C’è un qualcosa di disarmante nelle fotografie di Marshall Vernet, così malinconiche, struggenti, e allo stesso tempo solenni, gloriose. Quel qualcosa è un peso: il peso del tempo, della storia, ma anche quello delle relazioni umane, che abitano i luoghi, e delle loro costruzioni, che sfidando il tempo ambiscono all’immortalità.
Le fotografie di Marshall Vernet hanno in sé una nobile democraticità, quella della quotidianità, degli spazi che camminiamo e viviamo ogni giorno. In esse, il dialogo tra la natura e l’artificio dell’uomo svia il contrasto e cerca l’armonia. Che sia una porta sul mare, una facciata storica nel centro di Milano o architetture contemporanee, Marshall Vernet sembra essere in grado di cogliere solo ciò che di più prezioso c’è in ciò che ci circonda, la perfezione delle cose.
Tra i cieli aperti e le strade consumate si avverte con forza, e delicatezza, il gusto per il bello, l’eleganza di un’Europa quasi mitologica, l’armonia classica delle architetture e la tensione vitale della natura. Marshall Vernet non ha bisogno di immortalare con la sua macchina fotografica i confini del mondo o la natura selvaggia che si prende gioco dell’uomo. Le sue fotografie ci ricordano infatti che il paesaggio è tutto ciò che ci circonda: sono i muri che abitiamo, i gradini che saliamo, le distese che scendiamo, i mari che nuotiamo. Ma soprattutto le sue fotografie ci ricordano l’importanza del sentimento che nasce dall’incontro con le cose. Attraverso il suo di sentimento, che lo porta a scegliere il luogo e il momento più adatto per scattare, lo spettatore si riconcilia con il mondo.
Appassionato di filmografia classica francese ed italiana, Marshall Vernet lascia ai colori, ovvero al bianco, al nero, e alle diverse, numerose, sfumature di grigio, il compito di rievocare le atmosfere tragiche e delicate dei film di Fellini, De Sica, Godard. È proprio grazie al bianco e al nero inoltre, che le immagini vengono ancorate all’eternità dei luoghi scalfiti dal tempo.
Alla luce, radente come in un Caravaggio, è lasciato invece il compito di accentuare le forme e teatralizzare le immagini. È grazie alla luce, che accentua i contrasti chiaroscurali e leviga i contenuti, che le fotografie diventano frammenti di una più ampia storia in divenire.
L’effetto finale è quello di un fermo immagine di una pellicola in slow-motion. Marhsall Vernet, nato come scouting di location per il regista Tony Scott, non è allora solo un fotografo: è anche un regista, ‘narratore elegante della grandezza del nostro continente’.
Le sue fotografie, stampate su carta cotone, sono testimonianze toccanti di un’umanità che si confronta quotidianamente con la grandezza della vita, ovvero della natura, senza mai arrendersi, conservando gelosamente la dignità del bello, che è tutto ciò che non teme di appassire.
Le fotografie esposte alla Galleria Francesca Antonacci Damiano Lapiccirella di Roma(www.al-fineart.com) in occasione della mostra A Roam through Rome testimoniano la potenza espressiva degli scatti di Marshall Vernet.
La maestosità della ‘città eterna’ infatti, sposa alla perfezione il sapiente uso dei grigi e la teatralità del chiaroscuro, caratteristiche distintive dell’autore e ricorrenti nelle sue fotografie.
Attraverso questi scatti, Marshall Vernet non solo documenta l’incanto di una città sedimentata sotto strati millenari di cultura e bellezza, ma sembra prendersi cura, con struggente delicatezza, dei frammenti della sua storia passata, delle macerie e di ciò che rimane di quell’eternità che sembra ora vacillare.
Il moderno e l’antico dialogano tra loro con raffinata intelligenza, trasformando ciascun particolare in una più ampia rilessione sulla storia, l’amore per il mondo che viviamo, e la malinconia del tempo che lo consuma.
Marshall Vernet è nato a New York City nel 1956. Ha frequentato il Liceo Francese di New York, poi in Svizzera, presso l’Instituto Le Rosey, dove la sua passione per la fotografia prende forma.
Trasferitosi a Los Angeles, Vernet era un regista pubblicitario dopo aver affiancato il regista Tony Scott nella realizzazione di film quali “Déjà Vu”, “The Fan”, “Enemy of the State”, e “Domino”.
Marshall Vernet ha partecipato a Mia Photo Fair tre volte. In occasione della settima edizione espone la sua più recente raccolta fotografica, intitolata “Urbis et Natura” vincendo il RAM Sarteano Award.
Marshall Vernet espone per la prima volta alla Galleria Antonacci Lapiccirella Fine Art a Roma, con la mostra intitolata A Roam through Rome.
Marshall Vernet attualmente vive e lavora tra Los Angeles, Milano e Parigi.
MARSHALL VERNET
A Roam through Rome
Inaugurazione mercoledì 10 Maggio ore 18.30
Esposizione 11-31 Maggio
Lunedi-venerdì 10-13/16-19,30 sabato su appuntamento
Esposizioni recenti:
•Milan Image Art Fair – Singapore (2014)
•Gallery Art&Miss – Marais district, Paris (2014)
•Samasi Gallery – Gstaad, Switzerland (2014)
•Mia Image Art Fair – Milan, Italy (2015)
•Tournemine Gallery – La Baule, France (2015)
•Photo 12 Galerie – Paris/LA (2015)
•Art Élysées – Paris (2015)
•Fotofever – Paris (2015)
•PhotoLA – Los Angeles (2016)
•Tournemine Gallery – Gstaad (2016)
•Art Paris Art Fair – Paris (2016)
*Mia Image Art Fair – Milan, Italy (2017)
Contatti:
Francesca Antonacci Damiano Lapiccirella Fine Art
Via Margutta 54
00187 Roma
Tel. +39 06 45433036
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Studio Martinotti