Grande successo per le Relazioni pericolose con Stefania Sandrelli
Al via il Mascagni Festival 2024, con un evento molto speciale: il Mascagni day, che ha coinvolto per tutto il giorno la città labronica portando la musica del grande compositore e direttore d’orchestra nei luoghi iconici di Livorno. Momento principale dell’evento, il reading musicale liberamente tratto da Cavalleria Rusticana: “Relazioni pericolose”, interpretato dalla grande attrice Stefania Sandrelli, che è stata accompagnata al pianoforte dal virtuoso musicista Rocco Roca Rey. Lo spettacolo che si è svolto in Fortezza Vecchia, è stato realizzato in collaborazione con la manifestazione “Effetto Venezia”.
Una Santuzza forte e coraggiosa, che ama davvero, pronta a difendere il suo sentimento per Turiddu che lentamente si allontana sempre di più da lei ammaliato dal fascino della bella Lola. Ha voluto raccontare questo il reading musicale “Le Relazioni pericolose”, a Fortezza Vecchia, dove Stefania Sandrelli ha interpretato in maniera magnifica i sentimenti di Santuzza, una donna che soffre per amore ma pronta a trasformare il suo dolore in coraggio per difendere la sua storia con l’uomo che ama, che invece al contrario ne esce sconfitto, colpito a morte dal suo rivale Alfio marito di Lola, e davanti agli occhi del pubblico presente in Fortezza Vecchia che ha ascoltato il racconto dei fatti, attraverso lo sguardo di Santuzza. “Le relazioni sono sempre pericolose – ha spiegato la grande attrice italiana – Questo reading racconta la realtà dove le donne si dividono in due categorie, ci sono le “Santuzze e le Lole”. Lei appartiene alla parte delle “Santuzze”, che sono molto di più per fortuna, perché amano veramente e non potrebbero mai legarsi al dio quattrino, come invece fa Lola. Mi è piaciuto molto interpretare questo personaggio, ma anche aggiungerci delle mie sfumature, e questo mi sembra una cosa bella perché è come dare qualcosa di te stesso”.
In scena con lei, il soprano Tso Hanying, che ha interpretato due arie dell’opera e il musicista virtuoso Rocco Roca Rey al pianoforte, che ha incantato il pubblico presente con la struggente musica di Cavalleria Rusticana, concludendo lo spettacolo con il celeberrimo Intermezzo, la drammaturgia è stata di Debora Pioli, ideazione Elena Marazzita, mise en scene Marco Voleri; produzione Mascagni Festival / AidaStudioProduzioni
Ma tutta l’apertura di questo Mascagni Festival 2024 è stato molto speciale, iniziata sin dalla mattina con il “Mascagni Day” una giornata speciale interamente dedicata al suo compositore e direttore d’orchestra, che con le sue opere ha portato il nome di Livorno in giro per il mondo. La data scelta ricorda la scomparsa di Pietro Mascagni. Infatti il 2 agosto 1945 si spengeva a Roma, nell’appartamento dell’Hotel Plaza dove ormai alloggiava da anni, il celeberrimo compositore labronico, che con la sua opera e la sua vita aveva avuto
una grande influenza nella storia del melodramma e della musica tra fine ’800 e tutta la prima parte del ‘900.
“Abbiamo aperto la quinta edizione del Mascagni Festival – ha spiegato il direttore artistico del Festival Marco Voleri – coinvolgendo tutta la città ed incrociando una delle sue più belle ed affermate realtà artistiche quale Effetto Venezia con una prima donna assoluta del cinema e teatro italiano come Stefania Sandrelli. Un’operazione del genere ed altre che caratterizzeranno tutto il Festival – prosegue Voleri – nascono da una volontà precisa, quella di unire la dimensione estetica della produzione musicale di Mascagni ad una profonda esplorazione della sua vita e delle intricate relazioni con altre figure di spicco del suo tempo. Questa scelta non è solo un tributo al grande compositore, ma una tessitura narrativa che ci permette di attraversare il tessuto culturale del fin de siècle, con le sue trame complesse e i suoi protagonisti illustri”. In un mondo dove la fruizione dell’arte spesso si limita al piacere del suono, il Mascagni Festival propone un percorso di iniziazione che va oltre l’esecuzione musicale. “Qui, – continua il direttore Voleri – la musica si intreccia con la storia, diventando non solo un veicolo di emozioni, ma anche di conoscenza. Gli approfondimenti sui rapporti di Mascagni con le grandi personalità del suo tempo non sono semplici note a margine, ma nodi cruciali che svelano una rete di influenze e dialoghi che hanno plasmato il panorama culturale dell’epoca. Come un moderno Aedi, il festival racconta le gesta non solo di un eroe musicale, ma di un’intera epoca. Stesso discorso riguarda l’approfondimento rispetto ai personaggi da lui sapientemente tratteggiati nelle sue opere, come quello di Santuzza, riletto da Stefania Sandrelli”.