LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRÍA

Sabato 23 novembre 2019, ore 21

LA LUNGA VITA

DI MARIANNA UCRÍA

dal romanzo di Dacia Maraini

con Raffaella Azim

e Francesca Conte

fonico Luca Nasciuti

scene Giorgio Panni e Giacomo Rigalza

regia Daniela Ardini

produzione Lunaria Teatro

si ringrazia Luigi Piccolo (Sartoria Farani) per i costumi

Fin dalle sue prime pagine il romanzo di Dacia Maraini, vincitore nel 1990 del Premio Campiello, immerge il lettore nel clima cupo e pieno di contraddizioni della Sicilia del Settecento. Mentre in Europa trionfa il Secolo dei Lumi, a Palermo, in un tempo scandito da impiccagioni, autodafé, matrimoni d’interesse e monacazioni, si consuma la vicenda di Marianna, della nobile famiglia degli Ucrìa.

“Sposare, figliare, fare sposare le figlie, farle figliare, e fare in modo che le figlie sposate facciano figliare le loro figlie che a loro volta si sposino e figlino…”, è questo il motto della discendenza Ucrìa, che in questo modo è riuscita a imparentarsi per via femminile con le più grandi famiglie palermitane. Marianna, costretta ad andare in sposa a soli tredici anni a suo zio, investita “con rimproveri e proverbi” quando osa sottrarsi al suo ruolo di moglie, sembra all’inizio destinata alla medesima sorte.

Lei è però diversa, sordomuta, ma proprio da questa menomazione trarrà la

forza per elevarsi al di sopra della chiusura e della meschinità che la circonda.

Così ha scritto la critica teatrale, parlando dello spettacolo:

“Vi è una assoluta fedeltà (al romanzo) senza alcuna fedeltà di tipo naturalistico o mimetico. C’è nello spettacolo di Ardini e di Azim una raffinatezza d’altri tempi. Si potrebbe dire che vi è, del romanzo, una distillazione: un concentrato tematico e formale…. C’è Raffaella Azim che questa storia la racconta…. pensandola, come la pensasse, stravolgendola con gli accenti più diversi, rendendola rabbiosamente espressiva, fino a disegnare un quadro dolorosamente espressionista.”

Franco Cordelli (Corriere della Sera)

“…il monologo interiore interpretato da Raffaella Azim e diretto da Daniela Ardini spreme e distilla il succo del romanzo senza togliere nulla all’affresco sociale. Un concerto di passione implosa e lacerante con pochi ma essenziali elementi scenici. La presenza

discreta di un interprete che, in un angolo della scena, traduce con i gesti le parole della

protagonista sorda e muta per gli spettatori non udenti, è al tempo stesso un atto dovuto e un’idea registica che aiuta tutti a capire meglio il personaggio”

(Il secolo XIX)

“La regia di Daniela Ardini, fidandosi della scrittura lineare e controllata dell’autrice, allo stesso modo ha creduto nella forza attoriale di Raffaella Azim, consegnandole i tanti personaggi assai ben definiti drammaturgicamente e da lei restituiti in maniera esemplare. La Azim è padrona della scena per un’ora filata, affiancata da un interprete della lingua italiana dei segni e da Francesca Conte nel ruolo della serva Fila.”

(La Repubblica)

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Per prenotare

– 0573 991609/27112 alla biglietteria del Teatro Manzoni di Pistoia;

– nei giorni di venerdì 22 e sabato 23 novembre, anche alla biglietteria del Teatro Montand di Monsummano Terme 0572 954474 (in questi orari: venerdì dalle 16,30/19,30 e sabato dalle 9.30/13 e 16,30/19,30 e dalle ore 20).

www.teatridipistoia.it

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