Il Cinquecentenario dalla morte di Raffaello Sanzio è stato un pretesto perfetto per sollecitare l’arte contemporanea a riscoprire e interpretare temi e canoni estetici che sembrano oggi così distanti. Raffaello realizzò la Madonna di Foligno nel 1511-12 come pala d’altare per Santa Maria in Aracoeli a Roma. Questa fu poi custodita presso la Chiesa di Sant’Anna a Foligno tra il 1565 e il 1797 prima di essere trafugata dai Francesi. Recuperata nel 1816 fu trattenuta presso i Musei Vaticani e dopo più di duecento anni, nel 2014, ha fatto una nuova breve
tappa a Foligno di ritorno dalla mostra di Milano. La mostra Raffaello e La Madonna di Foligno: la fortuna di un modello aperta presso Palazzo Trinci a Foligno il 24 settembre 2020, prolungata fino al 24 ottobre 2021, consta diversi capolavori ispirati all’opera di Raffaello tra cui il dipinto del Cavalier d’Arpino eseguito su
commissione di Bartolomeo e di Giovan Maria Roscioli quando ancora l’originale raffaellesco si trovava nel Monastero di Sant’Anna, e la riproduzione ottocentesca eseguita a olio su tela da Enrico Bartolomei
(1832). La Madonna di Foligno si presenta senz’altro come un’opera ricca di misteri irrisolti, che ai nostri occhi finiscono per accrescere il suo fascino indiscusso.
Il Comune di Foligno, nella persona dell’Assessore Avv. Decio Barili, della Dirigente Dr.ssa Ilenia Filippetti, del Direttore di Palazzo Trinci Arch. Roberto Silvestri, e la Diocesi di Foligno, nella persona
del Direttore del Museo Capitolare Diocesano Dr. Maurizio Cipolloni e dei suoi collaboratori, confermano l’imprescindibile necessità del dialogo con la scena artistica attuale. Per questo entrambe le Istituzioni hanno fortemente voluto e lavorato verso la realizzazione di un progetto speciale che coinvolgesse l’arte contemporanea affidando dunque alla storica dell’arte e curatrice Marta Silvi due eventi dedicati al linguaggio Contemporaneo: una open call e la conseguente mostra dei finalisti presso il Museo Capitolare Diocesano di Foligno, e la mostra di Nicola Samorì presso il Museo di Palazzo Trinci, entrambi incentrati sulla rilettura del capolavoro raffaellesco. Nicola Samorì, già autore del Palio della Giostra della Quintana 2016 (“Ostinazione del nodo”, 2016, olio su lino, 200 x 100 cm), è chiamato a rileggere e a reinterpretare l’opera la “Madonna di Foligno”. Fine esecutore di soggetti di repertorio (da opere rinascimentali, fiamminghe, barocche a tardo ottocentesche), l’artista si confronta costantemente con l’iconografia di epoche storiche differenti selezionando e riproducendo contenuti isolati con altrettanta abilità linguistica, per sabotarne poi la pellicola pittorica, incidendola, slabbrandola, bruciandola, trans-figurandola, lasciando emergere la carne viva della pittura stessa. Ampiamente riconosciuto in Italia e all’estero nonché ospitato in diverse collezioni e istituzioni museali, il lavoro di Samorì sottende un omaggio, una rottura e un superamento del concetto di pittura a noi conosciuto. Ogni opera si nutre del sacrificio della sua precedente forma compiuta. A Foligno l’artista presenterà un progetto speciale dal titolo Dei Santi e del Fuoco espressamente concepito e realizzato per questa occasione che verrà presentato come un’ulteriore tappa all’interno della mostra
“La Madonna di Foligno: la fortuna di un modello” presso il Museo di Palazzo Trinci, che andrà a completare la mostra in corso, creando in essa una “visione” ulteriore, laterale e asincrona. Già nel 2016 la curatrice aveva portato diversi lavori di Samorì in visione presso il Museo CIAC di Foligno, accompagnandoli con un talk introdotto dal Prof. Italo Tomassoni. Il programma La Madonna di Foligno e la contemporaneità verrà illustrato
in una conferenza stampa il giorno venerdì 4 giugno alle ore 12,00 presso la sala conferenze del Museo Capitolare Diocesano. Il giorno sabato 12 giugno alle ore 12,00 presso il cortile di Palazzo Trinci è previsto un incontro di presentazione con l’artista Nicola Samorì e saranno presentate al pubblico le opere inedite visibili presso il Museo di Palazzo Trinci dal 12 giugno fino alla chiusura della mostra Raffaello e La Madonna di Foligno: la fortuna di un modello, prevista il 24 ottobre 2021.
Ai seguenti link è possibile seguire la conversazione tra la curatrice e
l’artista andata in onda il 23 dicembre scorso circa la genesi di questo
ultimo corpo di lavori e la pratica artistica generale di Nicola Samorì:
https://www.facebook.com/comunediFoligno
https://www.facebook.com/raffaelloelamadonnadifoligno
“Dei Santi e del Fuoco” è una pala che non documenta il miracolo di un edificio uscito illeso dalla caduta di una palla infuocata (bolide o palla di bombarda), bensì gli effetti di un trauma materiale subitobdalla pittura.
È come se il grande dipinto avesse fatto da scudo a una catastrofe e quel che resta è un terremoto della pittura che squarcia l’immagine della Madonna e del Bambino trasformandoli in un ambigua apparizione simmetrica, che non ha smarrito il senso del sacro, eppure ne ha rotto i perimetri. La tela è infatti stata staccata dal supporto mentre era ancora fresca e poi piegata a metà, esercitando pressione nella parte centrale del dipinto. La riapertura brusca del supporto ha generato una grande macchia simmetrica che sembra assorbire le sembianze dei Santi che vegliano il prodigio.
INFORMAZIONI
NICOLA SAMORì. Dei Santi e del Fuoco
Presentazione alla stampa: 12 giugno ore 12.00, Corte di Palazzo Trinci
Durata: 12 giugno – 24 ottobre 2021
Sede: Museo di Palazzo Trinci, Piazza della Repubblica 25, 06034,
Foligno PG
T. + 39 0742 330584
Orari di apertura: dal martedì alla domenica 10.00 – 13.00 / 15.00 –
19.00. Chiusura il lunedì
Orari di apertura ordinaria periodo estivo: Luglio/Settembre dal martedì
alla domenica orario continuato 10.00 – 19.00. Agosto: dal lunedì alla
domenica orario continuato 10.00 – 19.00
Sito: www.museifoligno.it/i-musei/palazzo-trinci