Meghan Markle a Kate Middleton: “Sei vittima di baby brain”
Che cos’è questo fenomeno ed è davvero un disturbo? Il parere dell’ostetrica Alessandra Bellasio, fondatrice di UniMamma
Como, 12 gennaio 2023 – “Sei vittima di baby brain”. Così Meghan Markle si sarebbe rivolta a Kate Middleton commentando le sue frequenti dimenticanze, secondo quanto riportato nel libro “Spare” di Henry, il Duca di Sussex.
La locuzione informale “baby brain” viene utilizzata in relazione agli eventi di distrazione che si verificano frequentemente durante la maternità. Quattro donne su cinque, infatti, rilevano un deficit della memoria e delle capacità cognitive, durante la gravidanza e nel periodo successivo al parto, sentendosi più distratte e “smemorate”. Per quanto il fenomeno sembri comune, i suoi lievi effetti risultano difficili da misurare. Diversi studi dimostrano che non si tratta però di un disturbo, quanto di una vera e propria riorganizzazione a livello cerebrale per concentrare le proprie risorse sulle attività utili alla madre per accogliere e tutelare il nascituro.
“La gravidanza è un periodo di cambiamenti fisiologici e fisici consistenti, durante il quale il volume del sangue, i livelli ormonali, l’assorbimento delle sostanze nutritive e altre funzioni crescono nella donna in modo rilevante. Diversi studi hanno dimostrato che questo stato produce cambiamenti notevoli nella struttura del cervello umano, soprattutto nelle primipare, con effetti che durano per almeno due anni o più a lungo nelle donne che allattano per periodi più prolungati. In particolare, la materia grigia si riduce nelle aree preposte all’elaborazione e alla risposta ai segnali sociali. Ciò potrebbe significare che il cervello delle neomamme cambia per diventare più efficiente nelle aree che consentono di rispondere ai bisogni del bambino e di individuare eventuali minacce legate all’ambiente esterno” ha dichiarato Alessandra Bellasio, ostetrica e divulgatrice sanitaria su Unimamma.it. Bellasio prosegue così: “La ragione di queste modifiche strutturali potrebbe essere spiegata con la necessità di promuovere cambiamenti a livello comportamentale nella madre per aiutarla ad accogliere e proteggere il bambino. Il fatto che il cervello della donna si modifichi temporaneamente da un punto di vista neurologico, per accogliere ed assecondare la gravidanza e la maternità, non corrisponde a una compromissione delle sue competenze. Al contrario: oggi sappiamo che la natura interviene per agevolare la riproduzione. Ritengo, quindi, che non sia opportuno considerare il baby brain come una sofferenza o un disturbo ma come una modalità attraverso la quale il corpo umano si adatta alla creazione di una nuova vita”.
Alessandra Bellasio, ostetrica, consulente certificata in allattamento, insegnante di manovre di disostruzione pediatrica e divulgatrice sanitaria, mamma, supporta le donne nel delicato percorso della maternità, durante la gravidanza e nei primi anni di vita del bambino. Bellasio propone videocorsi e consigli pratici attraverso la piattaforma digitale UniMamma, fondata nel 2021, e la pagina Instagram ostetrica_alessandra_bellasio, seguita da 156 mila follower. Sito web: https://unimamma.it/ Instagram: https://www.instagram.com/ostetrica_alessandra_bellasio/