Tra le “eccellenze” pesaresi prevalgono le donne.
L’imprenditrice Alessandra Baroncani, la ricercatrice Emanuela Palmerini ed il maestro di musica Maurizio Tarsetti sono stati insigniti del prestigioso titolo di “Marchigiano dell’anno”. Prevalenza dunque, tra gli insigniti pesaresi, di donne che, quando valgono, si impongono al pari degli uomini, senza supporti tipo “quote rosa”. La cerimonia ha avuto luogo nella solenne Sala Capitolare del Senato della Repubblica dove ogni anno vengono consegnati gli attestati ai marchigiani che si sono particolarmente distinti nei rispettivi campi di attività. L’iniziativa è del Centro Studi Marche (Ce.S.Ma.) intitolato al compianto scienziato marchigiano Giuseppe Giunchi, medico di Papi e capi di Stato. Il Centro, di cui è presidente l’immunologo Giuseppe Luzi e presidente onorario l’ambasciatore Giorgio Girelli, è diretto con impegno e capacità dalla signora Pina Gentili. La sede è a Roma e l’Istituzione ha lo scopo di valorizzare le ric-chezze culturali della Regione Marche in tutte le sue espressioni: artistiche, letterarie, musi-cali, scientifiche ed imprenditoriali. Presenti all’incontro i deputati Tullio Patassini e Simone Billi, il prefetto di Fermo Vincenza Filippi ed i sindaci della Unione Montana dei Monti Azzurri (Macerata) con iI presidente Giampiero Feliciotti, già sindaco di Serrapetrona, il quale dal 1980 ha retto il consorzio di tutela della Vernaccia di Serrapetrona ottenendo la prima DOCG della Regione Marche. Tra le altre benemerenze Feliciotti ha ricevuto al Vinitaly di Verona anche la medaglia “Cangrande” per le Marche essendo stato, il suo, il miglior Comune che ha promosso congiuntamente vino e territorio. Alla consegna delle permamene di benemerenza ai “decorati” è stata associata una pregevole scultura di Paolo Gubinelli donata dall’archietto Vittotio Livi, il noto imprenditore cui si deve la creazione della FIAM: l’ azienda che, dal 1973, progetta, sviluppa e produce elementi di arredo in vetro curvato in collaborazione con designer e architetti di fama internazionale come Daniel Libeskind, Massimiliano Fuksas, Philippe Starck, Marcel Wanders e Cini Boeri. I processi produttivi utilizzati sono al contempo artigianali e industriali fondendo tradizione e innovazione. ”FIAM” oggi rappresenta un esempio di eccellenza del made in Italy a livello globale come dimostrano I numerosi riconoscimenti ricevuti nel tempo dalla azienda . Alcuni suoi prodotti peraltro sono presenti in vari musei internazionali.
L’attestato rilasciato ad Alessandra Baronciani reca le seguente motivazione:“Si assegna il Premio Marchigiano dell’Anno ad Alessandra Baronciani per le doti professionali che l’hanno portata a compiere un percorso imprenditoriale prestigioso e per il lodevole impegno sociale”.
L’imprenditrice, attualmente vice presidente della Confindustria locale, dopo avere operato nell’azienda di famiglia “Scatolificio M.B.N.” è passata alla Isopak Adriatica, impresa leader nel settore del packaging industriale, attiva a livello internazionale e della quale è amministratore delegato. E’ pure presidente del CdA di Poliforce srl, azienda di imballaggi industriali, con sede a Mantova. Il Rotary Club di Pesaro l’ha avuta quale presidente, prima donna a ricoprire tale ruolo nella lunga vita del sodalizio.
Alessandra Baronciani e l’ambasciatore Giorgio Girelli
Fortemente impegnata in ambito culturale e sociale ha fatto parte del CdA del “Centro Arti Visive Pescheria” di Pesaro. Componente del CdA della Comunità di Recupero “L’Imprevisto”, membro sostenitore del Centro “Amici dell’Ippoterapia” di Pesaro e della Fondazione Bellisario, nel 2019 è stata insignita del “Sigillo d’Ateneo” dall’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”.
Emanuela Palmerini riveste invece una speciale qualificazione in capo medico ed è stata insignita del prestigioso titolo di “Marchigiano dell’anno” con la seguente motivazione: “Si assegna il Premio Marchigiano dell’Anno alla dottoressa Emanuela Palmerini per l’alta professionalità e i meriti nel campo della ricerca medico-scientifica”. La studiosa dopo la laurea ha compiuto un master di II Livello in Senologia a Bologna dove, nel 2018, ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in oncologia, ematologia e patologia. Per le sue qualità ed attitudini ha richiamato su di sè l’attenzione del compianto e celebre immunologo urbinate Fernando Aiuti, che l’ha sempre tenuta in particolare considerazione.