Messina (ASSARMATORI): “La nuova Diga Foranea di Genova va fatta e va fatta subito, senza esitazioni”
“La Diga Foranea di Genova va fatta. Va fatta perché investire nel sistema infrastrutturale marittimo-portuale è la via giusta per contribuire al superamento dell’attuale crisi rilanciando l’intera economia nazionale anche tramite i collegamenti terrestri in via di esecuzione con rilevanti opere pubbliche”. Lo ha affermato oggi il Presidente di ASSARMATORI, Stefano Messina che, nel corso del Dibattito Pubblico sulla Diga Foranea di Genova, ha assunto una posizione ferma e irrevocabile su un’opera – ha sottolineato – “che è fondamentale per garantire competitività ed efficienza al sistema portuale, ma, attraverso questo, al sistema produttivo dell’area industriale più importante del Paese, rendendo possibile quella competitività con i Porti del Nord Europa che per troppi anni è stata una chimera”.
“La realizzazione della nuova Diga Foranea – ha ricordato Messina – è un’opera strategica per quell’adeguamento infrastrutturale del Porto di Genova indispensabile per permettere allo scalo, nonché all’intero sistema portuale italiano, di consolidare il proprio ruolo logistico nello scenario mediterraneo ed europeo”.
“Ora va recuperato e alla svelta – ha ribadito Messina – il tempo perduto, vanno concentrate le risorse su ciò che è davvero strategico, va seguito un disegno economico sulle infrastrutture che abbia una forte e condivisa logica di mercato”.
“La Diga va fatta – ha sostenuto il Presidente di ASSARMATORI, aderente a Conftrasporto-Confcommercio, che ha portato con forza la voce di gruppi leader nei traghetti ro-ro pax, nelle crociere, nei container – e va fatta subito e bene, garantendo con i nuovi lavori un accesso equo e non discriminatorio al Porto, garantendo la competitività e ponendo le basi per una massiccia crescita dei traffici supportata da una rete logistica di collegamento con l’hinterland industriale e produttivo. Siamo oggi alla viglia della prima grande area integrata, metropolitana e logistica, che fornisce al Paese una vera e propria locomotiva per trainare la ripresa”.
Roma, 19 gennaio 2021