La città di Gubbio conserva intatto il suo splendido aspetto medievale, con le chiese e i palazzi in pietra che spiccano contro il verde dell’Appennino. È ancora la città del tempo di Dante e di Oderisi da Gubbio, il miniatore che il sommo poeta incontra tra i superbi in Purgatorio e al quale dedica versi importanti, che sanciscono l’inizio di un’età moderna che si manifesta proprio con la poesia di Dante e l’arte di Giotto.
La mostra “Gubbio al tempo di Giotto. Tesori d’arte nella terra di Oderisi”, vuol restituire l’immagine di una città di media grandezza ma di rilievo politico e culturale nel panorama italiano a cavallo tra la fine del Duecento e i primi decenni del Trecento, esponendone il patrimonio figurativo sia civile che religioso. Per l’occasione ha restaurato dipinti nascosti dalla polvere dei secoli, riconsegnando a Gubbio opere disperse nel corso della storia, riunendo quadri degli stessi pittori eugubini destinati ad altre città dell’Umbria, chiamando importanti prestiti dall’estero.
Dipinti su tavola, sculture, oreficerie e manoscritti miniati delineano, anche con nuove attribuzioni, le fisionomie di grandi artisti come Guido di Oderisi, alias Maestro delle Croci francescane, Il Maestro della Croce di Gubbio, il Maestro Espressionista di Santa Chiara ovvero Palmerino di Guido, “Guiduccio Palmerucci”, Mello da Gubbio e il Maestro di Figline.
Il padre di Oderisi, Guido di Pietro da Gubbio, viene oggi identificato in uno dei protagonisti della cosiddetta “Maniera Greca”, da Giunta Pisano a Cimabue. Palmerino fu compagno di Giotto nel 1309 ad Assisi, e con lui dipinse le pareti di due cappelle di San Francesco, per poi tornare a Gubbio e affrescare la chiesa dei frati Minori e altri edifici della città.
A “Guiduccio Palmerucci”, oggi nome di convenzione, si attribuiscono ancora rapinosi polittici. Mello da Gubbio scrisse il proprio nome ai piedi di una Madonna dal volto pieno e giulivo come le Madonne di Ambrogio Lorenzetti nella città di Siena. Il Maestro di Figline, che dipinse le vetrate per il San Francesco ad Assisi, poi il grande Crocifisso nella chiesa di Santa Croce a Firenze, è probabile che avesse lasciato a Gubbio uno straordinario polittico nella chiesa di San Francesco, che possiamo di nuovo ammirare in questa mostra grazie agli odierni proprietari che ne hanno concesso per la prima volta il prestito.
Dai documenti d’archivio e dall’aspetto delle Madonne e dei Crocifissi appesi alle pareti dei musei, risulta come fossero originari di Gubbio i pittori che si affiancarono a Giunta Pisano, poi lavorarono accanto a Giotto e infine a Pietro Lorenzetti, per rivestire d’immagini variopinte il capolavoro che aprì le porte dell’arte moderna nella chiesa eretta sopra la tomba del santo di Assisi.
Tornati in patria, quei pittori, che erano stati coinvolti nella nuova lingua di Giotto e di Pietro Lorenzetti per un pubblico di papi e cardinali, si cimentarono con un piglio raffinato nello stile e popolare nell’aspetto illustrativo, per farsi intendere anche da un pubblico di fabbri e di maestri di pietra. Si parlò allora a Gubbio la lingua della lauda assieme alla lingua della Commedia.
La mostra “Gubbio al tempo di Giotto. Tesori d’arte nella terra di Oderisi” è allestita in tre sedi diverse, perché ci sono opere inamovibili, ma anche perché ci sono luoghi ricchi di significato e intrisi di bellezza: il Palazzo dei Consoli che sorge sopra una favolosa terrazza che lo fa somigliare a quelle città che i santi portano in cielo nei polittici degli altari; il Museo Diocesano che sorge accanto alla chiesa cattedrale e infine il Palazzo Ducale, che nacque come sede del Comune e finì per essere la residenza di Federico da Montefeltro, signore di Urbino.
Lungo questo percorso si potranno calcare le impronte degli uomini e delle donne di quel tempo antico, per vedere dalla stessa prospettiva e intendere con lo stesso gusto un’arte civica e religiosa insieme.
Curata da Giordana Benazzi, Elvio Lunghi ed Enrica Neri Lusanna, la mostra è promossa dal Comune di Gubbio, dal Polo Museale dell’Umbria, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, dalla Chiesa Eugubina e dalla Regione Umbria.
L’organizzazione è affidata a Civita Mostre in collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi e Associazione Culturale La Medusa. Partner dell’iniziativa è il Festival del Medioevo, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e con l’importante contributo della BCC Umbria.
Nella sede di palazzo Ducale è disponibile a noleggio una audioguida della mostra.
Il catalogo è pubblicato da Fabrizio Fabbri Editore-Perugia
La mostra è accessibile con un biglietto unico che consente di visitare le tre sezioni espositive ma anche le tre sedi museali nel loro insieme, il Palazzo dei Consoli, il Museo Diocesano e il Palazzo Ducale, creando così uno straordinario circuito cittadino che raccoglie le opere presenti nel territorio e quelle che da tempo sono disperse, ricostruendo le vicende storiche e il patrimonio artistico di Gubbio nell’età comunale.
SCHEDA INFORMATIVA
Titolo Gubbio al tempo di Giotto.
Tesori d’arte nella terra di Oderisi
Sede Gubbio, Palazzo dei Consoli, Museo Diocesano, Palazzo Ducale
Periodo 7 luglio – 4 novembre 2018
Promossa da Comune di Gubbio
Polo Museale dell’Umbria
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria
Chiesa Eugubina
Regione Umbria
Organizzata da Civita Mostre
In collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi
Associazione Culturale La Medusa
Palazzo Ducale Gubbio
Partner Festival del Medioevo
Con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
Main Sponsor BCC Umbria Credito Cooperativo
Sponsor tecnico TicketOne
A cura di Giordana Benazzi, Elvio Lunghi,
Enrica Neri Lusanna
Orari Dal lunedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 19.00 (le biglietterie chiudono alle ore 18.00)
Aperta il 15 agosto e il 1 novembre 2018
Biglietto Intero 12,00 €
Ridotto 10,00 € per gruppi (min. 15 persone), residenti, titolari di apposite convenzioni
Ridotto speciale 6,00 € scuole e ragazzi da 7 a 25 anni
Biglietto famiglia 10,00 € per adulto + 5,00 € per bambino dai 6 ai 14 anni compiuti
(valido per famiglie composte da 1 o 2 adulti + bambini dai 6 ai 14 anni compiuti)
Open 13,00 € valido per un ingresso in qualunque giorno e orario dal 7 luglio al 4 novembre 2018
Gratuito per minori di 6 anni, docenti accompagnatori, disabili + accompagnatore, giornalisti accreditati, guide turistiche con patentino
Prevendita 1,00 € a persona
Info e prenotazioni mostra Tel.0632810967
@ gruppiescuole@tosc.it www.gubbioaltempodigiotto.it
Visite guidate alla mostra al
Palazzo dei Consoli, al Museo
Diocesano e al Palazzo Ducale Tutti i giorni su prenotazione tel. 0759274298
€ 80,00 (numero massimo 25 persone)
Su specifica richiesta e pronazione sarà possibile effettuare visite guidate per non vedenti attraverso un percorso tattile che coinvolge alcune riproduzioni in scala della tipologia di opere esposte e visite guidate per non udenti con operatori qualificati in LIS.
Visite guidate al Palazzo dei Consoli
e Sezione Mostra Tutte le mattine alle 11.30 non è necessaria la prenotazione
€ 50,00 (numero massimo 25 persone)
Visite guidate al Palazzo Ducale
e Sezione Mostra Tutte le mattine alle 11.30 non è necessaria la prenotazione
€ 50,00 (numero massimo 25 persone)
Laboratori Palazzo dei Consoli Lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle 16.30 alle 17.30
Lunedì: Nella bottega di Oderisi il grande miniatore. Conoscere la figura del miniatore e della sua arte attraverso la realizzazione, utilizzando la tecnica pittorica medioevale della miniatura, di un capolettera miniato.
Martedì: La piccola vetrata medievale. Sperimentazione della tecnica della pittura su vetro, tipica delle vetrate di chiese di epoca medioevale, realizzando piccole decorazioni colorate ispirate alle opere in mostra.
Giovedì: La trama e l’ordito: laboratorio di tessitura. Sperimentazione della tecnica della tessitura, una delle forme di artigianato artistico molto presente nel Medioevo, attraverso la manifattura di una piccola tela.
Venerdì: Cuoio e metallo: gioielli dal Medioevo. Applicare la tecnica dello sbalzo su foglio di rame per realizzare monili di tradizione medioevale ispirati a tecniche ed elementi decorativi che caratterizzano le opere esposte in mostra.
€ 5,00 a persona
Prenotazione obbligatoria 0759274298.
I Laboratori saranno attivati al raggiungimento del numero minimo di 5 prenotazioni
Destinatari: adulti e bambini
Laboratori Palazzo Ducale Sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
All’ombre di principesse, principi e castelli. Laboratorio creativo di disegno con le ombre! Si tratta di utilizzare oggetti di uso comune, per proiettare ombre su un foglio, e da queste creare un disegno ispirato alle leggende e i miti del Medioevo. La cosa affascinante di questa tecnica è la sua temporaneità, infatti basta spostare leggermente l’oggetto, o un cambio di luce, e il disegno improvvisamente può cambiare direzione. Le opere saranno fotografate durante i vari passaggi della lavorazione creativa.
Carta d’identità – Sante, santi e leggende. Scopriamo le storie, a volte davvero fantastiche, dei santi, delle regine e dei cavalieri nei dipinti di Ambrogio Lorenzetti e impariamo a riconoscerne i soggetti. I bambini, con spirito d’osservazione e attenzione ai particolari, si divertiranno a comporre un identikit (vita, abbigliamento, attributi etc.) dei personaggi che popolano la mostra. Poi, per non dimenticare i protagonisti delle opere, queste “carte d’identità” saranno raccolte in un album da consultare in qualsiasi momento per tutti i bambini.
La moda la tempo di Giotto. La mostra darà spunti creativi ai giovani stilisti, che intraprenderanno un viaggio nel tempo di Giotto, tra i personaggi e i costumi del medioevo. Le stoffe, i ricami, calzari e decorazioni saranno d’ispirazione per i bambini che dovranno inventarsi un copricapo in pieno stile medievale assemblando vari materiali messi a loro disposizione.
€ 5,00 a persona
Prenotazione obbligatoria 0759220904.
I Laboratori saranno attivati al raggiungimento del numero minimo di 5 prenotazioni
Destinatari: Bambini 5-10 anni
Uffici Stampa Civita
Barbara Izzo
Tel. 06 692050220 b.izzo@operalaboratori.com
Salvatore La Spina
Tel. 055 290383 s.laspina@operalaboratori.com