Grandi successi per Anghiari Dance Hub, centro per la promozione della danza

Grandi successi per Anghiari Dance Hub, centro per la promozione della danza

Sarà un momento di visibilità importante quello che si terrà, venerdì 29 e sabato 30 novembre, ad Anghiari per i quattro giovani coreografi selezionati da Anghiari Dance Hub, Centro di Promozione della Danza.

Dopo i seminari di Guy Cools, Matteo Fargion, Michele Di Stefano, Gianni Staropoli i coreografi selezionati dal bando, Adriano Bolognino, Andrea Dore, Lucrezia Gabrieli e Paolo Rosini, incontreranno il pubblico e gli operatori ad Anghiari.

L’incontro pubblico previsto offrirà l’opportunità di un confronto fra i direttori artistici dei più importanti festival nazionali, artisti, addetti ai lavori e coreografi per arricchire ulteriormente questo percorso formativo.

La due giorni si aprirà venerdì 29 novembre, ore 21.00, presso il Teatro di Anghiari, con Underground.Roof

di Andrea Dore con Lidia Luciani. C’è una zona sconosciuta e contratta dove ci si abbandona alla gravità, alla caduta, accettando la fragilità e l’inerzia con il desiderio costante di andare avanti. La linea della memoria deforma e scarnifica la presenza dalle sovrastrutture che ne fanno un contenitore di gesti. Andrea Dore, danzatore e performer nato nel 1987, inizia gli studi di danza fin da giovane. Nel 2017 si diploma nel corso Danzatori e Coreografi della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, con il coordinamento di Marinella Guatterini. Studia con diversi maestri tra i quali Enzo Cosimi, Paola Lattanzi, Alessandro Certini, Charlotte Zerbey, Masaki Iwana, Maria Consagra, Cristina Rizzo. A seguire Gli Amanti di Adriano Bolognino e interpretazione di Rosaria Di Maro e Giorgia Longo. Prendendo spunto dal calco de “gli amanti” ritrovato a Pompei, la creazione vuole riportare alla luce un amore interrotto improvvisamente dalla forza prepotente della natura, ma custodito in eterno. Eterno è l’abbraccio in cui i due amanti sono stati ritrovati e al tempo stesso rinchiusi, un calco rimasto nascosto al pubblico per anni, nella vana attesa di sciogliere ogni dubbio sulla loro identità. Adriano Bolognino (1995) come coreografo crea nel 2019 per la compagnia EgriBianco “Your body is a battleground (trio version)” con cui vince il premio quale migliore coreografo al Festival Corpo Mobile di Roma nel 2019. Con “RM94978 from Paris to Tenerife”, lavoro selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore 2019 Anticorpi XL, è finalista del Premio Twain_direzioni Altre e vince nel 2019 il Premio Prospettiva Danza Teatro di Padova.

Dopo l’incontro di approfondimento fra gli artisti di ADH e gli ospiti e il pubblico presente ad Anghiari, che si terrà presso l’ex Mattatoio dalle ore 10.00 gli spettacoli riprenderanno alle ore 21 di sabato 30 novembre con DOT, un progetto di e con Paolo Rosini, accompagnato da Chiara Tosti. Corpi ibridi a confine tra reale e virtuale si riflettono alla ricerca dell’immagine del sé ormai perduta. La condizione dell’umano “punto zero” è di una doppia esistenza che oscilla di continuo tra una realtà fisica di cui l’uomo fa biologicamente parte e una realtà virtuale che è in continuo divenire. Paolo Rosini, coreografo, danzatore e performer nato nel 1984, dopo la laurea in Architettura si trasferisce in Gran Bretagna dove ha l’opportunità di confrontarsi con coreografi ed artisti del panorama internazionale. Nel 2015 collabora a fondare BAMBULAproject, compagnia di danza contemporanea che ha presentato i suoi lavori in Inghilterra, Bulgaria, Grecia, Portogallo e Italia. Attualmente sta lavorando a un nuovo progetto, ORIRI; vincitore del premio TenDance. Ultimo progetto presentato Stretching one’s arms again di Lucrezia C. Gabrieli, interpretato da Sofia Magnani e Lucrezia C. Gabrieli. Il progetto desidera coinvolgere lo spettatore in un’esperienza visuale di astrazione della realtà, teso a creare l’atmosfera, la sostanza, il peso sensibile di una porzione del reale. Prendendo ispirazione da Untitled (Blue, Yellow, Green on Red) di Mark Rothko e utilizzando il pretesto del codice cromatico, entriamo nel mondo delle idee, delle emozioni e dell’umanità, esploriamo il carattere individualista dell’uomo, il bisogno di scambio, la fiducia, il coraggio di delimitare uno spazio di interazione in cui giocare con l’equilibrio, il ritmo, la vicinanza. Lucrezia C. Gabrieli è stata selezionata per Biennale

College Danza di Venezia nel 2017 e frequenta Specific Training di Loris Petrillo. In questi anni presenta brevi performances per eventi e festival come Festival Cinema e Donne, Arte in Vetrina e {Te}che. Nel 2018 presenta il primo assolo “millimetro cubo” a Fabbrica Europa PlatformA35 e lavora come interprete e danzatrice in progetti tra cui “Solo Sapore” di Greta Francolini e “Confabulazione” di Damiano Ottavio Bigi. Nel 2019 lavora come performer in “TURNING_Orlando’s version” di Alessandro Sciarroni e inizia una ricerca performativa e coreografica personale caratterizzata dall’interesse per temi legati al mondo infantile e all’arte figurativa.

Nato nel gennaio 2015 per volontà di alcuni operatori della danza e del teatro per fornire a giovani coreografi, e ai loro interpreti, strumenti di approfondimento del proprio percorso creativo, il progetto, giunto alla quinta edizione, prevede l’assegnazione di borse di studio per coreografi e i loro interpreti per partecipare a seminari e incontri di approfondimento.

Nel corso degli ultimi due anni ADH sta avendo numerosi riconoscimenti, fra cui il finanziamento, da quest’anno, da parte della Regione Toscana come residenza artistica aderente alla Rete Teatrale Aretina.

Dall’autunno 2018, e rinnovato quest’anno con una nuova assegnazione, è partito “Crossing the sea”, progetto di internazionalizzazione, nell’ambito del bando MIBACT “Boarding Pass Plus”, di cui fa parte ADH, dedicato alla costruzione di legami relazionali, di crescita e sviluppo progettuale tra Italia e area asiatica e MENA (Middle East and North Africa), per stabilire rapporti di lungo periodo con realtà che operano da tempo nel contemporaneo e che stanno manifestando un crescente interesse per la produzione artistica italiana.

Due i livelli di azione, il primo dedicato all’accompagnamento di artisti e giovani operatori, attraverso un bando e dei fondi dedicati per realizzare attività all’estero; il secondo al rafforzamento dei rapporti tra i membri della rete e i partner stranieri, allargamento del partenariato e creazione di un network informale che faciliti flusso d’informazioni e bilateralità dei processi.

“Crossing the sea”, cui ente capofila è Marche Teatro, con il partenariato di Anghiari Dance Hub, Armunia, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Incontri Internazionali di Rovereto, Interplay Festival, Triennale Milano Teatro, Armenian Actors Union – Armenia, Attakalari Centre for Movement Arts – India, The Human Expression Dance Company (T.H.E.) – Singapore, SIDance, festival internazionale della danza – Corea del Sud, City Contemporary Dance Company – Hong Kong, NCA Small Theatre – Armenia, Orient Productions – Egitto, Arab Theatre Training Center – Giordania, Hong Kong Art Festival, SETA – Cina, Shangai Dramatic Arts Center – Cina, Shangai International Dance Center – Cina, Beijing Dance LTDX – Cina, Seoul Institut of the Arts – Corea del Sud, Tijmur Dance Theatre – Taiwan, Dance Forum M.B. – Filippine, Performing Lines – Australia, Kinosaki International Arts Center – Giappone ha rappresentato di fatto il primo fondo di mobilità italiano.

Al bando 2018 hanno risposto 194 tra artisti, di cui sono stati selezionati 20 e operatori under35, fra cui sono stati scelti 5. I primi hanno composto un “dossier artisti Crossing”, presentato ai partner esteri sia online sia in occasione di meeting e incontri internazionali, fra cui sono stati scelti dai direttori artistici stranieri molti artisti da invitare in base alle attività previste e alle singole sensibilità artistiche.

Nel 2020 e 2021, il progetto vuole proseguire le attività messe in campo per favorire lo sviluppo internazionale delle carriere di artisti e operatori, concentrandosi inoltre allargamento della rete, nuove aree geografiche extraeuropee, continuità dei migliori progetti sostenuti nel 2019.

La progettazione europea di Anghiari Dance Hub prosegue, grazie alla collaborazione con il dramaturg belga Guy Cools, che ha collaborato all’ideazione del progetto europeo “Micro and Macro Dramaturgies in Dance” al quale sono stati assegnati fondi nell’ambito del programma comunitario Europa Creativa. La drammaturgia della danza è una disciplina e professione relativamente giovane e carente di occasioni di formazione. Al contempo la sua conoscenza e applicazione stanno diventando sempre più necessarie nella pratica della danza contemporanea in quanto contribuiscono alla qualità, accessibilità e comprensione delle opere coreografiche.

Il progetto, con ente capofila Tanec Praha – Repubblica Ceca, con partner Anghiari Dance Hub e Marche Teatro, Dance House Lemesos – Cipro, Dans Brabant – Olanda, Dansens Hus Stockholm – Svezia, terminerà in ottobre 2021 e prevede 2 seminari l’anno con la partecipazione di 5 coreografi e 5 aspiranti dramaturg della danza, con seminari condotti dal team scientifico del progetto composto da Guy Cools, Katalin Trencsényi, Maja Hriešik and Anne-Marije van den Bersselaar.

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