“Immediatamente mito”:
il progetto biennale, curato da L.O.F.T., entra nella fase conclusiva del lavoro
Il progetto “Immediatamente mito”, sostenuto dalla Fondazione Pizzarotti nell’ambito del bando “Trovarsi 2020”, entra dopo due anni di laboratori, fra scuole medie e superiori, nell’ultima fase del lavoro, quella deputata alla scrittura dei nuovi monologhi che verranno messi in scena tra maggio e giugno dagli artisti di L.O.F.T.
Parma, 16.04.2023 – Tra gli artisti di L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali maggiormente coinvolti nella realizzazione del progetto laboratoriale “Immediatamente mito”, spiccano senz’altro i nomi di Elisa Cuppini, attrice e coreografa, e di Matteo Bacchini, drammaturgo e formatore. Entrambi – dall’ideazione della Cuppini del progetto biennale, sostenuto con il contributo di Fondazione Pizzarotti, alla guida dei laboratori affidata a Bacchini, per la raccolta del materiale sino alla scrittura dei monologhi, arrivando alla restituzione scenica, che ha visto l’anno scorso per le medie Cuppini insieme a Savino Paparella, Carlo Ferrari e Francesca Grisenti e quest’anno Adriano Engelbrecht, Sandra Soncini, Savino Paparella e Franca Tragni – hanno potuto seguire le diverse fasi del progetto, potendo ad oggi trarre un bilancio estremamente positivo della condivisione avuta con i giovanissimi partecipanti.
“Sono lieta che l’idea abbia portato a compimento un’esperienza stimolante e arricchente per tutte le parti coinvolte” racconta Cuppini “per i ragazzi in primis che hanno affidato parole e pensieri a Matteo Bacchini, il quale ancora una volta ha saputo trasformarle in monologhi, testi bellissimi che noi attori avremo, anche quest’anno, il piacere di restituire prima alle classi e poi in uno spettacolo per tutti. La metamorfosi è trovare salvezza nel cambiamento, nuova vita in altra forma. Ecco, il progetto Immediatamente mito ha il potere della metamorfosi. Le testimonianze dei ragazzi, affidate ad un autore, diventano monologhi, i monologhi affidati agli attori diventano spettacolo, i ragazzi ideatori dei pensieri e dei nuovi miti contemporanei, si trasformano in pubblico partecipato e consapevole dello spettacolo a cui assistono. Si crea così un grande cerchio tematico che mette in stretta relazione professionisti e adolescenti, per dare a quest’ultimi la conferma
che i loro pensieri, le loro sensazioni, sono importanti e se vengono valorizzati attraverso l’arte, come in questo caso, possono trasformarsi in efficaci strumenti comunicativi contemporanei. È davvero emozionante quando un ragazzo ti si avvicina, dopo lo spettacolo, e timidamente ti dice:- Sai quella frase l’ho detta io!”.
Otto diversi laboratori, fra i quattro delle medie e i quattro delle superiori di quest’anno, che hanno, quindi, consentito di avviare un’indagine comune e contemporanea sul concetto di “mito” fra gli adolescenti, attraverso racconti e momenti di dibattito, ma che hanno permesso altresì di aprire una riflessione preziosa sul mondo giovanile, come spiega Bacchini: “il valore di questi laboratori è stato quello di permettere ai ragazzi di parlare di loro stessi attraverso il mito che avevano scelto. Le loro domande, le loro incertezze e anche le loro certezze si rispecchiavano nei racconti degli altri, diventando uno strumento di conoscenza di sé ma anche dei propri compagni di classe. Per me è molto importante rispettare quelle loro parole raccolte ai laboratori: nella scrittura dei monologhi, quindi, metterò le loro considerazioni, le loro espressioni, le loro emozioni, impegnandomi a trasformarle in un racconto teatrale soprendente, nel quale ragazzi e ragazze potranno riconoscersi e al tempo stesso scoprirsi di nuovo”.
I monologhi verranno interpretati a maggio nelle classi degli istituti ed enti coinvolti quest’anno (Liceo Artistico Toschi, ISISS Pietro Giordani, Centri Giovani e Forma Futuro) e saranno poi presentati a giugno in un evento aperto al pubblico.
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