La ventiquattresima edizione del Festival diretto da Masque teatro propone, presso il Puntodonna di Forlì, un articolato dialogo con la direttrice artistica belga Frie Leysen (vincitrice nel 2014 del più importante riconoscimento europeo per la cultura, il Premio Erasmo) e l’attrice e regista forlivese (ora di base a Berlino) Catia Gatelli. La giornata di studi, sulla curatela dello spettacolo dal vivo tra problematiche politiche e scelte personali, è aperta a tutti coloro che vorranno portare un contributo al tema.
Nell’ambito della ventiquattresima edizione del Festival Crisalide, diretto a Forlì da Masque teatro, è in programma sabato 2 settembre (mattina dalle 10.30 alle 13 e pomeriggio dalle 15 alle 17.30) Intorno all’esperienza, una giornata con Frie Leysen e Catia Gatelli, che discutono insieme e col pubblico le parole chiave di questo soggetto. Parole che hanno guidato Frie Leysen durante tutta la sua carriera di curatrice, sia in luoghi deputati all’arte, sia in contesti di festival in Europa, nel mondo arabo e in Asia. Una preziosa occasione per riflettere «sul lavoro artistico ma senza essere artisti. Forse piuttosto sull’attitudine, la posizione, la responsabilità di un curatore, del direttore di una casa d’arte, di un teatro».
Suggerisce Lorenzo Bazzocchi, direttore artistico del Festival: «L’operar scelte richiede uno sguardo attento e critico. Tale sguardo si stratifica sulle esperienze vissute ma soprattutto, ritengo, sulla volontà inderogabile di non cedere alla tentazione del possibilismo. Tale volontà diviene ben presto necessità ponendo coloro che la esercitano su un crinale aspro e difficile, percorso questo che quasi sempre conduce alla solitudine».
«Come proteggere il lavoro di un artista senza scendere a compromessi? Come comunicare con il pubblico, che é un partner essenziale dell’artista? Come prendere posizione, in quanto “acteur artistique”, eludendo o attenuando la costante pressione che il reale esercita su di noi?» domanda e si domanda Frie Leysen «Cosa significa “scegliere” e come convivere con le proprie scelte? Come coniugare il locale con l’internazionale? Le motivazioni fondamentali che conducono alla scelta di un ben preciso indirizzo di valori o a volte addirittura di un’intera classe di artisti, possono essere trasmesse al pubblico?».
Conclude Catia Gatelli: «Non é facile annunciare in anticipo ciò che non si é ancora fatto; ma perché poi dovrebbe essere facile? Appartiene alla sfera delle necessità, come nutrirsi, riscaldarsi, vestirsi. Su tali necessità operiamo costantemente scelte che forgiano la nostra esistenza. L’ambito artistico non é differente, si impone come l’acqua e il pane, costituisce il nostro modo di vedere e di essere visti; si relaziona con la realtà e con il possibile-impossibile che noi, in primis, siamo in grado di ipotizzare. Si tratterà certamente di un incontro, di un dialogo dal quale emergeranno riflessioni e verranno poste questioni. Non sono certa che l’esperienza sia qualcosa che si possa trasmettere. Ma sono certa del bisogno di sperimentare costantemente modalità non ancora sondate, di relazione con gli spazi, con le persone, con le cose, per aprire varchi attraverso i quali poter scorgere la luce delle
forme più radicali nell’arte, nel teatro, nella vita».
La giornata di studi avrà luogo presso la sala e il giardino del Puntodonna, in via Piero Maroncelli 39 a Forlì.
La partecipazione è gratuita, si prega di confermare la propria presenza entro venerdì 1 settembre.
Info e prenotazioni: 393 9707741, www.crisalidefestival.eu.
Michele Pascarella
Ufficio stampa
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