Il Teatro Chille de la balanza ospita dal 3 al 18 dicembre 2014 “I volti dell’alienazione”, la mostra, a cura di Franco Corleone e Ivan Novelli, che raccoglie quaranta disegni e settanta studi dell’artista e designer milanese Roberto Sambonet.
Una mostra straordinaria che racconta e indaga, attraverso i ritratti che l’artista ha realizzato tra il 1951 e il 1952 nel manicomio di Juqueri, a cinquanta chilometri da San Paolo in Brasile, il complesso fenomeno del disagio mentale.
Sambonet trascorre sei mesi nei reparti dell’ospedale conducendo una sua personale ricognizione e ritrae, a china o a matita, gli internati in una serie di opere di grande intensità, tutte capaci di andare al di là del volto e mostrare pensieri, emozioni, sentimenti. Una sorta di viaggio di umana partecipazione, uno scavo nelle pieghe della malattia e della sofferenza, che sarà raccolto nel 1977 nel volume Della Pazzia (M’Arte Edizioni, Milano 1977).
Qui l’artista accosta ai ritratti dei malati di mente testi di autori che nei loro scritti hanno affrontato e raccontato il tema della pazzia, come Allen Ginsberg, Domenico Campana, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Edgar Lee Masters, William Shakespeare, Voltaire e altri.
La mostra, promossa da La Società della Ragione, onlus impegnata sui temi del carcere, della giustizia e dei diritti, umani e sociali, con la collaborazione dell’Archivio pittorico Roberto Sambonet, di StopOPG e della Fondazione Michelucci, vuole contribuire alla campagna per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, prevista per il 31 marzo 2015, dove sono ancora internate meno di mille persone. Un decreto poi convertito in legge il 17 febbraio 2012 ne stabiliva la chiusura dando delle scadenze, che sono state, però, via via sempre prorogate. Ora la scadenza è fissata al 31 marzo 2015.
Roberto Sambonet, nato a Vercelli nel 1924, importante pittore, designer e grafico, ha avuto un legame particolare con Milano. Si è formato all’Accademia di Brera e ha partecipato attivamente alla vita cittadina frequentando l’ambiente delle avanguardie artistiche, che avevano come punto di ritrovo il bar Giamaica. Partecipò all’avventura del gruppo dei Picassiani con Cassinari, Morlotti e Treccani. Tra il 1948 e il 1953 si trasferì in Brasile, dove il suo linguaggio artistico visse una maturazione molto importante, che lo condusse verso quell’essenzialità della linea che divenne tratto fondamentale della sua opera, nella pittura, nella grafica e nella produzione di celebri oggetti di industrial design.
La mostra, che ha avuto in ottobre una prima tappa a Milano alla Fabbrica del Vapore, sarà poi allestita nel Salone d’onore del Palazzo Municipale a Ferrara dal 20 al 31 gennaio 2015 per chiudere a Roma, al Museo in Trastevere, dal 24 marzo al 3 maggio 2015.
In occasione della mostra è stato pubblicato da Palombi Editori un catalogo illustrato con il contributo della società Cosmec.
Martedì 2 dicembre 2014, alle ore 18.30, si inaugura la mostra con la partecipazione dell’Assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana Luigi Marroni, di Franco Corleone, Garante dei Diritti dei detenuti della Regione Toscana, di Ivan Novelli della Società della Ragione, di Elisa Camesasca dell’Archivio pittorico Roberto Sambonet, di Corrado Marcetti della Fondazione Michelucci, di Stefano Cecconi di StopOPG e responsabile nazionale welfare CGIL, di Patrizia Bernieri della Cgil Toscana e di Denise Amerini, della funzione pubblica Cgil nazionale. Coordina Claudio Ascoli.
Seguirà un aperitivo augurale con buffet.
INFO:
Mostra: I volti dell’alienazione. Disegni di Roberto Sambonet
Luogo: Firenze, San Salvi Città Aperta, Teatro Chille de la balanza, padiglione 16
Date: dal 2 al 18 dicembre 2014
Orari: da lunedì a sabato dalle 15.00 alle 19.00; domenica dalle 10.30 alle 19.00