La stagione 2016-2017 del Teatro Herberia, ideata e promossa dalla Corte Ospitale, inaugura il 27 ottobre 2016 con la prima nazionale del nuovo e atteso spettacolo di Giuliana Musso, Mio eroe, ispirato alla biografia di alcuni dei 53 militari caduti in Afghanistan. Nello spettacolo, nuova produzione La Corte Ospitale, Giuliana Musso dà corpo e voce alle madri dei soldati morti, in una resa scenica dolorosa e commovente, che si fa anche però testimonianza etica e politica.
La stagione verrà presentata al pubblico il 14 ottobre presso la biblioteca U. Codro di Rubiera, a partire dalle 18.30. Presso la sala della biblitoteca Oscar De Summa, un altro degli artisti di Corte Ospitale, presenta Stasera sono in vena, produzione La Corte Ospitale, finalista ai premi UBU 2015 come migliore novità italiana.
Stasera sono in vena è stato vincitore del premio Cassino OFF per aver affrontato con leggerezza, coraggio, responsabilità e ironia il problema della droga, che parte dai ricordi dell’adolescenza pugliese per arrivare alla Sacra Corona Unita, attraverso un racconto narrato da un solo attore ma cantato da più voci. Un “concerto” blues in cui la storia personale viene messa al servizio di un tema difficile cui serve la luce di un attore, oggi, che se ne carichi il peso ma lo vada a misurare con l’astuzia delle immagini, con il colore della musica”.
La stagione prosegue il 2 dicembre con Vocazione di Danio Manfredini, produzione La Corte Ospitale anno 2014, il viaggio di un artista di teatro nelle sue paure, desideri e consapevolezze legati alla pratica del suo mestiere.
Lo spettacolo è una delle tappe di “Danio Manfredini. Una retrospettiva”, progetto sostenuto da ATER Emilia-Romagna che vedrà la presenza di Danio Manfredini con alcuni dei suoi spettacoli cult e con incontri con il pubblico presso gli spazi della provincia di Reggio Emilia e a Sassuolo.
Partecipano al progetto, insieme alla Corte Ospitale, il Teatro Asioli di Correggio, il Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia, il Teatro De Andrè di Casalgrande con l’associazione Quinta Parete e la Sala Temple di Sassuolo.
Se nella prima parte di stagione, in programma nell’autunno del 2016, diamo spazio alle produzioni del centro, perché il pubblico del nostro territorio possa vedere il prodotto del nostro lavoro quotidiano presso gli spazi della Corte Ospitale, nelle sale prove e attraverso il dialogo e lo scambio che si crea tra gli artisti residenti, da gennaio 2017 la stagione dà spazio ai protagonisti della scena contemporanea italiana, ai nuovi linguaggi della scena, alle nuove esperienze creative anche esito e frutto di percorsi residenziali, oltre a confermare la presenza di artisti e compagnie noti al nostro pubblico.
Il 17 gennaio 2017 la stagione riparte con Human di e con Marco Baliani e Lella Costa, e con David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis, Luigi Pusceddu, produzione Mismaonda e Sardegna Teatro. Human prende avvio dal tema delle migrazioni. Il tentativo dello spettacolo, e del progetto a cui gli autori e attori hanno dato
vita con il racconto che è sotteso sin dalle prime fasi dell’allestimento, è di innescare un rito di partecipazione sul significato profondo di UMANITA’.
Il 4 febbraio tornano a Rubiera i Carrozzeria Orfeo con il nuovo spettacolo Animali da bar. In scena Beatrice Schiros, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino, Paolo Li Volsi interpretano i frustrati, i reietti, i delusi e i disperati della società contemporanea in uno spettacolo “dall’impronta pop e dal riso amaro”. Premio Hystrio Twister come migliore spettacolo dell’anno, Animali da bar, appuntamento imperdibile perché poco programmato in regione, rappresenta “il coraggio di un teatro che in modo spesso spiazzante, vuole parlare del nostro tempo, con interpreti efficacemente impegnati di una compagnia tra le poche cui fare affidamento per creare un teatro vivo e palpitante, fuori dagli schemi di un teatro consolatorio” (Mario Bianchi).
Ancora spazio a una giovane compagnia, i Mamimò, con un testo vincitore del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli”, riservato ai giovani drammaturghi, quale è Emanuele Aldrovandi, il 16 febbraio con Homicide House, con Marco Macceri, Luca Cattani, Cecilia Di Donato, Valeria Perdonò, che interpretano la storia di un uomo che, indebitato per problemi di lavoro, finisce vittima di un gioco al massacro riservato a facoltosi in cerca di emozioni forti. Un gioco che non lascia scampo.
Il 4 marzo i fuse* (realtà che opera nell’ambito delle arti digitali e del designcon l’obiettivo, per ogni progetto realizzato, di raccontare storie che possano creare una profonda connessione con il pubblico ispirando un senso di consapevolezza, curiosità, stupore e meraviglia) presentano il primo studio di Dökk.
Dökk (buio in islandese) è il titolo del nuovo spettacolo prodotto da fuse* e rappresenta la naturale continuazione di Ljós (luce), performance creata nel 2014 e presentata in alcuni dei più importanti festival europei. Interprete e performer Elena Annovi, Ava in scena, accompagnata unicamente dal proprio battito cardiaco.
Dökk – Studio 0.1 è l’esito di un intenso percorso residenziale realizzato presso gli spazi della Corte Ospitale/Teatro Herberia nell’anno 2016-2017, all’interno del progetto La Corte Ospitale – residenze creative.
Esito di un percorso di residenza presso gli spazi della Corte Ospitale è anche Il Misantropo di Molière nella versione del Mulino di Amleto, in scena in anteprima nazionale il 14 marzo 2017, diretto da Marco Lorenzi, con con Fabio Bisogni, Roberta Calia, Andrea Fazzari, Yuri D’Agostino, Federico Mandredi, Barbara Mazzi, Raffaele Musella.
Una versione rock di questo classico del teatro, da parte di un gruppo di artisti Under 35 spericolati, che rispettano e tradiscono i classici senza paura.
Il 29 marzo torna a Rubiera Fausto Paravidino, uno dei drammaturghi protagonisti della scena contemporanea, autore, regista e interprete di I Vicini, suo ultimo spettacolo, un lavoro che fonde thriller ed analisi di costume, umorismo alla Woody Allen, echi pinteriani ed atmosfere tipicamente cinematografiche. Al suo fianco in scena Iris Fusetti, Davide Lorino, Barbara Moselli e Sara Putignano, in una produzione del Teatro Stabile di Bolzano distribuita da Nidodiragno.
I Vicini è una pièce sulle nostre paure, reali e immaginarie. È una pièce su noi stessi e sugli altri.
Chiude la stagione un’altra ospite ormai tradizionale a Rubiera: l’11 aprile Marta Cuscunà interpreta per il pubblico del Teatro Herberia, La semplicità ingannata, seconda tappa del suo progetto sulle resistenze femminili, liberamente ispirato alle vicende delle clarisse di Udine, donne che trasformarono il convento in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero, di dissacrazione di dogmi religiosi e della cultura maschile con un fervore culturale impensabile per l’universo femminile dell’epoca. “Oggi c’è estremo bisogno di parlare di Resistenze femminili perché nella nostra società la figura femminile è molto contraddittoria: da un lato abbiamo bisogno di garantire per legge la presenza minima delle donne in politica attraverso le quote rosa; dall’altro proprio le donne sono al centro della vita mediatica in quanto merce di scambio tra politici e imprenditori corrotti… La semplicità ingannata racconta da quali semi è nata la rivendicazione delle donne nel Cinquecento, nel tentativo di ridare slancio a una rivoluzione di cui non sentiamo più il bisogno, e forse non per un caso fortuito, ma per una precisa strategia che, anche se con modalità apparentemente diverse, ci schiaccia ancora sotto lo strapotere maschile”, Marta Cuscunà.
Dal 14 ottobre è possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli della stagione, e i carnet a 5 o 9 titoli. I biglietti vanno da 14 euro a 8 euro (sono diverse le possibilità di riduzione).
La stagione parla della nostra contemporaneità ed è rivolta a tutti, ma strizza l’occhio ai giovani, anche perchè giovani, per la maggioranza, sono i protagonisti, gli artisti che vedremo in scena e che curano le drammaturgie e le regie degli spettacoli ospiti. E per i giovani con meno di 26 anni che vorranno far parte del nostro pubblico, il biglietto è di 5 euro. Per i giovani di meno di 26 anni con residenza a Rubiera, il biglietto di ingesso è di 2 euro. È possibile prenotare i biglietti telefonicamente al numero 0522621133, via email all’indirizzo segreteria@corteospitale.org Informazioni: www.corteospitale.org – tel. 0522621133 – facebook La Corte Ospitale – Teatro Herberia.
“Il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte.” Leo De Berardinis.
Per informazioni:
La Corte Ospitale
Via Fontana 2, 42048 Rubiera (RE)
Tel. 0522 621133 tour@corteospitale.org www.corteospitale.org