Dal 14 di luglio all’1 agosto ALDES presenta nel comune di Capannori, nella campagna toscana in provincia di Lucca, Tempi Moderni – La commedia rivista: II edizione di una rassegna di teatro, musica danza, per adulti e bambini di qualsiasi età, colore, religione o classe sociale, dall’impronta comica ma che stimola riflessioni ispirandosi a Chaplin, omaggiato dal titolo, ma anche a Petrolini e a tutta la grande tradizione dello spettacolo popolare italiano. Un varietà abbastanza audace da chiamare a raccolta nello stesso calendario Dante e le inevitabili quanto dissacrabili commemorazioni del caso, Campanile, la musica araba, quella africana, la cultura libanese e quella italiana, Guareschi e Valentin, un’Ape (il veicolo) cantastorie e una discoteca rivisitata dalla danza contemporanea.
Nata lo scorso anno dall’emergenza sanitaria si è subito trasformata in un progetto identitario che in sedici corti, piazzette e parchi del territorio capannorese, nell’arco di tre settimane prevede tre spettacoli in debutto nazionale, sei concerti e teatro per le famiglie, per un totale di quarantacinque aperture di sipario. Serate di festa intorno al teatro e alla musica, come strumenti di aggregazione e crescita sociale. L’ingresso a tutti gli appuntamenti è gratuito ma gli organizzatori invitano il pubblico a contraccambiare generosamente con beni di prima necessità da immettere nel circuito della solidarietà sociale perché il teatro può anche essere modello di inclusione e di un circolo economico virtuoso.
Inaugura mercoledì 14 luglio 2021, alle ore 19.30, nel Parco del Centro Culturale del Compitese, a Sant’Andrea di Compito la II edizione di Tempi Moderni – La commedia rivista, progetto ideato nel 2020, in restrizioni anti Covid, da Roberto Castello, tra i principali artisti della danza e del teatro di ricerca contemporanea in Italia, in collaborazione con il Comune di Capannori e a cura di ALDES. Se, come in tanti hanno detto, una pandemia può essere occasione per pensare nuove pratiche che possano valere anche in tempi non pandemici Tempi Moderni conferma la tesi essendo un progetto modellato sulla conformazione del territorio diffuso per cui è nato e la sua identità sociale e culturale. L’idea di partenza era semplice: presentare spettacoli nelle corti, davanti alle case in un momento in cui da casa non ci si poteva muovere. Si è deciso di portare il teatro in giro per uno dei comuni rurali più estesi d’Italia, usando come palcoscenico una minuscola pedana mobile, con uno spirito a metà tra quello del teatro girovago e quello del teatro popolare dei primi del ‘900. In scena proposte leggere, agili, brillanti, alla portata di tutti ma anche stimolo alla riflessione, come tempi e accadimenti globali richiedono. Da qui il titolo che omaggia la comicità impegnata di Chaplin nel suo Tempi Moderni del 1936. Una formula che è parsa efficace anche al di là delle contingenze da cui è nata: le istituzioni locali hanno infatti valutato che le sue modalità rafforzano l’identità di quest’area toscana in provincia di Lucca, valorizzando le sue peculiarità.
Si parte con Il Mondo Nuovo, sezione di introduzione, “antipasto” che fa perdere calorie invece che guadagnarle essendo a base di danza e musica, omaggio all’omonimo libro distopico di Aldous Huxley (del 1932) e come il libro allude con ironia a tutte le società che mirano ad una felicità sterile e artefatta. Il programma prevede per tre sere (14, 21 e 28 luglio) il Dance Club e un concerto ogni volta diverso. Due coreografe, Susannah Iheme e Giselda Ranieri incontrano i partecipanti in sessioni di danza libera su musiche ballabili. Proposta ideale per chi rimpiange il ballo in compagnia ma non sopporta più le discoteche anni ’80 (o non ne trova più una degna di quella memoria). A seguire tre concerti: il 14 luglio, vanno in scena Ziad Trabelsi (membro dell’Orchestra di Piazza Vittorio) & Carthage Mosaik che introdurranno il pubblico alle sonorità arabe disseminate in tutta la musica mediterranea. Con lui sul palco ci saranno Simone Pulvano, alle percussioni, Gianluca Casadei alla Fisarmonica, Rino Amato al clarinetto. Il 21 luglio protagonisti della serata saranno Jabel Kanute, griot del Gambia (kora e voce) e Marco Zanotti (batteria e mbira). Presenteranno Freedom of Movement, album che è un inno alla libertà di movimento, un tema inizialmente associato al fenomeno delle migrazioni umane ma divenuto attuale per l’incontenibile voglia di ballare che si può scatenare dopo mesi di segregazione forzata. Il 28 luglio sarà la volta del Note Noire Quartet, quartetto jazz contemporaneo attivo dal 2011 e composto da Ruben Chaviano (violino), Roberto Beneventi (fisarmonica), Tommaso Papini (chitarra), Mirco Capecchi (contrabbasso), che presenterà le proprie composizioni originali fatte di linguaggi moderni, influenze balcaniche e strumenti della tradizione europea.
Giovedì 15 luglio (e poi in replica il 16, 22, 23, 29 e 30 luglio in vari luoghi di Capannori, calendario sintetico a seguire e prossimamente su www.aldesweb.org) si entra nel vivo del progetto con il debutto nazionale di tre spettacoli di teatro, danza e musica dal vivo, scritti e realizzati appositamente per l’occasione: alle ore 21.00 nell’Aia Saponati (Matraia) andrà in scena Le seppie e la Pasionaria, testi di Achille Campanile, Giovanni Guareschi e Karl Valentin, interpretazione di Davide Arena, musica da vivo di Stefano Giannotti, danza di Alessandra Moretti e Mariano Nieddu. Pot pourri di brevi testi comici novecenteschi, interventi di comicità gestuale e suite in stile libero, fatte di reminiscenze cinematografiche, musica popolare, divertissement, teatrino-cabaret, il tutto arrangiato ed eseguito su di una piccola
orchestra portatile composta da fisarmonica, banjo, ukulele, armoniche e fischietti vari, pianoforte-giocattolo, oggetti sonori e percussioni. A Palazzo Pera (Capannori centro) verrà presentato L’Ombelico del Mondo, con i testi originali di Chrystèle Khodr, l’interpretazione di Caterina Simonelli, la musica dal vivo di Paolo Pee Wee Durante, la danza di Martina Auddino. È un poetico e brillante mini spettacolo che tratta di quanto profonde siano le radici che uniscono le culture dei popoli che si affacciano sulle sponde del mediterraneo. In scena musica e danza liberamente ispirate alle tradizioni del sud Italia e del Medio Oriente accompagnano le parole del testo originale di Chrystele Khodr, giovane drammaturga e attrice araba residente a Beirut. A Cortaccia (Baia di Cantignano), è in programma Un dante corretto bravo grazie, di e con Andrea Cosentino, con la musica di Matteo Sodini e la danza di Enrica Bravini: mini varietà, conferenza spettacolo vagamente dadaista, irriverente e stralunata tratta della dannazione delle ricorrenze (nella fattispecie di quella dell’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante). Si parte dalla nascita del volgare e da una parafrasi assai poco accademica dell’incipit dell’Inferno per dire della volgarità che permea una parte importante della cultura italiana. Tre piccoli varietà, la cui regia è di Roberto Castello e i cui costumi sono di Desirée Costanzo, spettacoli dal carattere immediato, pensati per un pubblico di tutte le età e culture (a Capannori sono presenti comunità africane, rumene e albanesi), per cui non è previsto un biglietto di ingresso ma la donazione di beni di prima necessità (in particolare alimentari e prodotti per l’igiene, che verranno raccolti dalla Caritas di Lucca), per affermare la possibilità del teatro di creare circoli virtuosi anche dal punto di vista economico. Al centro del ragionamento di questa proposta c’è la riaffermazione di un teatro come rito “curativo”, incontro gioioso per una comunità e in questo momento storico, anche chance di riavvicinamento liberatorio dopo tanti mesi di lontananza anche fisica dagli altri.
Il 15, 23 e 30 luglio a seguire i mini varietà nelle corti, la festa proseguirà con tre concerti: Linda Palazzolo & Pee Wee Durante, duo pianoforte e voce, si esibiscono in una serie di pezzi di matrice soul/rhythm&blues, intervallati da rivisitazioni a cappella di brani della tradizione blues. Matteo Sodini, batteria e Renzo Cristiano Telloli al sax alto in “New Orleans second line, la joie de vivre”. La Second Line è una tradizione di New Orleans che prende il nome dalla Seconda Linea, quella composta dalle persone che seguono le street band di ottoni (la Prima Linea) per godersi la musica e ballare in comunità. Stefano Giannotti, voce, chitarra e banjo, e Igor Vazzaz voce e chitarra, propongono un colorito e divertente repertorio di canzoni ballabili popolari e di tradizione.
Il programma di Tempi Moderni si completa, in collaborazione con IF Prana, con L’Ape teatrale: il 18, 25 luglio e l’1 agosto, Marco Brinzi e Caterina Simonelli nei panni del Dottor Balanzone e di Arlecchino porteranno, con la loro Ape (quella a tre ruote) in giro per il comune di Capannori la loro reinterpretazione della commedia dell’arte per momenti di spettacolo rivolti a bambini e famiglie.
Tempi Moderni – La commedia rivista è una rassegna nata da un’idea di Roberto Castello, curata da ALDES e realizzata con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana / Sistema Regionale dello Spettacolo, Comune di Capannori, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e con la collaborazione di Caritas – Diocesi di Lucca. www.aldesweb.org https://www.facebook.com/ALDESdanza