Inaugura a Roma sabato 3 marzo 2018, per la prima volta in Italia, Haec est civitas mea, esposizione curata da Ivan Glazunov, Julija Glazunova delle prestigiose opere realizzate dagli allievi e diplomati dell’Accademia Russa di pittura, scultura e architettura di Il’jà Glazunòv.
La mostra – organizzata dal Governo della Federazione Russa, il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, il Centro dei festival cinematografici e dei programmi internazionali, l’Accademia russa di pittura, scultura e architettura “I.S. Glazunov”, la Fondazione Internazionale Accademia Arco e il Centro Studi sulle Arti della Russia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia promossa dal Polo Museale del Lazio – è il primo appuntamento del più ampio progetto culturale internazionale Stagioni Russe voluto dai Ministeri della Cultura di Russia e di Italia, un meraviglioso pretesto per rinnovare la tradizione dell’Imperiale Accademia di Belle Arti e per restituire un’esperienza accumulata nel tempo, presentando giovani artisti di oggi nella Città eterna.
L’esposizione presenta giovani pittori russi che hanno assimilato i principi della scuola accademica formatasi, nel XVIII secolo, sulla base della tradizione europea antica e rinascimentale. Con il linguaggio della pittura giovani artisti russi di talento raccontano pagine della propria storia, trasmettono la bellezza della natura nazionale, dipingono ritratti di personalità contemporanee. Le opere degli artisti dell’Accademia “I.S. Glazunov” sono il luminoso esempio di un grande magistero e della perpetuazione delle tradizioni artistiche nazionali più significative nell’ambito della cultura mondiale.
Dalle parole di Il’jà Glazunòv
Quale gioia, nel vedere gli sguardi luminosi e i giovani volti ispirati di ragazze e ragazzi che vengono a studiare da noi dalle più remote città dell’immensa Russia. Arrivano a Mosca, accedono all’Accademia in virtù del loro talento, affrontando prove difficili, sostenendo esami, superando un concorso. Hanno la meravigliosa opportunità di copiare dai grandi maestri all’Ermitage e alla Galleria Tret’jakòv, e di fare pratica nelle antiche città russe, studiando le icone, gli affreschi, l’architettura. Sono persuaso che un artista non può intraprendere il proprio percorso creativo prima di aver varcato le soglie del classico. Sono sempre stato molto innamorato dell’Italia e dei suoi grandi artisti. Oggi, nel secolo XXI, il nostro compito è preservare e trasmettere ai giovani il retaggio della grande scuola europea di pittura, e io sono felice che i miei allievi si mettano, con abnegazione, al servizio di questo ideale.
Il’jà Glazunòv
Dichiarazioni Istituzionali:
Si tratta di una delle prime iniziative nel contesto delle “Stagioni russe” in Italia, un progetto che nel corso del 2018 farà conoscere al pubblico italiano tutto ciò per cui la cultura russa è famosa: balletto, opera, teatro, pittura, cinema. Sono certo che l’esposizione «Haec est civitas mea» desterà vivo interesse tra gli abitanti e gli ospiti della Città eterna. I lavori presentati raccontano la vita popolare e la storia russa, talvolta s’ispirano a soggetti evangelici. La storia della scuola pittorica russa è strettamente legata all’Italia. È qui che venivano, e continuano a venire, i nostri pittori, per studiare i migliori modelli artistici e perfezionare la propria maestria.
(Sergej Razov, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Federazione Russa)
Le esposizioni dei nostri diplomati hanno grande successo in Russia e all’estero, e oggi io ho l’onore di presentare le loro opere a Roma, la Città eterna. È una gioia constatare che la nostra Accademia sia divenuta oggi il centro di tutela della scuola nazionale. I nostri professori e studenti condividono l’amore per la classicità, e come tutte le persone di talento sono originali e poliedrici. È bellissimo che giovani pittori, scultori e architetti contemporanei non abbiano smesso di vivere l’ispirazione sprigionata dal contatto con le grandi tradizioni della scuola classica e con le immagini della storia russa; ed è bellissimo che guardino al presente attraverso la tradizione.
(Ivan Glazunov, Rettore pro tempore dell’Accademia russa di pittura, scultura e architettura di Il’ja Glazunov)
Roma e l’Italia hanno avuto e in parte hanno un ruolo importante nella storia della cultura e dell’arte. Questa mostra è una dimostrazione del peso e della vitalità, dell’efficacia di questo ruolo. Sotto la gestione del Polo Museale del Lazio, il Vittoriano conferma la sua capacità di saper coniugare in termini originali e moderni quel che resta il suo mandato principale, la rappresentazione dell’identità nazionale italiana, nei valori originari di Libertà e Unità.
(Edith Gabrielli, Direttrice del Polo Museale del Lazio)
La mostra Haec est civitas mea rappresenta una straordinaria occasione di incontro tra culture differenti ed un inedito atelier di pittura allestito nel museo: un modo assolutamente contemporaneo di concepire il contenitore culturale come luogo della didattica attiva, in cui la mostra stessa diventa laboratorio e accademia: l’Accademia raccontare se stessa, offrendo al Museo nuovi spunti di riflessione e stimolanti percorsi di ricerca,
(Gabriella Musto, Direttrice del Polo Museale del Lazio)
Opere di giovani artisti dell’Accademia “I.S. Glazunov” di Mosca
Roma 3 marzo – 2 maggio 2018
Monumento a Vittorio Emanuele II (Vittoriano)
Sala Zanardelli
Info:
Orario di visita tutti i giorni ore 9.30 – 19.30 (ultimo ingresso 18.45)
INGRESSO GRATUITO
Partenza degli ascensori dalla Terrazza mediana che si trova al livello del Colonnato dove si giunge sia: – da Piazza Venezia (ingresso principale del monumento) – dall’ingresso laterale sinistro (Via di San Pietro in Carcere) – dall’ingresso laterale destro Via del Teatro di Marcello (lato Aracoeli) Per i portatori di handicap e i loro accompagnatori, ingresso dal lato destro del monumento (Via del Teatro di Marcello) dove si trova l’ascensore di servizio che conduce alla Terrazza mediana.
Monumento a Vittorio Emanuele II, Vittoriano Piazza Venezia 00186 Roma tel. + 39 066783587
Ufficio stampa mostra Antonella Bartoli bartoli.anto@gmail.com | 39.339.7560222 Giulia Taglienti ufficiostampa@offrome.com | 39.339.8142317
Ufficio stampa e comunicazione Polo Museale Lazio Marco Sala pm-laz.ufficiostampa@beniculturali.it