LE VENDITE NELLE PRIME ORE DI TEFAF MAASTRICHT 2020
(Lunedì 9 marzo 2020) Nei suoi giorni di Early Access (5 marzo) e di Anteprima (6 marzo), la XXXIII edizione di TEFAF Maastricht ha dato il benvenuto a circa 10.000 visitatori internazionali, con un’affluenza solida anche durante il fine settimana. Gli espositori hanno registrato vendite in tutte le sezioni della Fiera riguardanti sia collezionisti privati che istituzionali. TEFAF Maastricht 2020 continua fino a domenica 15 marzo 2020 al MECC di Maastricht.
Le vendite hanno avuto luogo sin dai primi momenti della Fiera. Nella sezione TEFAF Antiques, J. Kugel (Stand 200) ha venduto a un importante museo una delle opere di punta della sua proposta espositiva, la Coppa di Orfeo, 1641 – 1642. Realizzata in oro smaltato e rubini, si tratta di una straordinaria opera a otto mani di Jan Vermeyen, gioielliere di corte dell’Imperatore Rodolfo II d’Asburgo; Johann Wilhelm Baur, pittore dell’Imperatore Ferdinando III d’Asburgo; Hans Georg Baur, orafo di corte dell’Imperatore Ferdinando III; e uno sconosciuto pittore viennese di smalti. Il pezzo fu quasi certamente commissionato dall’Imperatore Ferdinando III. Anche Shibunkaku (Stand 166) ha chiuso diverse vendite con altrettante istituzioni, tra cui quella di due rotoli distesi: Cento bambini, di Xu Yanghong, dinastia cinese Ching, dalla collezione di Watanabe Gentai (1748 – 1822), e la sua versione giapponese del 1804, Copia dei Cento bambini di Xu Yanghong, acquistati entrambi dal Rijksmuseum di Amsterdam.
Le vendite sono proseguite nella sezione TEFAF Paintings, dove il nuovo espositore Nicolás Cortés Gallery (Stand 369) ha venduto sette opere nel giorno di apertura, tra cui le ali di una pala d’altare raffiguranti San Girolamo e Santa Chiara, il cui prezzo richiesto era di 3 milioni di euro. L’opera è stata acquistata da una fondazione privata dei Paesi Bassi.
L’espositore britannico Tomasso Brothers Fine Art (Stand 304) ha riportato buone vendite nei giorni di apertura, tra cui un bronzo di Lucio Vero da giovane (130 – 169 d.C.) dell’inizio del XVI secolo, dal prezzo di 950.000 euro circa, e Busto di un Moro, Italia, XVII secolo, acquistato per circa 375.000 euro.
Quest’anno la sezione TEFAF Modern Art ha dato il benvenuto a 4 nuovi espositori, tra cui la Lisson Gallery (Stand 441) che ha venduto Dialogo, 2019, acrilico su tela di Lee Ufan (classe 1936) per 500.000 dollari; Canzone del mattino, 2020, olio su lino di Stanley Whitney (classe 1946) per 200.000 dollari; e Senza nome, 1987, microsfere di vetro in acrilico su tela di Mary Corse (classe 1945) per 550.000 euro.
“Abbiamo dato un segnale molto positivo al mondo dell’arte. I primi due giorni di apertura sono stati connotati da un’atmosfera fantastica. Benché alcuni clienti di altri continenti non abbiano potuto esserci, siamo rimasti stupiti dalla qualità dei nostri visitatori, specialmente europei, che sono venuti alla Fiera con un ottimo umore e voglia di comprare”, ha dichiarato Georg Laue, espositore e presidente della sezione Antiques di TEFAF.
Alcune vendite dei primi giorni:
– Sezione TEFAF Ancient Art – Charles Ede (Stand 426). Coppa da vino kylix, Grecia, ca. 530 a.C., acquistata da un collezionista privato per 96.000 sterline.
– Sezione TEFAF Antiques – Symbolic & Chase (Stand 247). L’espositore ha venduto diverse opere nei giorni di apertura, tra cui una spilla a forma di elefante con rubini, smeraldi e diamanti, 1938, di René Boivin (1864 – 1917); un paio di orecchini con micromosaico di turchese verde e diamanti di Vamgard; una straordinaria collana con un diamante da 103 carati come pendente.
– Sezione TEFAF Design – Galerie Maria Wettergren (Stand 624). La galleria ha riportato la vendita di diversi pezzi tra cui Rondo, 2005 – 2008, legno, fildiferro e polpa di cellulosa di Gjertrud Hals (classe 1948); e Oggetto di luce, 2018, legno di cipresso e LED di Ane Lykke.
– Sezione TEFAF Paintings – Antonacci Lapiccirella Fine Art (Stand 334) ha venduto 10 opere di Giovanni Battista Camuccini (1819 – 1904) nei giorni di apertura, aventi come soggetto delle vedute di Roma. I dipinti sono stati acquistati da diversi collezionisti, tra cui un museo americano che ne ha comprati due.
– Sezione TEFAF Showcase – Caretto & Occhinegro (Stand 5). Il sermone di Gesù sul lago di Tiberiade, 1631, olio su pannello, di Frans Francken II (1581 – 1642).
– Sezione TEFAF Showcase – TAFETA (Stand 3). Baga Nimba (Legno-Cromatura), 2019, di Niyi Olagunju (classe 1981), dal prezzo di 30.000 sterline; e Maschera tribale serie III #52, 2019, disegno a carboncino e pastello di Babajide Olatunji (classe 1989), dal prezzo di 12.500 sterline.
– Sezione TEFAF Tribal Art – Bernard De Grunne (Stand 619). Statua Banda, regione Mobaye della Repubblica Democratica del Congo, ca.1820 – 1880
– Sezione TEFAF Works on Paper – Galleri K (Stand 718). Trittico dell’isola di James Bond, 2007, stampa cromogenica su plexiglass in cornici d’artista di Andreas Gursky (classe 1955); e Alice CERN, 2019, stampa a getto d’inchiostro di Thomas Struth (classe 1954).
Gli espositori restano ottimisti circa i giorni a venire della Fiera, nonostante la situazione Coronavirus. Stephen Ongpin della Stephen Ongpin Fine Art, sezione TEFAF Works on Paper, ha dichiarato: “Benché l’affluenza sia di certo destinata a calare, TEFAF Maastricht continua a rappresentare una destinazione imperdibile per i collezionisti. Non conosco nessuno che non sia fiero di essere qui. E io lo sono”.
TEFAF è orgogliosa di essere una Fiera internazionale i cui espositori quest’anno provengono da 22 Paesi diversi, per un’offerta che interessa 7000 anni di storia ed eccellenza dell’arte. Ringraziamo i nostri espositori per la fiducia riposta in TEFAF e per aver portato come sempre a Maastricht le opere più meravigliose del mondo dell’arte.
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