Per la Liberazione il flash mob virtuale di “impressioni letterarie”: libri e letteratura con Memoria ‘900
Per la Festa della Liberazione, non potendo organizzare alcuna iniziativa per via delle restrizioni imposte dall’emergenza, l’Associazione Culturale Memoria ‘900 ha coinvolto i propri soci e simpatizzanti in una condivisione di impressioni letterarie riguardo libri che si occupano di Resistenza, Guerra, Fascismo. Impossibile non attingere alla stagione del neorealismo, con grandi classici come “Il sentiero dei nidi di ragno” o “L’Agnese va a morire”, “La tregua”, “Se non ora quando”, “La chiave a stella” di Primo Levi fino alla saggistica più recente con numerosi titoli che si occupano di ricostruire una prospettiva storica anche con elementi innovativi. Tutti gli scritti, di poche righe, sui libri sono stati raccolti dall’Associazione che li ha poi pubblicati sulla propria pagina facebook dando vita ad una sorta di “flash mob” letterario virtuale. Tra i vari post eccone alcuni: primo consiglio “L’Italia liberata. Storie partigiane di Daniele Bianchessi”, “Un progetto molto ampio che racconta storie di uomini e di donne che hanno compiuto tante piccole scelte personali che si sono poi trasformate in azione collettiva”. Anche le donne non sono mancate tra le segnalazioni: “Diario Partigiano di Ada Prospero Gobetti, vedova di Piero, che partecipò insieme al figlio diciottenne alla guerra partigiana. Lo segnalo per il valore del testo e per onorare tutte le donne partigiane che presero parte alla Resistenza”. Fra i classici oltre a Viganò, Calvino e Vittorini spicca Fenoglio: “Parte del grande romanzo sulla Resistenza scritto da Beppe Fenoglio per tutta la vita, “Una questione privata” (Garzanti, 1963) adotta la prospettiva tutta individuale dell’amore irrisolto del protagonista Milton per intercettare il grande racconto della guerra partigiana”. La giornata si è conclusa con la condivisione della pillola letteraria, proposta da Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano, di Gianni Oliva, storico e scrittore, e con il pensiero sempre rivolto a Giuliano Aureli.
Rocco Della Corte