Il Teatro Rebis comunica la deposizione in Comune delle 2407 firme raccolte sia in forma cartacea che online, durante i primi due mesi di mobilitazione pubblica, seguita alla divulgazione della notizia dell’assegnazione del Teatro di Villa Potenza all’Ass. Sportivo-dilettantistica ‘Helvia Recina 2000’. Congiuntamente è stata protocollata una selezione di commenti di cittadini, le più significative riflessioni sul caso prodotte da alcuni rappresentati della scena teatrale contemporanea, oltre agli articoli apparsi sulla stampa locale e su quella specializzata.
Come noto, l’amministrazione comunale ha scelto di difendersi di fronte agli organi giudiziari preposti, invece di accogliere il ricorso in autotutela presentato in gennaio dal Teatro Rebis, e discutere la possibilità di riscrivere il bando, o di assegnare direttamente lo spazio in questione alla gestione di alcune associazioni della frazione, come pure aveva legittimità di fare, se questa fosse stata apertamente ritenuta la destinazione più conforme. Il Comune ha invece acquisito in locazione uno spazio con specifica destinazione teatrale, al fine di consentirne un’altrettanto specifica destinazione per finalità culturali, per poi destinarlo alla gestione di un’associazione sportiva, a cui è già affidata per la propria attività una palestra comunale e un campo di beach volley, invece che alla compagnia che l’ha gestito in autonomia, a proprie spese, per 10 anni.
‘In merito al ricorso al Tar, ci troviamo a dover nuovamente rettificare quanto riportato sulla stampa e durante alcuni dibattiti elettorali: il Teatro Rebis non ha affatto perso il ricorso al TAR, la cui data di giudizio non è, a oggi, neanche stata fissata. Il TAR si è limitato infatti ad una valutazione sommaria tipica della fase cautelare nel rigettare la richiesta di sospensiva, per noi unica opportunità legale di scongiurare un trasloco di considerevoli dimensioni prima del giudizio definitivo. Il teatro era infatti completamente stato attrezzato a nostre spese. Dopo dieci anni di intensa attività il Teatro di Villa Potenza poteva vantare di aver ospitato diversi festival e rassegne con artisti di chiara fama, la realizzazione di numerosi progetti scolastici e nel sociale, produzioni che hanno vinto premi e riconoscimenti e molte altre attività condotte nell’ambito della divulgazione artistica; oltre a configurarsi, negli anni, come punto di riferimento per una rete di associazioni del territorio. Questo spazio, che era usato episodicamente prima della nostra locazione, rappresentava uno degli ultimi spazi teatrali mantenuti in maniera indipendente nelle Marche’.
Nel rispetto delle indicazioni del bando e degli ulteriori accordi intercorsi tra le parti, il Teatro Rebis lascerà sgomberi i locali entro il 16 di questo mese.
‘Riteniamo che le attività di tipo socio-ricreativo abbiano grande valore per la crescita di una comunità, come pure riconosciamo gli altissimi valori di rispetto e lealtà che forse solo lo sport può insegnare, ma pure sentiamo necessario difendere i termini “cultura”e “teatro” da possibili mistificazioni. Ciò che rivendichiamo non è semplicemente uno spazio, ma il rispetto nei confronti del nostro lavoro. La più nobile dote di un’amministrazione, a nostro avviso, dovrebbe essere quella di saper rivedere decisioni che vengono contestate in maniera civile e sentita da centinaia di cittadini, soprattutto quando queste implicano un valore simbolico, perché i simboli scolpiscono il tempo e restano nella memoria. ’
Dopo la festa d’arte e di denuncia dello scorso 22 febbraio, distintasi per una grande e calorosa partecipazione, domenica 14 giugno alle ore 18.00, il Teatro Rebis invita amici e soci a un brindisi di saluto e ringraziamento. In questa occasione sarà presentata anche la pubblicazione, curata da Rrose Selavy, del diario per parole e immagini di ‘Youbiquity- moltitudini connesse’, progetto che ha visto coinvolti numerosi partner, giovani talenti locali e artisti di fama internazionale, realizzato l’anno scorso dal Teatro Rebis grazie alla vincita del bando regionale ‘Officine della creatività’.