Una nuova edizione della celebre guida di John Ruskin ai principali dipinti nell’Accademia di Belle arti di Venezia, tra i saggi della collana Pesci rossi.
Preceduta da quattro edizioni in inglese e un’unica italiana (datata 1901), esce una nuova edizione della Guida ai principali dipinti nell’Accademia di Belle Arti di Venezia di John Ruskin, a cura di Paul Tucker, basata sul testo originale della prima edizione (1877), data alle stampe sotto la diretta supervisione dell’autore.
Ruskin (1819-1900) è senz’altro il più noto critico d’arte d’epoca vittoriana, autore di scritti fondamentali come l’opera ‘monumentale’ Pittori moderni e Le pietre di Venezia, attraverso cui tratteggia una rappresentazione della città, come espressione delle sue teorie estetiche, sociali e politiche.
Dopo un primo viaggio compiuto intorno al 1840, Ruskin tornò più volte in Italia; nel 1877 scrive da Venezia alla cugina di aver ‘confezionato il siluro esplosivo più raffinato che abbia mai escogitato’: si tratta della prima parte di questa Guida, scritta per il pubblico dei viaggiatori inglesi di fine Ottocento, la cui utilità nel corso del tempo è stata indebolita dalle ricollocazioni e rinumerazioni dei dipinti.
Nella puntuale introduzione del curatore è possibile approfondire la ricezione (di alterna fortuna) dell’opera tra i suoi contemporanei, e rintracciare un commento di Henry James che sottolinea la “stramba prosa tarda” come la mancanza di forma di quest’opera, ma anche l’amore “sconcertato e rinnegato” per la città. Un altro aspetto che il saggio introduttivo mette in luce, oltre alla recente passione per Vittore Carpaccio, è la riconsiderazione da parte dell’autore dei presupposti ideologici, culturali e religiosi delle Pietre e delle sue prime opere.
La visita all’Accademia è divisa in due momenti: a una breve parte dedicata alle prime due sale nell’allestimento del tempo segue una rassegna più ampia, che cerca di dar conto, seppur in modo non ordinato, delle sale rimanenti.
“Per prima cosa” viene mostrato al visitatore il “corso completo” della pittura veneziana attraverso un itinerario di sei soli dipinti, dall’opera di datazione più antica al Tintoretto.
Un ricco apparato di note e glosse a commento delle osservazioni dello scrittore inglese, così come altri testi di approfondimento, consentono la ricostruzione del contesto storico-culturale e dei molteplici riferimenti culturali evocati da Ruskin.
Il saggio si chiude con il supplemento iconografico che comprende i capolavori della Galleria ancora oggi esposti, ma anche le opere che l’autore richiama alla memoria per affinità o contrasto con le prime, tratteggiando così un’ideale galleria veneziana.
Paul Tucker è ricercatore all’Università di Firenze. I suoi studi spaziano dall’analisi linguistica del testo e del discorso alla storia della critica d’arte e del collezionismo, in particolare del XIX secolo in Italia e Inghilterra. Tra i suoi scritti, ricordiamo il catalogo della mostra “Ruskin and Tuscany” (London & Sheffield: Lund Humphries & Guild of St George, 1993), ed è co-autore, con Donata Levi del volume Ruskin didatta. Il disegno tra disciplina e diletto, Venezia: Marsilio, 1996.
Più recente è l’edizione critica dei quaderni di Ruskin durante il suo viaggio in Italia del 1845 (John Ruksin, “Résumé” of Italian Art and Architecture [1845], ed. P. Tucker, Pisa: Scuola Normale Superiore, 2003).
RUSKIN. Guida ai principali dipinti nell’Accademia di Belle arti di Venezia
TESTI John Ruskin
A CURA DI Paul Tucker (a cura di)
COLLANA Pesci rossi
PAGINE 192
ILLUSTRAZIONI 45 a colori
PREZZO 25 euro
EDITORE Electa
IN LIBRERIA luglio 2014