“La fantasia dell’artista” è il titolo della mostra personale di Lidia Mietti, allestita nella Sala Artemedia, in piazza Garibaldi, dal 23 agosto all’11 settembre. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 18 alle 22.30.
Racconta di sé l’artista: “Quando qualcuno mi chiede da quando ho cominciato a dipingere, prima di rispondere devo pensare un po’. Posso dire che ho la sensazione di avere dipinto da sempre. Andando indietro con la memoria, ricordo che, quando il mio maestro delle elementari assegnava un “dieci” ad un mio disegno, questo faceva aumentare la fiducia in me stessa. La stessa soddisfazione la ritrovavo quando, già sposata, andavo a trovare mia madre e in casa vi erano ancora i miei disegni, realizzati su carta da imballo e cartone ritagliato, appesi ai muri. Ma in quegli anni si doveva lavorare presto, anche molto giovani, e questo è quello che ho fatto, ma contemporaneamente frequentavo tutti i corsi di pittura e storia dell’arte ai quali potevo iscrivermi. Poi un giorno ho incontrato un maestro di grande spessore, Francesco Verlicchi, e sotto la sua guida ho iniziato un percorso di studio del disegno a carboncino, della pittura e dell’acquerello. Con lui ho imparato a miscelare bene il colore, ma non solo, il nostro rapporto si è poi trasformato in amicizia e collaborazione fino alla sua morte, avvenuta quando lui aveva novantacinque anni.
È stato sempre importante per me lavorare con altre persone e contemporaneamente studiare e sperimentare, così oggi frequento la scuola d’Arte di Bagnacavallo. Qui continuo tuttora a dipingere e allo stesso tempo ho iniziato a lavorare con l’argilla; qui spesso mi organizzo insieme ad altri artisti della scuola e portiamo in mostra il nostro lavoro. Le mie opere hanno come tema il mondo naturale e la figura umana, soggetti questi che amo interpretare seguendo il mio istinto. Quando le persone guardano i miei lavori con interesse ritrovo quella stessa soddisfazione che vivevo per il dieci del maestro. Allora mi accorgo che è importante per me condividere il risultato della mia istintiva creatività con altri e che questa comunicazione è la vera magia dell’arte”.