Giuseppe Palumbo, Romics d’Oro della XXXIII edizione

Giuseppe Palumbo, Romics d’Oro della XXXIII edizione

L’autore e disegnatore italiano insignito del Romics d’Oro: da Ramarro, il primo supereroe masochista, a Diabolik, il Re del Terrore.

Giuseppe Palumbo, autore e disegnatore, sarà celebrato con l’assegnazione del Romics d’Oro durante la XXXIII edizione del Festival, in programma dal 3 al 6 ottobre 2024 a Fiera Roma.

Poliedrico artista, con il suo inconfondibile stile ha toccato i più diversi generi narrativi, dando vita inoltre a diverse e originali iniziative.

Fumettista e docente di illustrazione e fumetto, è nato a Matera nel 1964 e ha iniziato la sua carriera nel 1986 su riviste come Frigidaire e Cyborg, creando il personaggio di Ramarro, il primo supereroe masochista. Nel 1992 è entrato nello staff di Martin Mystère della Sergio Bonelli Editore.  Nel 2000 con Astorina, stringe la più lunga e prolifica collaborazione della sua carriera di disegnatore entrando nello staff di Diabolik. Ricostruisce inoltre, su sceneggiatura di Alfredo Castelli, il primo numero di Diabolik, pubblicato da Astorina nel 2001 nel volume cartonato Il Re del Terrore: il remake.

Dal 2005, la casa editrice Comma 22 di Bologna, dedica a Palumbo una collana di volumi aperta da Diario di un pazzo, adattamento di un racconto di Lu Xun, e seguita da CUT Cataclisma, che raccoglie tutte le storie di Cut prodotte fino al 2006 per la casa editrice giapponese Kodansha; in collaborazione con Palazzo Strozzi Firenze, pubblica Eternartemisia.

 

Nel campo dell’illustrazione è stato copertinista, per circa dieci anni, della collana Gialli Junior della Mondadori, e dal 2003 è stato il copertinista ufficiale dei romanzi di Stefano Benni per Feltrinelli.

 

Ha collaborato con numerose case editrici, tra cui Mondadori, Feltrinelli, Coconino Press e Oblomov, oltre che con testate giornalistiche quali l’Unità, il Manifesto, il Sole24Ore, SlowfoodMagazine. Con Rizzoli pubblica diversi lavori, tra cui Tomka, il gitano di Guernica (2007), su testi di Massimo Carlotto, e Un sogno turco (2008), su testi di Giancarlo De Cataldo. Con Lavieri pubblica nel 2013 Uno si distrae al bivio – La crudele scalmana di Rocco Scotellaro, illustra Prendere una lepre di Biagio Bagini; nel 2014, con Giulio Giordano ai disegni, realizza I cruschi di Manzù. Tra 2016 e 2017, esce in Francia, Belgio, Italia e Turchia, la biografia Escobar – El Patròn, su testi di Guido Piccoli, edita da Dargaud. Nel 2017 inizia la collaborazione con Comics & Science/CNR edizioni. Per Coconino Press, scrive e disegna 16 possibili usi di un mausoleo nella collana “Fumetti nei musei”, promossa dal Mibact, dedicato al Mausoleo di Teodorico a Ravenna.

 

Nel 2017, con Pierangelo Di Vittorio e Alessandro Manna del collettivo interdisciplinare Action30 (collettivo nato nel 2006, di cui è tra i fondatori) pubblica Bazar elettrico – Bataille, Benjamin, Warburg at work, che inaugura la collana Action30 Graphic Essays. Sempre affiancato da Giulio Giordano e Gianfranco Giardina nel 2018 scrive La visione di Mallet.

 

Tra i suoi lavori più recenti si annoverano, le sue edizioni autoprodotte: Al bivio – la giovane scalmana di Rocco Scotellaro, con Maurizio e Matteo Camerini, e Costellazione Basaglia, con Pierangelo Di Vittorio e il collettivo Action30.

 

Insegna dal 2011, Illustrazione per l’editoria all’ISIA di Urbino, nel biennio Illustrazione.

 

 

 

Di recente pubblicazione è La sola cura, biografia a fumetti edita da Oblomov con il sostegno di APT Basilicata, che narra la vita del medico lucano Ludovico Nicola di Giura.

 

Durante la XXXIII edizione di Romics, Giuseppe Palumbo sarà protagonista di un incontro speciale che ripercorrerà le tappe fondamentali della sua carriera artistica e di una mostra dedicata ai suoi lavori.

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