Gli spettacoli, il nuovo numero di Osservatorio Outsider Art e le gesta di Orlandino: la settimana del Museo I pupi del Museo: ogni giorno uno spettacolo

Gli spettacoli, il nuovo numero di Osservatorio Outsider Art e le gesta di Orlandino: la settimana del Museo

I pupi del Museo: ogni giorno uno spettacolo

Imperdibile e rigorosamente quotidiano l’appuntamento con l’esibizione dal vivo dei pupi del Museo Pasqualino, grazie al quale attraverso la pratica e la fruizione continua si garantisce la sopravvivenza di quest’arte antica. Ogni lunedì alle 11, e da martedì a sabato alle 17 (a esclusione di giovedì 2 giugno: il Museo sarà aperto solo dalle 10 alle 14), la sala teatrale del Museo ospiterà colpi di scena, prodigi, incantamenti e duelli, ma anche personaggi come Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi. Un universo di racconti e personaggi, scaturiti dalla penna di Giusto Lo Dico con la sua Storia dei paladini di Francia, accoglierà il pubblico di tutte le età.

Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)

Prenotazione obbligatoria al numero 091.32 80 60

Dal 1° maggio e fino al 15 giugno è possibile accedere al Museo e alla sala teatrale solo indossando la mascherina chirurgica, senza più l’obbligo del green pass rafforzato e della mascherina FFP2.

Si presenta il nuovo numero di Osservatorio Outsider Art

Reinventiamo la natura, l’arte, la religione è il tema del nuovo numero (il 23) della rivista, che si presenterà al Museo Pasqualino martedì 31 maggio alle 18 con

Attilio Carapezza, Eva Di Stefano, Valentina Di Miceli e Rosario Perricone.

Partire dal teatro e approdare all’Art Brut: Gustavo Giacosa, attore, regista e collezionista racconta il suo percorso fino alla recente apertura di uno spazio polivalente e specializzato a Roma. Seguono: la religiosità eretica degli artisti outsider esposti nella mostra Croyances del museo di Losanna, che aprono alla riflessione antropologica; un affascinante giro nella Medina di Dakar alla ricerca dei segni e dei marabout di Pape Diop; tre intense storie manicomiali di artisti ‘accidentali’: Francesco Toris, Davide Raggio, Jaime Fernandez; dialoghi, libri, progetti dalle Alpi alla Sicilia. Il filo conduttore sta nelle ragioni e nel valore dell’inclusività e dell’espressione libera.

In scena Franco Cuticchio con Le gesta di Orlandino

Sabato 4 giugno alle 16.30, al teatro Kemonia (via dei Benedettini, 9) l’associazione culturale Francesco Cuticchio metterà in scena Le gesta di Orlandino.

Il ciclo di spettacoli è in collaborazione con l’ Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il contributo del Ministero della cultura Servizio II Ufficio Unesco, Ministero della cultura Direzione generale Spettacolo e dell’Assessorato del turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana.

Info e prenotazioni: 351 5490399

Dopo esser stati allontanati dal regno dall’imperatore Carlo Magno, il cavaliere Milone D’Anglante e Berta, sorella di Carlo, vagano per terre e mari inesplorati in compagnia di Galerana, un’umile donzella. Giunti in un porto, i tre decidono di imbarcarsi. Il capitano, che dapprima si mostra

disponibile e gentile, si rivelerà presto un pirata. Egli vuole derubare i tre viaggiatori e, invaghitosi di Berta, vuol prenderla per sé.

Durante un terribile temporale, il pirata sembra riuscire nel cattivo intento: allontana Milone dalla sua amata e lo abbandona in balia delle onde facendolo. Passata la tempesta e liberatasi dalle grinfie del pirata, Berta approda finalmente sulla spiaggia e rivede Galisena, la sua donzella. Le peripezie e lo stato di maternità sfiniscono Berta che a stento riesce a reggersi in piedi. Verrà prontamente aiutata da un pastore che la ospiterà nella grotta in cui vive.

Gli anni passano e il piccolo Orlandino, figlio di Berta e di Milone, ormai dato per disperso, cresce sano e forte proprio come il padre. Compiendo nobili gesta e partecipa con successo a una gara nella vicina cittadina di Sutri. È in quell’occasione che, all’interno del palazzo del governatore, conosce lo zio, l’Imperatore Carlo Magno che, con la madre e la fidata Galisena, lo conduce nelle terre di Francia dove diventerà un grande cavaliere.

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