«È in verità impressionante il constatare che, per due volte nel VII secolo a.C. e nel XV d.C., pressoché la stessa regione dell’Italia centrale, l’Etruria antica e la Toscana moderna, sia stata il focolaio determinante della civiltà Italiana». Con queste parole Jacques Heurgon, uno dei massimi esperti del mondo etrusco, rifletteva con stupore quasi entusiastico sulla mirabile coincidenza tra la grandezza delle genti toscane nel periodo cosiddetto Orientalizzante, prima, e in quello Rinascimentale, poi. Perché allora non coinvolgere un pubblico il più ampio possibile in una riflessione sul mondo etrusco, nella cornice di una delle Ville più importanti e suggestive del Rinascimento italiano, scelta come dimora per la raccolta più rappresentativa al mondo di materiali relativi al popolo etrusco? Così è nata l’idea di promuovere e ospitare presso la Sala della Fortuna del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia un ciclo di “lezioni” volte ad approfondire, anche alla luce delle più recenti scoperte archeologiche, gli aspetti di maggior interesse della storia e della cultura degli Etruschi, cercando di sfatare qualche “mito” e di svelare qualche presunto “mistero”, senza nulla togliere al fascino che avvolge da secoli una delle civiltà più importanti dell’Italia preromana.
Venerdì 15 settembre , sfruttando l’opportunità offerta dalle aperture serali straordinarie con prezzo scontato di 3 euro (ridotto a 1,50 per i cittadini dell’Unione europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni e gli altri aventi diritto; gratuito per i minorenni e gli altri aventi diritto oltre ai titolari dello speciale abbonamento annuale al Museo ) , avrà luogo, a cura del Direttore del Museo, Valentino Nizzo, la lezione introduttiva del ciclo, che prenderà poi regolarmente inizio a partire dalla seconda metà di ottobre.
ore 19.00-20.30 (Sala della Fortuna, fino a esaurimento dei posti disponibili)
Gli Etruschi senza mistero (a cura di Valentino Nizzo)
dalle ore 20.00 alle ore 21.30
Apertura di Villa Poniatowski
Apertura straordinaria della splendida villa costruita nella seconda metà del XVI secolo e ristrutturata alla fine del Settecento da Giuseppe Valadier su commissione di Stanislao Poniatowski, nipote dell’ultimo re di Polonia, che custodisce al suo interno le antichità provenienti dall’Umbria (Terni, Gualdo Tadino e Todi) e dal Lazio antico (in particolare daSatricum e da Palestrina con i sontuosi corredi delle tombe Barberini e Bernardini).
ore 21.00 (Concerto nel cortile principale di Villa Giulia)
Diyar Üren Mehrovî , “Jîyane qaçax berdewame” (“…la vita errabonda/clandestina continua…”)
Il talentuoso artista curdo, accompagnato da Dîlcîvan Üren (bendir e altre percussioni etniche) e da Valerio (chitarra), a l suono del bağlama saz, una sorta di liuto a manico lungo, eseguirà canti di amore e libertà per la propria donna che, in contesti come questo, diviene a sua volta allegoria e metafora per estendere il canto alla terra di origine, divisa, occupata e martoriata.
Un concerto che, posto in parallelo con la conferenza introduttiva, diventerà una occasione di riflessione sui popoli migranti e sulle contrapposizioni etniche in una prospettiva diacronica che toccherà anche alcuni dei più controversi temi relativi alle origini del popolo etrusco.
PER INFO:www.villagiulia.beniculturali.it; mn-etru.comunicazione@beniculturali.it;
tel. 06.3226571
Prenotazione obbligatoria per Villa Poniatowski