La pittura italiana torna protagonista Oltreoceano, dal 2 febbraio al 2 marzo 2017 presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York, con la mostra evento Memories of Serenissima – 19th century artists in Venice – curata da Marco Bertoli – consulente della Casa d’Aste Christie’s di New York, presso il Rockefeller Center e profondo conoscitore dell’arte e della pittura dell’Ottocento e del primo Novecento.
Dopo lo straordinario successo di pubblico e critica riscosso dalle mostre “The Macchiaioli” nell’ottobre del 2014 e “The light of Southern Italy” nel 2015 sulla scuola di pittura napoletana del XIX secolo, con questa terza esposizione d’arte a livello internazionale si conclude un percorso curato da Marco Bertoli, che ha rappresentato un excursus visivo ed emotivo nella pittura italiana dell’Ottocento, permettendo così al pubblico statunitense, e non solo, di entrare in contatto con i più illustri artisti del periodo rappresentato.
L’esposizione Memories of Serenissima sarà organizzata in concomitanza con le grandi celebrazioni di Venezia alla Carnegie Hall, “Music and Arts from The Venetian Republic”, che prevedono una serie di concerti, dal 3 al 21 febbraio, dei più grandi compositori veneti.
In quest’ultima mostra il curatore Marco Bertoli, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di New York, celebrerà con un meditato e selezionato nucleo di dipinti provenienti da prestigiose collezioni private, la città di Venezia. L’esposizione presenta, per la prima volta negli Stati Uniti, la pittura veneta dell’Ottocento e del primo Novecento, nei suoi momenti più significativi, attraverso le opere dei suoi maggiori interpreti. Anni particolari in cui nasce e si impone la scuola veneziana del “vero”, con paesaggi, scene di genere, ritratti, marine e luminose vedute, nelle quali i pittori hanno cercato di catturare l’atmosfera, i colori e quella particolare magia tipica di Venezia e della sua laguna.
Tra le 22 opere esposte alcune luminosissime marine realizzate da Guglielmo Ciardi, uno dei maggiori paesaggisti veneti, che, a patire dagli anni Sessanta, iniziò a confrontarsi con la natura e la pittura di paesaggio en plein air. Tra gli altri spicca il dialogo luminoso tra il cielo e l’acqua della laguna veneta della veduta densa di effetti atmosferici di Pietro Fragiacomo. In mostra alcune opere di Eugenio De Blaas, Giacomo Favretto, Luigi Nono, Alessandro Milesi ed Egisto Lancerotto che descrivono con schietto realismo la realtà sociale più umile di Venezia, fatta di poveri interni e feste popolari. Accanto a questi pittori “veneti”, tra cui spiccano due bellissimi interni parigini di Federico Zandomeneghi, l’antologia espositiva affianca le opere di alcuni fra i maggiori interpreti della laguna; tra questi il calabrese Rubens Santoro presente con una luminosa veduta di Venezia scelta come immagine della mostra e il ferrarese Giovanni Boldini, che con tocchi rapidi e concisi tratteggia “Punta della Dogana”.
L’esposizione mostra una varietà di tematiche e di maniere espressive, che rende la “scuola veneziana” una delle più vivaci nel panorama italiano dell’epoca, erede fedele di una tradizione secolare, che ha fatto del colore e della luce la sua caratteristica principale.
Sponsor ufficiali della mostra sono: Eataly; Christie’s, Santa Lucia Natural Spring Water; IGT; IMA S.p.A, Bologna; e Luxury Living New York; Santa Margherita USA, Inc.; Consorzio di Tutela della DOC Prosecco