Matilde di Canossa, indomita e solitaria guerriera, è stato un personaggio di grande spiritualità, ma anche di lungimiranza politica e capacità diplomatica. Fu la donna più potente del suo tempo: al tempo delle Crociate, delle battaglie feroci, guerre, tradimenti, scomuniche, della rivalità fra re e imperatori e potere papale, Matilderiuscì a dominare come una regina un panorama politico complesso, dove nessuna donna mai aveva trovato spazio.
Il personaggio Matilde interpretato da Alessandra Fallucchi prende forma con il fascino moderno e inquieto di una “dark lady” e la potenza drammatica di Giovanna d’Arco.
Il frate, Donizone di Canossa, realmente esistito, suo fedele confessore fino alla morte, che scrisse per lei Vita Matildis una biografia in forma epica, interpretato qui da Edoardo Siravo, anche in veste di Gregorio VII e dell’inquieto e ambizioso Enrico IV, la accompagna in un dialogo avvincente, sempre teso nel contrasto tra l’amore e la ragione. Sullo sfondo rivive un medioevo pieno di ombre dove la suspense per il destino dei personaggi e dell’umanità aggiunge mistero alla tensione drammatica della storia.
Filmati di animazione, con la musica di Paolo Vivaldi, proiettati sulla scena, contribuiscono ad amplificare la suggestione della vicenda. Si tratta di immagini in colore e ombra che rappresentano il pensiero e i desideri nascosti dei personaggi, mentre essi vivono il dialogo e l’azione sulla scena: raccontano il pensiero inconfessabile, creando un secondo piano narrativo, in una drammaturgia che si sviluppa offrendo costantemente allo spettatore un doppio punto di vista.
Matilde non ebbe un’infanzia tranquilla: quando il padre fu assassinato aveva solo otto anni. Addestrata sin da piccola alla guerra, a diciotto anni vinse la sua prima battaglia, al comando delle truppe del patrigno Goffredo contro quelle dell’antipapa. I matrimoni, perlopiù combinati per motivi di alleanze politiche, furono tutti brevi e infelici, pur trattandosi di una donna di grande bellezza e fascino. All’età di trent’anni, dopo le turbolente vicende di guerra che si erano succedute dalla morte del padre Bonifacio di Canossa e dall’assassinio dei fratelli, si era trovata a regnare e amministrare un territorio vastissimo: dal Lazio al Lago di Garda, dimostrando doti diplomatiche e capacità amministrative notevoli.
Dopo anni di lotte e vicende alterne, Matilde si ritirò a Bondanazzo di Reggiolo nel 1115, e a 69 anni vi morì. Per volere di papa Urbano VIII fu trasportata a Castel Sant’Angelo. Nel 1645 fu definitivamente tumulata in San Pietro, prima e unica donna cui fu concesso questo onore, in una tomba scolpita dal Bernini, ai piedi della sua statua campeggia la dicitura: “Onore e gloria d’Italia”.
31 AGOSTO 2017
h 21,00
PIAZZA INNOCENZO III
ANAGNI
IL FESTIVAL DEL TEATRO MEDIEVALE E RINASCIMENTALE DI ANAGNI DIRETTO DA GIACOMO ZITO PRESENTA
MATILDE DI CANOSSA:
la Legge, il Cuore, la Fede
di
ALMA DADDARIO
Regia di CONSUELO BARILARI
con
EDOARDO SIRAVO
e
ALESSANDRA FALLUCCHI
Video proiezioni ROBERTO REBAUDENGO
Musica PAOLO VIVALDI
Una produzione Compagnia Schegge di Mediterraneo
Per info: www.comune.anagni.fr.it
Ingresso gratuito – In caso di maltempo lo spettacolo sarà ospitato nella Sala della Regione del Comune