mercoledì 22 e giovedì 23 febbraio 2023
Convegno internazionale di studi e di testimonianze
La nuova età del bronzo. Fonderie artistiche nell’Italia post-unitaria (1861-1915)
Patrimonio d’arte, d’impresa e di tecnologia
Comitato organizzatore e coordinamento scientifico Paolo Coen, Mario Micheli, Sandro Scarrocchia
Accademia Nazionale di San Luca
Palazzo Carpegna – Salone d’Onore
Roma, piazza dell’Accademia di San Luca 77
intervengono
Maria Baruffetti, Raffaella Bassi, Arturo Bruni, Ferruccio Canali, Stefano Capolongo, Valerio Caporilli, Tiziana Casagrande, Arabella Cifani, Paolo Coen, Giampaolo Conte, Christian Corsi, Stefania Cretella, Roberta Cruciata, Stefano Cusatelli, Elena Dellapiana, Sante Guido, Sharon Hecker, Donata Lazzarini, Francesco Lucenti, Fabio Mangone, Ettore Marinelli, Massimo Mazzone, Manfredi Merluzzi, Mario Micheli, Simone Misiani, Luca Monica, Pietro Neglie, Pierfrancesco Palazzotto, Valentina Pellegrinon, Annalisa B. Pesando, Pietro Petraroia, Giuseppe Rizzo, Massimiliano Rossi, Maria Letizia Sagù, Sandro Scarrocchia, Silvano Squaratti, Claudio Strinati, Angelo Torricelli, Serena Veggetti, Fabio Zanardi
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili con prenotazione via mail: prenotazioni@accademiasanluca.it
STREAMING SUL CANALE YOUTUBE DELL’ACCADEMIA: https://www.youtube.com/channel/UCDDA_EUENmzUY9I2uKalsLg
NOTA STAMPA
Mercoledì 22 e giovedì 23 febbraio, si terrà all’Accademia Nazionale di San Luca il convegno internazionale di studi e testimonianze La nuova età del bronzo. Fonderie artistiche nell’Italia post-unitaria (1861-1915) Patrimonio d’arte, d’impresa e di tecnologia, organizzato e con il coordinamento scientifico di Paolo Coen, Mario Micheli, Sandro Scarrocchia, frutto di una convenzione tra l’Accademia di Belle Arti di Brera, il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi “Roma Tre” e l’Università degli Studi di Teramo.
L’evento si svolge con il sostegno della Fondazione “Luigi Spezzaferro” ONLUS, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca, l’Archivio Centrale dello Stato, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e il Museo Internazionale della Ghisa – Fondazione Neri, e con il patrocinio dell’Associazione Italiana Fonderie.
Organizzati da Paolo Coen (Università degli Studi di Teramo), Mario Micheli (Università “Roma Tre”) e Sandro Scarrocchia (Politecnico di Milano), i lavori si tengono cominceranno a partire dalle ore 9.30 di mercoledì 22 febbraio. Gli atti del convegno sono destinati a confluire in un numero monografico de “Il capitale culturale. Studies on the value of cultural Heritage”, rivista di Fascia A per l’area 10 e per il settore 11/B1 – Geografia.
SCHEDA: L’Italia può anche dirsi una nazione di fonditori e di fonditori d’arte. La storia racconta di una Penisola dove la nobile arte della fusione in bronzo rivisse in maestri dal Rinascimento al Barocco come Donatello, Benvenuto Cellini e Gian Lorenzo Bernini, o in famosi opifici quali la Fonderia Vaticana a Roma, la Fonderia del Granduca a Firenze o le fonderie per campane di Agnone. Ma anche l’oggi va nello stesso verso. L’oggi racconta di un settore di oltre 1.000 imprese e 30.000 addetti, che producono ogni anno circa 2.3 milioni di tonnellate di fusioni, per un fatturato di 7 miliardi di euro: numeri che valgono all’Italia il secondo posto in Europa e il nono al mondo.
Fra i due estremi, la storia e l’oggi, un momento chiave nella vicenda delle fonderie d’arte italiane cade fra il 1861 e il 1915. All’indomani dell’Unità, il paese soddisfece una richiesta crescente di oggetti d’arte e di arti applicate in metallo, che proveniva sia dall’interno che dall’esterno dei confini. Bisognava fra l’altro rendere omaggio pubblico nelle piazze e nelle strade del Regno agli eroi risorgimentali, eternandoli in monumenti, arredare in ghisa, in ferro e poi in acciaio le città o rispondere al nuovo gusto borghese per piccoli bronzi da salotto, talvolta originali di maestri contemporanei, più spesso riproduzioni da capolavori dell’arte classica o rinascimentale.
Questi e altri elementi, concatenati e interconnessi, spiegano la fioritura in molte città della Penisola di una nuova generazione di fonditori. Interpreti della tradizione italiana ma soprattutto aggiornati sui progressi tecnologici della rivoluzione industriale, costoro si sovrapposero a precedenti realtà locali, spesso sostituendole, per diventare un’ulteriore versante di quel più ampio fenomeno noto come il ‘Recupero del Rinascimento’. Così configurato, questo settore dell’industria dell’arte innescò un meccanismo di competizione con le imprese più avanzate d’Europa, da Parigi e Londra a Monaco, Berlino e Vienna.
Diverse fonderie e distretti artistici italiani del periodo risultano ormai noti. Il discorso sembra valido per Milano, Brescia e dintorni, per Verona, Lucca e Pistoia, per Roma e anche per Napoli e Palermo. D’altro canto, un congruo numero rimane in attesa di un’adeguata ricognizione scientifica. Quel che forse più conta: manca ancora un tessuto di ricerca, in grado di rendere conto del fenomeno sul piano nazionale e internazionale, come pure di restituirlo in termini comunicativi moderni. Solo in questo modo sarà possibile ritrovare quella sorta di anello mancante nella lunga tradizione italiana dell’arte della fusione, capace di tenere unita la Penisola artigiana di ieri al Made in Italy di oggi.
Programma dei lavori
Mercoledì 22 febbraio 2023
09.30 Apertura dei lavori e indirizzi di saluto
Claudio Strinati, Accademia Nazionale di San Luca
Donata Lazzarini, Accademia di Belle Arti di Brera
Stefano Capolongo, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito, Politecnico di Milano
Manfredi Merluzzi, Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi Roma Tre
Christian Corsi, Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Università di Teramo
Silvano Squaratti e Fabio Zanardi, Associazione Italiana Fonderie – ASSOFOND
Massimiliano Rossi, Società italiana di Storia della critica d’arte
Serena Veggetti, Fondazione “Luigi Spezzaferro”, Roma
10.30 Prima sessione
Modera Sandro Scarrocchia, Politecnico di Milano
Giampaolo Conte, Università degli Studi Roma Tre
Late-comer but fast-comer: la strada verso il decollo industriale italiano (1861-1914)
Simone Misiani, Università di Teramo – Pietro Neglie, Università di Trieste
Metallurgia, sviluppo economico e cambiamento della società italiana (1861-1914)
Luca Monica, Politecnico di Milano – Angelo Torricelli, Politecnico di Milano, Accademia di San Luca,
Dall’età del bronzo all’età del ferro e oltre. Fusioni e manifatture nel progetto negli scenari urbani moderni
Stefano Cusatelli, Politecnico di Milano
Intorno al Duomo di Milano: casa, palazzo, piazza. Decoro e figurazione di Alessandro Mazzuccotelli nell’architettura e nello spazio pubblico
Fabio Mangone, Università degli Studi di Napoli “Federico II”
La produzione di elementi metallici a Napoli negli anni del boom edilizio di fine Ottocento: il ruolo capitale delle fonderie
Pausa pranzo
14.30 Seconda sessione
Modera Mario Micheli, Università degli Studi Roma Tre
Sante Guido, Università degli Studi Roma Tre
Lo stato miserevole nella quale la nostra città era caduta. Bronzi e fonderie nella Roma Preunitaria
Maria Baruffetti, Opificio delle Pietre Dure, Firenze, con Giuseppe Rizzo, Gallerie degli Uffizi
Calchi, copie, fusioni di nuovi monumenti e puliture di capolavori in bronzo: verso la nascita della figura di restauratore dei metalli nella Firenze postunitaria
Stefania Cretella, Università degli Studi di Verona
I bronzi artistici all’Esposizione Nazionale di Milano del 1881
Valerio Caporilli, Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici, Università di Perugia
Lo scultore norvegese Hendrick Christian Andersen (1872-1940) e i suoi fonditori romani
Pierfrancesco Palazzotto, Università degli Studi di Palermo
Per una ricognizione sulle fonderie artistiche di Palermo nel XIX secolo
Annalisa B. Pesando, Politecnico di Torino
La rivista Arte Italiana Decorativa e Industriale e l’arte del ferro
Sharon Hecker, Studiosa indipendente
Le fusioni di Medardo Rosso: l’utilizzo di nuovi metodi di scansioni 3D per comprendere il suo processo sperimentale di lavoro con la cera persa
Massimo Mazzone, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
Fondere è confondere: una riflessione sulla fonderia romana di Giovanni e Angelo Nicci
Arabella Cifani, storica dell’arte e giornalista
Emilio Sperati (1861-1931) “astro folgorante dell’arte fusoria torinese”: la singolare vicenda di un grande fonditore e di un grande collezionista
Giovedì 23 febbraio 2023
9.00 Terza sessione
Modera Paolo Coen
Tiziana Casagrande, Galleria d’Arte Moderna “Carlo Rizzarda”, Feltre – Valentina Pellegrinon, Università di Udine
Per una revisione dell’attività produttiva e mercantile di Carlo Rizzarda: il ruolo della fotografia
Raffaella Bassi, Fondazione Neri, Museo Italiano della Ghisa
I manufatti in ghisa tra arte e industria: un percorso nella storia delle nostre città
Maria Letizia Sagù, Archivio Centrale dello Stato
Le fonti documentarie sulle Scuole d’arte applicate all’industria in Italia fra fine Ottocento e inizi Novecento
Sandro Scarrocchia, Politecnico di Milano
Appunti su Alfred Gotthold Meyer
Ferruccio Canali, Università di Firenze
Esimi Fonditori e Officine artistiche nella Firenze fin de siècle: copie, modelli e restauri nella bronzistica monumentale
Elena Dellapiana, Politecnico di Torino
Christofle: grandeur Napoleon III e oggettini alla Ponti
Roberta Cruciata, Università degli Studi di Palermo
Risorgimento in bronzo nella Sicilia occidentale
12.00 Quarta sessione: testimonianze
Ettore Marinelli, Francesco Lucenti, Arturo Bruni
12.30 Discussione conclusiva
Modera Pietro Petraroia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
UFFICIO STAMPA:
Maria Bonmassar | 06 4825370; +39 335490311 | ufficiostampa@mariabonmassar.com
MODALITÀ DI ACCESSO: Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria scrivendo a: prenotazioni@accademiasanluca.it
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