L’INTUIZIONE DI DUCHAMP
Il pensiero creativo che innova il talento
Il documentario scritto e diretto da Guido Talarico in onda il 6 maggio su Rai 5
Roma, 05 maggio 2022 – Il genio creativo di Marcel Duchamp, la sua straordinaria eredità e come il suo lavoro rivoluzionario, il suo leggendario cambio di prospettiva, abbia segnato per sempre il percorso e l’evoluzione dell’arte moderna e contemporanea. Sono questi i temi al centro de “L’intuizione di Duchamp”, il documentario scritto e diretto da Guido Talarico, editore e giornalista esperto di arte contemporanea che domani, venerdì 6 maggio, andrà in onda su Rai 5, nell’ambito del programma Art Night, il 6 maggio alle 21.15.
Prodotto da FAD srl, casa editrice dello stesso Guido Talarico, da Lilium Distribution, società fondata da Simona Garibaldi, che ne cura anche la distribuzione, e realizzato in collaborazione con Rai Cultura, “L’intuizione di Duchamp” partendo dalla svolta del maestro francese propone un racconto sistematico ed originale sulla migliore gioventù artistica italiana e sul mondo fantastico ma poco conosciuto che vi è alle spalle. La regia è infatti costruita su una indagine per immagini che passa attraverso la scoperta di luoghi magnifici come il Quirinale, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, l’Accademia di Francia a Villa Medici e gli atelier degli artisti.
Una narrazione che lega il cambio di prospettiva che ha fatto di Duchamp l’anticipatore per eccellenza alle nuove generazioni di artisti contemporanei. Un vero e proprio viaggio nel talento attraverso la testimonianza di quattro artisti come Elena Bellantoni, Corinna Gosmaro, Eugenio Tibaldi e Gian Maria Tosatti, a cui si accompagnano le voci di due curatori di fama internazionale come Renata Cristina Mazzantini, curatrice di Quirinale Contemporaneo, e Sam Stourdzé, Direttore dell’Accademia di Francia a Roma, Villa Medici che integrano la storia spiegando l’evoluzione dell’arte anche nel rapporto con le grandi istituzioni pubbliche.
Un racconto originale, ricco di immagini spettacolari e capace di dar vita ad una narrazione che ben rappresenta la diversità di stili, generi, ambienti e contaminazioni. Un film che ha per filo rosso il “Talent Prize”, il concorso dedicato agli artisti emergenti, fondato da Guido Talarico 14 anni fa e che oggi conta 10.000 artisti iscritti. Un premio che, non a caso, ha avuto e ha come vincitori e protagonisti tutti e sei gli interpreti del documentario.
“Con “La luce di Roma” – ha dichiarato il registra e co-produttore Guido Talarico – avevamo chiesto agli artisti di calarsi nel loro ruolo di visionari per svelarci il futuro di Roma. Ne “L’intuizione di Duchamp”, attraverso le parole di quattro grandi artisti e di due curatori altrettanto grandi, raccontiamo le visioni
parallele, la necessità dei cambi di prospettiva, i concetti che vanno oltre la raffigurazione. Scoprendo luoghi meravigliosi, spesso inaccessibili ai più, facciamo vedere l’evoluzione del pensiero artistico, la grandezza di ragionamenti visionari che soltanto menti di creatività superiore riescono a concepire”.
Il documentario nasce da una partnership tra FAD e Lilium Distribution che si basa sulla volontà comune di dare vita in modo continuativo a produzioni culturali qualitative, da distribuire anche all’estero. Un altro elemento distintivo di questa unione è la compatibilità operativa delle due strutture che già in questa loro prima collaborazione hanno saputo dare vita ad un team in grado di operare nel tempo e su progetti di grande respiro.
“Dopo 20 anni di lavoro nella distribuzione – ha spiegato la co-produttrice, Simona Garibaldi – abbiamo scelto di allargare alla produzione il nostro campo di azione e, tra i diversi progetti culturali di grande rilievo che stiamo seguendo, quello in collaborazione con Guido Talarico e con Rai Cultura è una perfetta esemplificazione della strada che abbiamo intrapreso. Il nostro Paese ha tanto da dire in questo settore e noi vogliamo essere tra coloro che partecipano al raccontano del nostro straordinario patrimonio culturale”.
Cruciale e stimolante per la realizzazione del progetto è stata la collaborazione con Rai Cultura e in particolare con Art Night di Silvia De Felice . “E’ un privilegio dare voce all’arte e agli artisti e renderli accessibili e fruibili al grande pubblico grazie al sostegno e al contributo del Servizio Pubblico” chiosano i produttori.
La dinamicità della narrazione de “L’intuizione di Duchamp” si alterna ad inquadrature più neutre che aiutano a sottolineare il peso delle parole, la terzietà e l’autorevolezza del racconto. Sullo sfondo gli atelier degli artisti tra Roma, Napoli e Parigi, ma anche, come ricordato, il Palazzo del Quirinale, la Villa Medici e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna; luoghi di grande valore storico-artistico raccontati nei particolari grazie alla fotografia di Francesco Talarico, videomaker di lungo corso, capace di soffermarsi sui dettagli, cogliere risvolti poco apparenti ed adattarsi alla singolarità di ogni artista e di ogni luogo d’arte e grazie al prezioso contributo narrativo apportato da Vittorio Antonacci, aiuto regista. Le musiche, originali, sono di Valerio Vigliar.
SINOSSI
Qual è l’eredità di Marcel Duchamp nel mondo dell’arte contemporanea? Come il suo rivoluzionario lavoro ha cambiato per sempre le nostre vite e la percezione e il significato di arte contemporanea? Guido Talarico, editore e giornalista esperto di arte contemporanea e fondatore del premio The Talent Prize, ci accompagna in un viaggio nel talento sotto la guida di quattro artisti contemporanei che aprono le porte dei loro atelier e del loro lavoro. Elena Bellantoni, Corinna Gosmaro, Eugenio Tibaldi e Gian Maria Tosatti sono testimonianza diretta di come i generi espressivi siano in continua evoluzione e parlando del loro operato sveleranno come funziona il mondo dell’arte contemporanea e come far emergere il proprio talento.
Attraverso il lavoro e l’esperienza di Renata Cristina Mazzantini (Quirinale Contemporaneo) e Sam Stourdzé (Accademia di Francia a Roma Villa Medici), viene spiegato come l’arte contemporanea si relazioni e si contestualizzi in ogni ambiente e come, analizzando il lavoro degli artisti contemporanei, si possa vedere quello che sarà il futuro della società.
I PROTAGONISTI
Elena Bellantoni attraverso il suo lavoro di ricerca esplora le dinamiche identitarie e relazionali che si instaurano nei territori e negli spazi che attraversa; utilizza il linguaggio e il corpo come soggetti di indagine, formalizza i suoi progetti attraverso il video, la fotografia, la performance, la scultura, il disegno e l’installazione.
Il lavoro di Corinna Gosmaro si concentra sulle riflessioni sull’essere umano come entità culturale globale e sulle sue caratteristiche senza tempo. La sua pratica si basa sul processo attivato attraverso le interazioni con l’ambiente. Muovendosi sul confine tra pittura e scultura, il suo lavoro disegna un viaggio nella storia della nostra cultura e la distinzione tra l’opera e la sua esposizione rappresenta un ulteriore passo avanti nella pratica del suo operato.
Eugenio Tibaldi è un artista da sempre attratto dalle dinamiche e dalle estetiche marginali, dal complesso rapporto fra economia e paesaggio contemporaneo. Studia la periferia ed in particolare le sue risultanze estetiche. Documenta e rileva i passaggi del rapporto fra legalità, economia ed estetica. Viene guidato dal desiderio di dimensionare la contemporaneità attraverso questi luoghi periferici e documentarli e studiarli in quanto, proprio perché defilati e poco amati, prescelti per i cambiamenti culturali, liberi dal peso della storicizzazione, liberi dal senso civico e di conservazione.
Gian Maria Tosatti, protagonista della Biennale di Venezia e direttore della Quadriennale di Roma, è un artista visivo italiano, tra i più quotati, i cui progetti sono indagini a lungo termine su temi legati al concetto di identità, sia sul piano politico che spirituale. Il suo lavoro consiste principalmente in grandi installazioni concepite per interi edifici o aree urbane. La sua pratica coinvolge spesso le comunità connesse ai luoghi in cui le opere prendono corpo.
Renata Cristina Mazzantini è architetto e curatrice di grade esperienza, che ha avuto la responsabilità di Quirinale Contemporaneo, un progetto, voluto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Segretario Generale Ugo Zampetti, che, per la prima volta dalla nascita della Repubblica, ha portato all’inserito progressivo nelle sedi della Presidenza della Repubblica opere d’arte ed oggetti di design rappresentativi del nostro secolo e della migliore produzione artistica e creativa nazionale.
Sam Stourdzé, curatore e artista di livello internazionale, è il direttore dell’Accademia di Francia a Roma in Villa Medici, storica residenza per artisti che consente ai residente di studiare, approfondire e portare avanti i propri progetti creativi, senza alcun vincolo di produzione. Una istituzione culturale tra le più rinomate e prestigiose al mondo di cui Stourdzé è stato lui stesso borsista. La linea che guida è la sua direzione culturale di Villa Medici si basa sulla mobilità artistica e sociale e su una visione della cultura come motore di sviluppo.
FAD
Fad “Film, Art & Digital” è la casa editrice e di produzione di Guido Talarico. Si occupa di produzioni cinematografiche e televisive e di editoria digitale innovativa in Italia e all’estero (soprattutto in Africa), ma anche di arte attraverso le collaborazioni con altre due strutture fondate sempre da Talarico. Vale a dire Inside Art, la storica testata italiana dedicata al contemporaneo dove è stato fondato il Talent Prize, e Fondazione Patrimonio Italia, un ente no-profit dedicato alla valorizzazione del sistema culturale italiano.
Lilium Distribution
Lilium Distribution, è una società di distribuzione e di produzione televisiva indipendente, fondata da Simona Garibaldi dopo una pluriennale esperienza nei vari settori della comunicazione. Grazie alla consolidata collaborazione con alcune tra le più prestigiose società di distribuzione del mondo offre agli operatori televisivi, sia pay che free con offerta sia lineare che non lineare , programmi di altissima qualità, di eccellente valore produttivo e di forte impatto contenutistico spaziando dal prodotto documentaristico a quello di animazione e di finzione. Operando una sinergia tra la consolidata conoscenza dei principali interlocutori dell’industria audiovisiva italiana e l’alta qualità dei contenuti forniti, Lilium resta uno dei principali referenti per le reti televisive. L’amore e l’attenzione per il racconto televisivo portano la Lilium a collaborare dapprima con alcuni dei più stimati produttori italiani di documentari e quindi diventa lei stessa produttrice.