Una favola ambientata in tempi recenti, la storia di un amore paterno che diventa la parabola di un popolo. Un ex soldato rivoluzionario che ha lottato per l’indipendenza dei curdi in Iraq torna libero dopo ventun anni trascorsi in una prigione nel deserto. Muzafari Subhdam è ormai estraneo alle cose del mondo, ma c’è ancora uno scopo che lo sprona ad affrontare il presente e un Paese divenuto irriconoscibile: ritrovare il figlio che ha dovuto abbandonare ancora in fasce.
Su una barca che lo porta in Europa insieme ad altri profughi, Muzafari racconta la sua incredibile vicenda personale, che rispecchia quelle di un’intera generazione perduta tra gli orrori della guerra.
Una storia contemporanea e senza tempo, avvolta in un’atmosfera fiabesca, con castelli, sorelle magiche, ragazzi dai cuori di vetro, e un albero, l’ultimo melograno, che collega le vite di tutti i personaggi.
Bachtyar Ali è il più amato autore curdo e uno dei più importanti del Medio Oriente. Nato nel 1966 a Sulaymaniyah, nel Kurdistan iracheno, ha preso parte non ancora ventenne alle proteste studentesche contro il regime di Saddam Hussein, rimanendo ferito. In seguito ha abbandonato gli studi di geologia per dedicarsi interamente alla scrittura.
Insignito nel suo Paese dei premi letterari HARDI (2009) e Sherko Bekas (2014), in Europa ha ricevuto l’English PEN Award (2015) e il premio Nelly Sachs (2017). Romanziere, poeta e saggista, ha firmato il primo romanzo curdo tradotto in inglese della storia. I suoi libri sono pubblicati in numerosi Paesi in tutto il mondo, tra cui Germania, Regno Unito, Francia e Stati Uniti. Dal 1998 vive a Colonia, in Germania.
Lunedì 10 settembre alle 19, GRIOT presenta “L’ultimo melograno” del romanziere curdo – iracheno Bachtyar Ali (2018, Chiarelettere). Insieme all’autore parteciperanno Simona Maggiorelli, direttrice della rivista Left, Chiara Comito di Editoriaraba, Soran Ahmad dell’Istituto Internazionale di Cultura Kurda e il professore Adriano Rossi, Presidente dell’Ismeo.
L’ULTIMO MELOGRANO
di Bachtyar Ali
Chiarelettere, Milano 2018, collana Narrazioni, pp. 272, prezzo 16,90 euro
“La nuova voce curda della letteratura mondiale…
Come una fenice risorta dalle ceneri dell’esilio,
con questo romanzo Bachtyar Ali ha conquistato l’Europa.”
Die Zeit
“Un grande romanzo. C’è da chiedersi come mai
quest’autore sia arrivato tra noi solo ora.”
Frankfurter Allgemeine Zeitung
“Un libro esplosivo. Uno dei testi più intensi
del mondo orientale.”
Süddeutsche Zeitung
“Commovente… Un affresco potente e agghiacciante
di una società fortemente segnata dalla storia.”
Times Literary Supplement
“Un autore di spicco che sovverte le regole.”
BBC