sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo
III EDIZIONE
Gaetano Simone
in
L’architettura del suono
Il violoncello, la “voce umana” tra nuove e antiche strutture formali
Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo
Giovedì 14 settembre ore 21.00
Gaetano Simone e il suo violoncello sono i protagonisti del concerto, L’architettura del suono, un itinerario tra nuove e antiche strutture formali che dal ‘700 arriva fino a metà del ‘900 con le composizioni di Johann Sebastian Bach, Iannis Xenakis, George Crumb al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo il 14 settembre ore 21.00.
La terza edizione di sotto l’Angelo di Castello, rassegna di danza, musica e spettacolo a cura di Anna Selvi, crea geometrie di relazioni inusuali offrendo spazi di creazione artistica e percorsi di fruizione inaspettati che cattureranno il pubblico in racconti di fascinazione e bellezza. Il progetto di valorizzazione del sito della Direzione Musei statali della città di Roma e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, diretti da Mariastella Margozzi, presenta in questa edizione della rassegna molti progetti site-specific che metteranno in relazione e dialogo il luogo e la sua storia con la creazione contemporanea.
Kottos (1971) di Iannis Xenakis, è scritto in stile “stocastico” e costruito dal compositore greco in totale aderenza al computo probabilistico-matematico. Portando agli estremi il virtuosismo strumentale, Xenakis mette in scena la mitologica lotta tra titani, producendo un capolavoro in antitesi con la procedura deterministico-causale della musica colta occidentale. Le Suite per violoncello solo (scritte fra il1717 e il 1723) di Johann Sebastian Bach sono tra i più alti esempi di costruzione polifonica per strumento solo e con la Seconda Suite il compositore tedesco compie un capolavoro mai neanche pensato prima: far risuonare uno strumento monodico come fosse polifonico, nobilitandolo e, da quel momento in poi, aprendo la strada per il grande repertorio solistico successivo.
La Sonata per violoncello solo (1958) di George Crumb, pur esplicitamente scritta in stile post-weberniano, presenta suoni e colori del tutto nuovi e tipici del mondo statunitense che a tratti ci ricordano Copland, Gershwin o Bernstein.
Gaetano Simone è violoncellista e violista da gamba.
La sua attività discografica annovera: Le 6 Suite per violoncello solo di J.S.Bach, l’Opera omnia per violoncello e pianoforte di G.Fauré, i Quartetti d’archi di Philip Trajetta, il Quintetto per archi e pianoforte di A.Rendano, il “Quatuor pour la Fin du Temps” di O.Messiaen, “Drei Kleine Stucke” per violoncello e pianoforte di A.Webern, “Le Muse Napolitane” per violoncello barocco.
L’attività didattica lo vede intensamente impegnato in corsi regolari e masterclass internazionali.
È il direttore artistico del “Premio Loiacono” e del Festival “Viator Musicae” sul lago di Garda.
Nel 2017 risulta vincitore assoluto del concorso a cattedra di violoncello e musica d’insieme per i licei musicali della Puglia con il punteggio più alto a livello nazionale.
È titolare della cattedra di violoncello presso l’Istituto Comprensivo “Gallo-Positano” di Noci (Ba).
Suona uno splendido violoncello italiano del 1700.
Info e biglietti http://www.gebart.it/musei/museo-nazionale-di-castel-santangelo
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