La situazione di stallo istituzionale e amministrativo creato dalla distorta applicazione dei criteri attuativi del D.M. 1 Luglio 2014, attraverso il quale il MiBACT intendeva razionalizzare il sostegno alle attività di Spettacolo dal Vivo,rischia di mettere fine a centinaia di organismi che sono stati l’ossatura del sistema culturale italiano.Le imprese e gli operatori del settore sono l’asse portante di questo sistema culturale e la storicità che li contraddistingue dovrebbe essere, come ribadisce la legge “Valore cultura” del 7 Ottobre 2013, una grande ricchezza e un indicatore di validità organizzativa e di qualità professionale, non un fattore negativo, un parametro per la rottamazione.Il giudizio qualitativo formulato dalle Commissioni Consultive che hanno valutato le candidature è servito unicamente come strumento utile a modificare e “aggiustare”, in alcuni casi mitigandolo e in altri aggravandolo, il risultato del computo algebrico affidato ad algoritmi e parametri “certi” che l’Amministrazione ha impiegato per ridistribuire le risorse. Ciò ha trasformato uno strumento che voleva essere razionalizzatore nel suo opposto, violando gravemente lo spirito e il dettato stesso del Decreto.Realtà che per decenni lo Stato ha sostenuto sono state giudicate, quest’anno,decisamente scadenti dalla stessa Commissione Tecnica che le ha valutate positivamente l’anno passato.Imprese sovvenzionate per molti anni, e che in base a una legittima aspettativa hanno già sostenuto costi gravosi, sono state escluse per “indegnità”. Direttori Artistici di chiara fama sono stati inspiegabilmente considerati poco meritevoli.La verità, probabilmente, è che non c’erano risorse sufficienti a sostenere tutti gli operatori del settore seguendo i criteri matematici impostati dal D.M. perché evidentemente i totali del sistema erano troppo alti.Ma non può essere il sacrificio di alcuni lo strumento con cui si dimostra che il sistema previsto dal decreto funziona e che i conti tornano. Chi opera nelle associazioni teatrali e musicali lo fa per amore dell’Arte e per diffondere la Cultura in tutto il Paese.Ognuno di noi sa che i fondi assegnati a queste istituzioni sono moltiplicatori di crescita, ognuno di noi è al corrente dei numerosissimi ricorsi al Tar tra Musica e Prosa, delle dimissioni di un componente della Commissione Musica e delle interrogazioni parlamentari al Ministro.Tutto il mondo dello Spettacolo dal Vivo è in subbuglio: per la Prosa dai Teatri Stabili ai Circuiti regionali alla Sperimentazione, per la Musica dalla Concertistica ai Festival, dai Complessi Strumentali alla Promozione, ai Cori e alle Bande e ancora la Danza, i Circhi e lo spettacolo viaggiante.
Tutti, sia enti finanziati che non, sia chi è stato penalizzato che chi è stato privilegiato dal nuovo Decreto, sono invitati a partecipare attivamente alla Manifestazione Nazionale che si terrà lunedì 26 ottobre ore 11 al Teatro Quirino di Roma.
Tutti insieme
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