IRAE – This is Not the End Per una nuova estetica della sostenibilità Il 6 luglio alla Building Gallery di Milano, il visual storytelling per la sostenibilità promosso da Yourban2030 e diretto da Angelo Cricchi.
Il nido di un’ape, una ghianda, la traccia di un insetto diventano arte per raccontare vita e sostenibilità nello special project di Michele Guido
6 luglio, 17.30 – Building Gallery, Via Monte di Pietà, 23 – Milano Ingresso libero
Dopo Berna, in Svizzera, prosegue a Milano, il 6 luglio alla Building Gallery il viaggio di IRAE, un’occasione per conoscere il nuovo numero di IRAE – This is Not the End, e lo special project d’autore firmato da Michele Guido.
200 pagine di arte contemporanea e fotografia, 200 pagine di ambiente sostenibilità, 200 pagine per riflettere sulla condizione del pianeta terra e del nostro ecosistema attraverso interventi di scienziati, visionari e artisti: è questo IRAE – This is Not the End, il progetto editoriale annuale lanciato da Yourban2030 nel 2022 e che – con la direzione artistica di Angelo Cricchi e attraverso grandi firme – propone uno storytelling critico e consapevole sullo stato del nostro pianeta, tra slanci di cambiamento e nuovi mondi, documentando il contemporaneo.
Il nuovo numero di IRAE – This is Not the End è un’immersione nel mondo della botanica, sul ruolo delle piante, sui loro usi millenari e sulla loro simbologia, con oltre 31 artisti italiani e stranieri che – ognuno a suo modo – testimoniano attraverso scatti e studi la resilienza della natura, il potenziale della trasformazione e la rinascita possibile.
Ad accompagnare nel 2023 questa nuova estetica della sostenibilità è lo special project d’autore firmato da Michele Guido, con una serie numerata di serigrafie composta da tre lavori legati alla vita e al luogo che dà origine alla vita.
“Il secondo numero di IRAE è legato alla nascita” spiega Michele Guido “quindi lo special project che firmo per l’occasione non parla dell’uomo, ma degli insetti che in qualche modo fanno vivere l’uomo perché danno la possibilità alle piante di riprodursi con più facilità. Il lavoro, quindi, riprende il concetto di Emanuele Coccia quando parla delle foreste come se fossero delle biennali multispecifiche: ciò che sta fuori dalla città contiene la stessa varietà di forme e colori che possiamo trovare all’interno di una biennale d’arte contemporanea”.
La prima serigrafia contiene quindi la scansione di un nido di vespa e sullo sfondo si può vedere la geometrizzazione della struttura del nido legata all’esagono e al cerchio. La seconda mostra la scansione di una galla che cresce su una ghianda: un insetto chiamato andricus quercuscalicis punge il ramo della quercia e sulla ghianda si crea un volume vegetale che contiene l’uovo dell’insetto. La terza ripropone la scansione di una foglia di fagiolo attaccato da un minatore fogliare. Un insetto molto piccolo si inserisce sotto la pellicola molto sottile che ricopre la foglia e lasci spesso delle uova. Sulla stampa della foglia vi è un foglio opalino sul quale è serigrafato solo il disegno che crea l’insetto sulla foglia.
Classe 1976, Michele Guido vive e lavora a Milano. Nel 1999 viene selezionato per una residenza/studio presso il Centro T.A.M. diretta da Eliseo Mattiacci. Dal 2001 al 2007, ha uno studio presso la Casa degli Artisti di Milano, dove organizza con J. de Sanna e H. Nagasawa: “Discussione Aperta: il Concetto di MA”, che nel mondo orientale indica un passaggio, un intervallo di spazio-tempo. Questi elementi incidono in modo decisivo sulla genesi del suo lavoro; da qui deriva la sezione degli elementi vegetali, la stratificazione del disegno per ricavare l’elemento modulare che appartiene all’impianto genetico delle piante. Le indagini multidisciplinari si sviluppano con progetti più complessi denominati “garden project” basati sulle analogie formali fra il mondo vegetale e la
ricerca scientifica, l’origine geografica delle piante, il loro rapporto con la cultura di quei luoghi, la biodiversità, l’antispecismo ed i cicli legati al seme-pianta-frutto-seme in collaborazione con le banche dei semi. I suoi progetti sono stati esposti e conservati in diversi luoghi pubblici e privati: Mattatio, Roma | Casa degli Artisti, Milano | ZACentrale, Palermo | Museo del ‘900, Milano | Museo MACTE, Termoli | PAV – Parco Arte Vivente, Torino | Museo della Ceramica, Savova | Museo della Ceramica Monteupo F. (FI) | Palazzo Oneto, Palermo, Manifesta12 | Palazzo Borromeo, Milano | Fondazione Merz, Torino, Meteorite in Giardino 10 | ZonaMacoSur, Città del Messico | Museo Camusac, Cassino | Museo Carlo Zauli, Museo MIC, Faenza | Lia Rumma Gallery, Napoli | Fondazione Plart, Napoli | Accademia di San Luca, Roma. Nel 2020 riceve il premio per artisti del Museo della Ceramica di Savona ed il premio Anna Morettini, nel 2010 il Premio Rotary Brera Christian Marinotti, nel 2008 il II Premio per la Scultura dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro.
Hanno partecipato e contribuito alla realizzazione del secondo numero di IRAE: Michele Guido, Alice Previtali, Andrea Privitali, Jean-Marc Caimi, Valentina Piccinni, Agostino Iacurci, Giulia Caneva, Angelo Cricchi, Jordi A.Bello, Alberto Iacovoni, Lucia La Gatta, Marzia Messina, Sham Hinchey, Supinatra, Patrizia Boglione, Grazia Maria Fiore, Anna Atkins, Silvio Mignano, Tiziana Cera Rosco, Cristina Costanzo, R.E. Zapata Arias, MariaGiovanna Luini, Francesca Serra, Angelo Bellobono, Tommaso Evangelista, Simonetta Gianfelici, Matteo Basilé, Gianluca Marziani, Cirkus Vogler, Ilaria D’atri, Federica Araco. Le due copertine sono state realizzate da Michele Giudo per la versione italiana e da Agostino Iacurci per la versione inglese.
IRAE è disponibile sul circuito Messaggerie (La Feltrinelli, Mondadori, Ubik), Armani Book, Hoepli, Frabs, NFC e in tutte le migliori librerie. È inoltre ordinabile sugli store online e Amazon.
Info su www.iraedition.org