GLI AMICI DEGLI AMICI

GLI AMICI DEGLI AMICI

di Franca De Angelis

dal racconto omonimo di Henry James

Con Patrizia Bernardini, Anna Cianca, Francesco Polizzi

Regia di Christian Angeli

 

DAL 10 AL 22 MAGGIO

TEATRO STANZE SEGRETE-ROMA

 

 

Va in scena nella suggestiva cornice del Teatro Stanze Segrete, dal 10 al 22 maggioGLI AMICI DEGLI AMICI, spettacolo scritto da Franca De Angelis e diretto da Christian Angeli, tratto dall’omonimo racconto di Henry James.

Olivia e Bernard si incontrano ad una festa del Capodanno 1895 in una casa dell’alta borghesia inglese. Bernard incuriosisce la donna raccontandole di una misteriosa esperienza fantasmatica che risulta essere identica a quella vissuta dalla migliore amica di Olivia: April. I due si innamorano ma, durante il periodo che precede le nozze, Olivia si accorge con sconcerto che le similitudini tra Bernard ed April non si limitano alla sola esperienza appresa durante il loro primo incontro. Mentre Bernard ed April non riescono ad incontrarsi, a causa di costanti incomprensioni, ritardi e piccoli contrattempi, per Olivia la somiglianza tra i due diventa un’ossessione fin quando, alla soglia delle nozze, sopraffatta dalla gelosia per April, giunge a dubitare perfino di volersi sposare. Neanche l’improvvisa morte dell’amica riuscirà a salvare il fidanzamento con Bernard, che sembra essere ostacolato da qualche forza ambigua e sconosciuta. Tredici anni dopo Olivia, perseguitata dai fantasmi di Bernard e April, si rivolge al dottor Meyer, uno psicoanalista, per far luce su quanto accaduto tredici anni prima. Il dottore cercherà di farsi largo tra i fantasmi di Olivia e toccare il centro della sua anima ma – come la psicoanalisi stessa che, nata da pochi anni, già faceva i conti con le innovative idee di Jung –  finirà per venire anche lui inghiottito in un mondo che apre le porte al soprannaturale.

In questa storia ambientata tra il 1895 e 1908, i personaggi condividono visioni del futuro tanto tragiche quanto festose, accompagnate da partiture musicali che all’epoca non potevano ancora essere composte, ma che si manifestano come echi di fantasmi inaspettati. Presenze che, come d’abitudine in Henry James, non spaventano, se mai sono esse stesse turbate da coloro che ossessivamente li evocano: i Vivi. Vivi che non sanno vivere ma che, grazie a un inatteso contatto con i Morti e con coloro che ancora devono nascere, imparano ad essere speranza per se stessi e per coloro che ameranno.

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