Promozione 10 euro a persona e accompagnatori conferma indicando la promo ai numeri 065898031 – 065881021 promozione@teatrovascello.it – promozioneteatrovascello@gmail.com
oppure acquistalo on line con il codice L6UGQUWRUF
Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma
dal 19 al 24 marzo 2019 dal martedì al sabato h 21 – domenica h 18 prosa
LA BISBETICA DOMATA
da William Shakespeare
traduzione e adattamento Angela Demattè
regia Andrea Chiodi
con Tindaro Granata, Angelo Di Genio, Christian La Rosa, Igor Horvat, Rocco Schira
Massimiliano Zampetti, Walter Rizzuto, Ugo Fiore
scene Matteo Patrucco, costumi Ilaria Ariemme
musiche originali Zeno Gabaglio, disegno luci Marco Grisa
Tindaro Granata è stato tra i finalisti al Premio Ubu 2018
LuganoInScena, Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura
La bisbetica domata, o “addomesticata” come si tradurrebbe alla lettera, è una delle prime commedie di Shakespeare, la più contorta forse, la più discussa. Una commedia che suo malgrado ci fa ridere perché piena di atrocità e di strani rapporti, dove l’amore non è amore ma interesse, dove la finzione è uno dei primi ingredienti già dopo due pagine di testo; insomma una sfida complessa che ci ha portato a scegliere il gioco elisabettiano del travestimento, perché in fondo i rapporti sono così falsati, così poco naturali che solo una stranezza quasi animalesca poteva rendere bene l’idea di cuori “selvatici”, appunto da addomesticare. Ma siamo certi che sia solo il cuore di Caterina, la bisbetica, a dover essere domato?
Teatro Vascello Spettacolo adatto per TUTTA LA FAMIGLIA, Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma info 065898031 – 065881021, promozione@teatrovascello.it – promozioneteatrovascello@gmail.com
prezzi 10 euro per tutti. Abbonamento Family 40 euro 5 spettacoli cumulabili.
Card regalo 48 euro cumulabili 6 ingressi
dal 23 marzo al 14 aprile 2019 sabato h 17 – domenica h 15 (Teatro ragazzi)
ecco le repliche nel dettaglio
23 marzo h 17 – 24 marzo h 15
30 marzo h 17 – 31 marzo h 15 – 6 aprile h 17 – 7 aprile h 15
13 aprile h 17 – 14 aprile h 15
La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello/Associazione Nomen Omen
KIRIKÙ un eroe piccolo piccolo
Adattamento teatrale e regia di Danilo Zuliani
Con Alessandra Maccotta, Aron Tewelde, Valeria Wandja, Jesus Issa Seck, Yonas Aregay Kidane, Francesca Piersante
Musica dal vivo: Gbai Ange Patrick
Creatore marionetta: William Ercolano Monteiro
Coreografie: Rossana Longo
Scenografie e costumi: Anthony Rosa
fascia d’età consigliata per tutti – pubblico delle famiglie
Dall’Africa a Roma, un racconto che arriva dritto al cuore
auspicando la fratellanza tra i popoli e un senso di giustizia che vada oltre il colore della pelle.
Storia narrata dal protagonista (in versione umana e marionetta) ai piccoli spettatori attraverso teatro d’attore e di figura e accompagnata da musica dal vivo. Basato su un racconto folkloristico dell’Africa occidentale, racconta di un bambino che combatte e libera il suo villaggio da una strega, la perfida Karabà. Quest’ultima si appropria di uomini, ricchezze e risorse indispensabili come l’acqua.
Per ogni spettacolo si organizzano feste di compleanno presso il teatro abbinate agli spettacoli per i bambini, info ai numeri del teatro vascello. Per contattarci>>> Cristina D’Aquanno ufficio promozione 3405319449 (cellulare) Teatro Vascello 06 5881021 – 06 5898031
Promozione 10 euro a persona e accompagnatori conferma indicando la promo ai numeri 065898031 – 065881021 promozione@teatrovascello.it –
promozioneteatrovascello@gmail.com
oppure acquistalo on line con il codice L6UGQUWRUF
Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma
dal 27 al 31 marzo 2019 dal martedì al sabato h 21 – domenica h 18 (teatro)
La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello Roma
ABITARE LA BATTAGLIA
(CONSEGUENZE DEL MACBETH)
regia Pierpaolo Sepe
con Federico Antonello, Marco Celli, Paolo Faroni, Noemi Francesca, Biagio Musella Vincenzo Paolicelli, Alessandro Ienz
collaboratrice alla drammaturgia Elettra Capuano
movimenti di scena Valia La Rocca
costumi Clelia Catalano
Gli attori sulla scena verranno chiamati a un forte dispendio fisico, a un affanno del corpo teso a sottolineare che, pur sapendo che la vita si risolve in un passaggio fugace, l’uomo si opera per segnare il suo tempo, per incidere il suo nome da qualche parte: da qui l’ambizione, il desiderio di immortalità che il potere sembra concedere, la sete di avere di più di quel che si ha nell’illusione che questo migliori l’esito della recita oscura.
Tutto questo affanno e desiderio si incarna nelle streghe, che raccontano la parte profonda di questo moto interiore e che, nello spettacolo, si moltiplicano in più Macbeth e Lady Macbeth per ricordare che nessuno è esente da questa pulsione e che tutti possiamo diventare o l’uno o l’altra. La moltiplicazione coinvolge quindi anche il pubblico: così come tutti gli attori possono tramutarsi in questi alfieri del male, così lo spettatore è costretto, dalle streghe, a chiedersi: “E Io? Non abito forse anche io la battaglia?”
Promozione 10 euro a persona e accompagnatori conferma indicando la promo ai numeri 065898031 – 065881021 promozione@teatrovascello.it –
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dal 2 al 7 aprile 2019 dal martedì al sabato h 21 – domenica h 18 (teatro)
IL PIACERE DELL’ONESTÀ
di Luigi Pirandello
regia Alessandro Averone
con Alessandro Averone, Alessia Giangiuliani, Laura Mazzi, Marco Quaglia
Gabriele Sabatini, Mauro Santopietro
scene Alberto Favretto, costumi Marzia Paparini
Teatro Metastasio di Prato
Angelo Baldovino, malvisto dalla società in cui vive a causa del suo passato costellato di imbrogli dovuti al vizio del gioco, su invito di un vecchio compagno di scuola, accetta di unirsi in matrimonio ad Agata, una giovane donna che aspetta un bambino da un nobile ammogliato, il marchese Fabio Colli. Un matrimonio, insomma, che deve creare l’apparenza della rispettabilità ed evitare lo scandalo. Baldovino, con questa scelta, vuole farsi vendetta contro la società che “nega ogni credito alla mia firma”, cercando di apparire onesto all’interno di una lucida finzione in un mondo che non rende affatto facile esserlo. L’apparenza di onestà che gli viene richiesta spinge via via Angelo a comportarsi in modo spietatamente sincero mentre tutti gli altri attorno a lui faranno sempre più difficoltà a restare ‘in parte’. Solo la giovane Agata ne coglie il senso profondo, nutrendo per Baldovino una specie d’amore. Così quello che è nato come un inganno sociale si trasforma nell’unione vera di due esseri.