Inaugura a Udine la mostra HUMANS!
In esposizione 38 opere di varia natura realizzate dai ragazzi delle scuole della città per raccontare la dimensione della relazione interpersonale oggi
UDINE – Qual è la dimensione della relazione interpersonale oggi? A raccontarcelo, nella mostra HUMANS – Relazioni e socialità per la generazione Z tra pre e post Covid, composta da ben 38 opere, saranno i ragazzi dei licei Copernico, Percoto, dell’educandato statale collegio Uccellis, e dell’istituto tecnico Zanon di Udine.
Queste scuole del territorio hanno infatti aderito, nel periodo 2020-2022, ai percorsi formativi “TESSERE Teens Empowering Social Skills” e “SMILE- Capaci di socialità/Capaci di solidarietà” realizzati da ARTESS con il supporto del Comune di Udine, attraverso il Progetto Città Sane e dell’Università del Friuli progetto UniUd solidale che inoltre ospita la mostra a palazzo Di Toppo Wassermann.
«Al termine di questa formazione le ragazze e i ragazzi hanno sviluppato un loro “racconto” sulle dimensioni della relazione interpersonale oggi, utilizzando grafica, illustrazione, fumetto, video, fotografia, affiancati da professionisti del settore – ha spiegato Diana Rucli, presidente di ARTESS -. Ne sono emersi circa 38 lavori, sorprendenti per livello ideativo e creativo e capacità espressiva: raccontano il disagio relazionale ma anche le possibilità per affrontarlo».
L’inaugurazione dell’esposizione, organizzata nell’ambito di vicino/lontano, e curata da Cristina Burelli Martincigh, è in programma sabato 7 maggio alle 11 a Palazzo Di Toppo Wassermann (in via Gemona 92), alla presenza dell’assessore alla Sanità, Assistenza sociale, Rapporti con l’Università di Udine, Giovanni Barillari, dei rappresentanti dell’Università di Udine e degli studenti-artisti. La mostra resterà aperta al pubblico dal 9 al 20 maggio dalle 9 alle 19.30, con ingresso libero.
«Il progetto nasce dalle evidenze in merito alle difficoltà relazionali e di socializzazione riscontrate negli adolescenti della generazione Z, già precedenti alla pandemia e che gli ultimi anni hanno acuito», ha precisato Rucli. «In particolare i giovanissimi hanno avuto ridotte possibilità di incontro e molta della loro vita relazionale si è svolta in dad o sui social, con ricadute evidenti anche sul loro benessere psicofisico e salute mentale. Per questo motivo – ha ricordato l’assessore Barillari – è stato importante poter offrire alle scuole superiori della città l’opportunità di aderire a percorsi formativi volti a rafforzare le capacità comunicative e relazionali, favorire una maggior fiducia e consapevolezza di sé nelle relazioni e un maggior benessere sociale».