centrale del film, sopravvissuta alla caduta del ghetto, dove si dedicava non solo all’esercizio della critica in campo artistico ma anche a una mensa per i poveri, e che ha dedicato la propria vita alla conservazione del ricordo.

Chi scriverà la nostra storia intreccia immagini dei testi d’archivio e materiali d’epoca con nuove interviste e rari filmati arricchiti da ricostruzioni storiche, che permettono allo spettatore di essere trasportato all’interno del ghetto e delle vite dei coraggiosi combattenti della resistenza.

Roberta Grossman, nata nel 1959, è regista e sceneggiatrice statunitense. I suoi documentari spaziano dalle indagini sulla giustizia sociale a soggetti storici con particolare attenzione alla storia ebraica. I suoi lavori raccontano storie di persone comuni che realizzano gesti straordinari in nome della giustizia: dalla storia della poetessa ungherese Hannah Senesh, catturata dai nazisti mentre cercava di salvare ebrei durante la Seconda guerra mondiale, all’eroica nascita dell’aviazione israeliana nel 1948, al documentario sull’avvocato per i diritti delle donne Gloria Allred. Pluripremiata, ha scritto, diretto e prodotto più di quaranta ore di cinema e televisione.

Info: 0173.789282 – organizzazizone@fondazionebottarilattes.it WEB fondazionebottarilattes.it | FB Fondazione Bottari Lattes | TW @BottariLattes | YT FondazioneBottariLattes

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