In occasione delle celebrazioni, nel 2019, dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, Albeggi Edizioni pubblica Le infinite ragioni, un romanzo storico in forma di diario che l’autore, Giuseppe Bresciani, immagina scritto dal Genio fiorentino gli ultimi anni della sua esistenza, trascorsi ad Amboise, ospite di Francesco I di Valois, presso il quale arrivò probabilmente nel 1516 e dove visse sino al 2 maggio 1519, giorno della sua morte.
È un Leonardo insolito, l’uomo al tramonto che sente la paura della morte e ancor più la frustrazione del suo isolamento, presso lo stesso re che tanto lo aveva amato, strappandolo all’Italia che lo aveva di fatto rifiutato. Con l’escamotage del Manoscritto di Amboise, si immagina il grande umanista in un autoritratto giornaliero che diventa anche un affresco della corte di Francia e delle sue ambizioni, attraverso il mecenatismo; una panoramica sugli artisti italiani del tempo e anche una pennellata dello spirito del Rinascimento e della vena esoterica che ha percorso quest’epoca al pari della riscoperta dei classici.
Nella dimora di Cloux, sulle rive della Loira, Leonardo spende le residue energie per compiacere la corte e consolidare la sua fama: ne emerge il ritratto di un uomo tormentato, fragile e debilitato, incline alla vanità, bisognoso di riconoscimenti altrui, ma anche un uomo di grande modernità. Si sente un apolide e ne è fiero, dopo che ha lasciato la sua Firenze dalla quale fu deluso. Emergono tanto le rivalità, segnatamente quella con Michelangelo, come le amicizie che tenne in gran conto, in particolare quella con Sandro Botticelli.
Leonardo è ancora assetato di conoscenza e della vita in genere, incantato dalla natura – l’acqua e i cavalli lo hanno da sempre stregato – ama il buon cibo e il vino, è forse vegetariano, secondo la tesi che sposa l’autore, in gioventù affascinato dall’umanità e insieme pauroso di sperimentarsi nell’amore e ora sempre più malinconico, colto da interrogativi maniacali, vessato da rimpianti e ricordi laceranti. E quando la considerazione del re e della corte scema e le sue condizioni di salute peggiorano, trova il coraggio di scavare più a fondo nel suo animo. Nei fogli destinati ad essere raccolti e trasformati in un manoscritto prezioso da Francesco Melzi, emerge la vera identità di Monna Lisa, la complessità dei suoi rapporti con le donne e con il corpo maschile, la sua combattuta religiosità, la sua forza e insieme fragilità.
Il libro è anche un’occasione per lasciarsi incuriosire sulla vita e i costumi della corte di Francia e la miriade di personaggi che popolano e disegnano il Rinascimento italiano. Colpisce il linguaggio dotto del libro che cerca di avvicinarsi quanto più allo stile del tempo e alla conoscenza del linguaggio leonardesco.
Giuseppe Bresciani, ex imprenditore, studioso e, come ama definirsi, libero pensatore, è uno scrittore poliedrico di Como, città nella quale vive. Dopo gli studi classici e una Laurea in Lettere Moderne all’Università di Pavia, si è dedicato al linguaggio pubblicitario, fondando alcune società nel settore. Dal 2006 si dedica a tempo pieno alla ricerca, agli studi umanistici e alla scrittura. Dopo L’inferno chiamato Afghanistan (2012), Il cantico del pesce persico (2013) e La frontiera (2016), è alla sua quarta prova narrativa, frutto di una ricerca storica e psicologico-spirituale in un viaggio nella vita e nei panni di Leonardo.
Il manoscritto segreto di Leonardo da Vinci Di Giuseppe Bresciani
Collana: Infiniti modi di viaggiare Genere: narrativa italiana, romanzo storico
Formato: 15×21, copertina morbida con bandelle Pagine: 400 Prezzo: 16 euro IVA assolta
ISBN: 9788898795543 Distribuzione e promozione: GOODFELLAS–MESSAGGERIE