Intermezzo 2019, ultimo appuntamento della rassegna
Gili Lavy esplora il concetto di territorio e i falsi miti delle storie collettive
Venerdì 20 dicembre alle 18.30 a Villa Zito, con “Acreage”
Un racconto di artiste, uno sguardo privilegiato su diversi aspetti della realtà contemporanea attraverso punti di vista singolarissimi e profondi. È il filo conduttore di Intermezzo 2019, la rassegna di videoarte curata da Agata Polizzi per Fondazione Sicilia. In questa seconda edizione, il racconto al femminile è diventato mappa per decifrare il contemporaneo. Dopo gli “sguardi” di Rä Di Martino, Lina Fucà ed Elisabetta Benassi, venerdì 20 dicembre alle 18.30 a Villa Zito sarà la volta dell’ultimo appuntamento della rassegna con Gili Lavy, con Acreage. Interverrà Eleonora Lombardo, scrittrice e giornalista.
Un’installazione video multicanale attraverso cui l’artista esplora i vari significati con cui la terra viene codificata come territorio. Per indagare sul tema, il lavoro mette in scena le dinamiche di contesti sociali costruiti su storie collettive, e sulla percezione errata della realtà, di cui spesso sono cariche. Ne consegue la messa in discussione di certezze granitiche che governano concetti esistenziali e credenze: bacini in cui in cui le realtà vengono spesso (e arbitrariamente) travasate. Attraverso la mancanza di una narrazione apparente, insieme a un forte riferimento ai concetti di assenza e invisibile, Acreage mette in discussione anche l’idea di confine, sempre al centro di controversie e tensioni. Terra, dunque, come un archivio di informazioni, che Gili Lavy interpreta come un vuoto, lasciando allo spettatore il compito di sopportare l’immobilità dello spazio, senza il senso di una condizione riconoscibile precisa o di un inizio o una fine coerenti.
“Questa edizione di Intermezzo ha certamente il merito di avere offerto un punto di vista direi unico sul mondo contemporaneo. Le artiste – afferma Raffaele Bonsignore, presidente di Fondazione Sicilia – si sono soffermate ognuna su aspetti totalmente diversi, tutti stimolanti e originali”.
Sarà possibile visionare il lavoro di Gili Lavi fino al 27 gennaio.