Inaugurata oggi la Sala Paciaudi della Biblioteca Palatina del Complesso Monumentale della Pilotta
Una monumentale sala polivalente volta a rendere la Biblioteca Palatina un spazio funzionale e al passo con i tempi ed un ingresso autonomo per una sua diretta e più idonea fruizione. Questi gli spazi del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma che, da oggi, vengono restituiti alla comunità parmense, dopo anni di incuria e degrado, a seguito di un ingente intervento di riqualificazione fortemente voluto dal Direttore della Pilotta Simone Verde.
Presentata al pubblico questa mattina nell’ambito dell’VIII edizione di I like Parma. Un patrimonio da vivere promossa in occasione delle “Giornate FAI d’Autunno”, la Sala Paciaudi – dal nome del colto padre teatino Paolo Maria Paciaudi, primo bibliotecario dell’istituzione – costituisce ormai il centro pulsante della Biblioteca Palatina, istituto fra i più antichi del Complesso dall’inestimabile patrimonio librario e documentaristico nonché custode di un fondo di disegni e stampe unico mondo.
Da oggi pubblico e studiosi potranno accedere alla Biblioteca Palatina tramite un ingresso indipendente, frutto della segmentazione di un passaggio coperto del XVII secolo in stato di grave degrado ed incuria, provvisto di ampie vetrate disegnate dall’architetto Guido Canali che delimitano la sala Paciaudi. Il nuovo ingresso consente così una più idonea separazione fra la zona studio e l’area monumentale evitando commistioni tra gli utenti dei servizi e la zona dei visitatori.
“Quello che presentiamo oggi è un intervento di riqualificazione significativo – dichiara Simone Verde, Direttore del Complesso Monumentale della Pilotta – volto a restituire dignità ad uno dei più antichi istituti nazionali del collezionismo e della cultura oltre che alla comunità parmense. Un ulteriore passo vanti nella costruzione dell’immagine della Nuova Pilotta, sempre più protesa ad una fruizione del patrimonio culturale contemporanea e al passo con i tempi”.
Il volume spettacolare oggetto dell’intervento, disegnato a suo tempo dall’architetto barocco Carlo Rainaldi e ispirato al passaggio trionfale a tre navate che conduce all’interno di Palazzo Farnese a Roma, diviene una sala multifunzionale a servizio dell’utente, con le sembianze architettoniche di una basilica laica, volta ad ospitare i servizi di accoglienza nonché le conferenze attinenti alle finalità scientifiche dell’istituzione. Uno spazio completamente rinnovato ed accogliente grazie anche alla donazione, da parte della Fondazione Nicola Bulgari, di confortevoli divani riservati al pubblico.
L’intervento, inoltre, consentirà alla Biblioteca – una volta tornata in forze di tutto il suo personale – di offrire ai propri fruitori orari di apertura più lunghi rispetto a quelli museali oltre che di acquisire una maggiore visibilità grazie all’ingresso diretto dal piano terra.
L’idea di un ingresso separato tra Biblioteca e parte monumentale del Complesso ripropone un intento, mai realizzato, ipotizzato dall’ex sindaco di Parma Giovanni Mariotti nel 1894, come testimonia una sua lettera all’amministrazione pubblica; anche allora, l’obiettivo era quello di trasformare tali spazi in accesso alla Biblioteca oltre che di intervenire sul decoro e la sicurezza urbani.