MICHELE PLACIDO con il monologo concertato “Mascagni e il mare”

Dalle Secche della Meloria – domenica 25 luglio alle ore 20:30

La grande apertura del Mascagni Festival affidata a

MICHELE PLACIDO

con il monologo concertato “Mascagni e il mare”

GABRIELE BALDOCCI, pianoforte – DANIELA MACCARI, danzatrice – drammaturgia CHIARA A.RIDOLFI

La ripresa turistica ed economica per la città di Livorno e il suo territorio vuole partire dal Festival Internazionale Pietro Mascagni. Sulle orme del celebre compositore, noto in tutto il mondo a cui la città labronica ha dato i natali, si parte alla scoperta di un territorio che, passo dopo passo, svela molteplici bellezze naturali e artistiche.

A sole tre miglia dalla costa livornese, in un paesaggio marino di incredibile bellezza naturalistica, pieno di vita e colori, come le Secche della Meloria, si aprirà domenica 25 luglio alle ore 20.30 la seconda edizione del “Mascagni Festival”. Un evento unico nel suo genere che andrà in scena direttamente sugli scogli affioranti dal mare, proprio accanto alla Torre eretta dalla Repubblica di Pisa nel 1157: un attore, un pianista, una ballerina, per uno spettacolo straordinario, un monologo concertato per celebrare e descrivere il compositore labronico, la sua vita e la sua arte, da un’angolazione originale e suggestiva come il suo rapporto con il mare della città in cui è nato e vissuto.

Nasce così “Mascagni e il Mare”, che vedrà protagonista il Maestro Michele Placido, attore e regista tra i più importanti ed amati del cinema, teatro e televisione: “C’è un’incredibile coincidenza tra me e il Festival Pietro Mascagni – ha recentemente dichiarato l’artista pugliese ai microfoni della trasmissione I lunatici su RAI Radio 2 – io sono nato vicino Cerignola dove Mascagni ha composto proprio Cavalleria Rusticana e mio padre mi portava lì a vedere l’opera in teatro. Ero un bambino di 9, 10 anni e sentire l’intermezzo di Cavalleria mi ricorda sempre la campagna assolata della mia infanzia. E’ una grande emozione per me: Mascagni è il musicista che amo di più e sarò voce recitante di un bellissimo monologo di Chiara Atalanta Ridolfi che immagina Mascagni che lascia Livorno e va incontro alla sua avventura della vita”.

Il Mare è uno specchio per il maestro Mascagni, come forse può esserlo per il maestro Placido e per ognuno di noi – afferma la drammaturga – In esso si riconosce qualcosa di familiare, amico, e qualcosa di pericoloso e perturbante. Come nell’animo umano. Sempre disperatamente in bilico tra profondità e superficie, quiete e turbamento, esaltazione e scoramento. Nascono così tre brevi atti, pensati per essere accompagnati al pianoforte dalle originali Variazioni sulle Melodie Mascagnane scritte ed eseguite dal pianista di fama internazionale Gabriele Baldocci, e dalla danza di Daniela Maccari, che ripercorrono la vita interiore di Pietro Mascagni – aggiunge la Ridolficuriosamente e significativamente prossima a quella di Michele Placido, e le opere la cui genesi è maggiormente legate all’elemento marino”.

Sicuramente una bella sfida organizzativa per il direttore artistico del Mascagni Festival Marco Voleri:Ascoltando Mascagni l’odore di salmastro si insinua spesso nella mente – afferma Voleri – Il rapporto tra Mascagni e il mare è fatto di composizioni uniche, battelli, intermezzi e stornelli marini. Poi sarà forse per quella fotografia – ora a colori, ora in bianco e nero – che descrive da lustri, nelle cartoline, Livorno: la terrazza a lui dedicata, prepotentemente affacciata sul mare ed i suoi tramonti. Uno dei luoghi più eleganti e suggestivi della città dal quale si possono ammirare all’orizzonte proprio le Secche della Meloria, palcoscenico naturale di questa prima esecuzione assoluta che aprirà la seconda edizione del Festival, che ha avuto l’importante collaborazione del Comitato Promotore Pietro Mascagni e del musicologo Fulvio Venturi”.

A caratterizzare la serata, il pubblico rigorosamente presente su imbarcazioni che faranno da cornice alle Secche della Meloria, e la straordinaria e suggestiva presenza della Nave Scuola della Marina Militare, il Palinuro, in un momento che vuole celebrare i 140 anni dalla fondazione dell’Accademia Navale di Livorno.

Sarà un viaggio nella musica mascagnana, con contaminazioni ora moderne, ora sullo stile Listziano. Un viaggio nelle composizioni di Mascagni e nei luoghi che ha vissuto e sarà proprio grazie alla musica che l’uomo ritrova in sé l’armonia con il mondo e ripercorre le stagioni della vita.

BREVI BIO

MICHELE PLACIDO

Nato ad Ascoli Satriano, comune pugliese al confine con la Basilicata, Michele è il terzo di otto fratelli, tra i quali gli attori Gerardo Amato e Donato Placido. Il padre Beniamino è originario di Rionero in Vulture, provincia di Potenza, mentre la madre Maria Iazzetti proviene da Ascoli Satriano. Il cugino del padre, anch’egli di nome Beniamino, è stato un noto giornalista e critico letterario.

A 18 anni, dopo gli studi superiori a Foggia si trasferì a Roma ed entrò in Polizia, partecipando come poliziotto alla battaglia di Valle Giulia. Intrapresi gli studi teatrali presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica, lasciò la divisa e debuttò a teatro nel 1970 col regista Luca Ronconi, nella trasposizione teatrale dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Dopo la partecipazione televisiva ne Il Picciotto (1973), nel 1974 entrò nel mondo del cinema, interpretando accanto a Ugo Tognazzi e Ornella Muti Romanzo popolare di Mario Monicelli e accanto a Laura Antonelli Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini, cui seguirono Marcia trionfale (1976) di Marco Bellocchio, Io sono mia (1978) di Sofia Scandurra, Letti selvaggi (1979) di Luigi Zampa, Un uomo in ginocchio (1979) di Damiano Damiani, Tre fratelli (1981) di Francesco Rosi e Come sono buoni i bianchi (1988) di Marco Ferreri.

Il ruolo che però diede grande e decisivo impulso alla sua popolarità fu quello del commissario di Polizia Corrado Cattani nelle prime quattro miniserie de La piovra (1984, 1986, 1987, 1989), nonché quello – sempre nel 1989 – dell’eroico insegnante protagonista di Mery per sempre, di Marco Risi. Negli anni 1990 ha

interpretato invece Giovanni Falcone (1993) di Giuseppe Ferrara, Lamerica di Gianni Amelio, Padre e figlio di Pasquale Pozzessere (1994), La lupa (1996) di Gabriele Lavia, Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro e Liberate i pesci di Cristina Comencini (1999).

Tra le sue ultime prove d’attore, L’odore del sangue (2004) di Mario Martone, Arrivederci amore, ciao di Michele Soavi, Le rose del deserto di Mario Monicelli, La sconosciuta di Giuseppe Tornatore e Il caimano di Nanni Moretti (2006), Piano, solo di Riccardo Milani, 2061 – Un anno eccezionale di Carlo Vanzina e SoloMetro di Marco Cucurnia (2007), Il sangue dei vinti di Soavi (2008), Baarìa di Tornatore (2009), Genitori & figli – Agitare bene prima dell’uso (2010) e Manuale d’amore 3 (2011), entrambi di Giovanni Veronesi.

Nel 1990 presenta al Festival di Cannes la sua prima opera come regista, Pummarò, sul tema dello sfruttamento lavorativo degli extracomunitari. Seguono Le amiche del cuore (1992), Un eroe borghese (1995), Del perduto amore (1998), Un viaggio chiamato amore (2002), Ovunque sei (2004), Romanzo criminale (2005), Storia della banda della Magliana tratta dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo (che fa un cameo nel film come lo stesso Placido: e quest’ultimo del resto appare spesso in piccole parti nei suoi film d’autore), grande successo in Italia e ottimamente accolto l’anno successivo anche al Festival di Berlino, Il grande sogno (2009), film sul Sessantotto parzialmente autobiografico, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, Vallanzasca – Gli angeli del male (2010), sulla vita del bandito milanese Renato Vallanzasca, Il cecchino (2012), La scelta (2015) e 7 minuti (2016).

Nel 2017 dirige i primi due episodi di Suburra – La serie, prima produzione italiana di Netflix.

Nel 2008 riceve il Premio Città dei Cavalieri di Malta. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Federico Fellini 8 1/2 per l’eccellenza artistica al Bif&st di Bari e il “Premio Culturale MuMi” per la sezione “Cultura della Solidarietà” per la regia de “I Fatti di Fontamara” spettacolo in favore delle zone colpite dal sisma dell’Aquila e nel 2011 il Premio per i 40 anni di carriera dal Foggia Film Festival.

A maggio 2018 riceve il “Premio Note da Oscar” dal “Festival Alessandro Cicognini” per la sezione “miglior regista”.

Nel 2018 ha diretto il video ufficiale della canzone Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro ed ha ottenuto la cittadinanza onoraria del comune di Rionero in Vulture, comune di origine del padre.

GABRIELE BALDOCCI

Lo stile unico, la programmazione visionaria e la versatile personalità artistica di Gabriele Baldocci gli sono valsi il plauso della critica mondiale e un ampio seguito sulla scena mondiale.

Descritto da Jed Distler su Gramophone come “Un pianista di formidabili capacità”, Baldocci ha tenuto concerti in luoghi illustri come Tonhalle di Zurigo, Musikverein di Vienna, Parco della Musica di Roma, Teatro Colon di Buenos Aires, Auditorio Nacional di Madrid, Palau de la Musica di Barcellona, Ceramic Crystal Hall di Seoul, Sala Verdi di Milano, Teatro Ghione di Roma, Teatro Rossetti di Trieste, Teatro Ponchielli di Cremona, Sala Parnassos di Atene, Teatro Lirico di Cagliari.

Nella prossima stagione, Baldocci si esibirà in città di tutto il mondo tra cui New York, San Francisco, Vienna, Londra, Pechino, Shanghai, Rio de Janeiro, San Paolo. Questa stagione vedrà anche l’uscita dell’ultimo CD della sua acclamata serie Liszt-Beethoven Complete Symphonies. I suoi recital saranno caratterizzati da una vasta gamma di musica tra cui diverse prime mondiali.

Appassionato sostenitore dell’improvvisazione classica dal vivo, la personalità eclettica di Baldocci gli ha fatto sviluppare eventi innovativi in cui rompe con gusto i confini di generi e stili. Tra le sue registrazioni di successo, un recital dal vivo in duo con Martha Argerich, le opere complete per pianoforte e violino e pianoforte e viola di Nino Rota con Marco Fornaciari, le Ballate complete e gli Impromptus di Chopin. La sua ultima registrazione, “Sheer Piano Attack”, è diventata rapidamente un best-seller dopo essere stata promossa dalla rock band Queen su tutti i suoi media. Le sue esibizioni sono regolarmente trasmesse in TV e radio a livello internazionale ed è stato protagonista di un documentario di grande successo prodotto da “Sky Classica”.

Bambino prodigio del pianoforte, ha iniziato a dare concerti pubblici all’età di nove anni, e da allora ha mantenuto una carriera di successo, vincendo premi in numerosi concorsi pianistici come il Casagrande in Italia e il Concorso Martha Argerich di Buenos Aires. Dopo gli studi a Imola con Franco Scala, ha studiato alla prestigiosa International Lake Como Piano Academy con William Grant Naboré, Lèon Fleisher, Alicia De Larrocha, Dmitri Bashkirov, Fou Ts’Ong, Charles Rosen, Andreas Staier e Claude Frank. Ha completato i suoi studi presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma con Sergio Perticaroli.

Educatore molto attivo, è professore al Trinity Laban Conservatoire of Music e alla Purcell School di Londra, fondatore e direttore del London Piano Center e della Milton Keynes Music Academy ed è spesso invitato a tenere Masterclass in alcuni dei più importanti università e accademie del mondo.

DANIELA MACCARI

Nata a Pisa inizia lo studio della danza all’età di 4 anni con la maestra Elsa Ghezzi e successivamente con i maestri Renato Fiumicelli e Ioana Butnariu.

Studia e si perfeziona in seguito con la grande maestra Marina van Hoecke. Nel 1991 vince il concorso internazionale “Giovani Talenti”.

Con assoli creati appositamente per lei danza come solista ospite in Gala in numerosi teatri italiani.

Nel 1994 consegue il diploma di Attore Scenico, al termine del corso di formazione professionale diretto da Micha van Hoecke .

Consegue la laurea in lettere classiche con il massimo dei voti e la lode.

Danza giovanissima nella compagnia Effetto Parallelo di Michele Arena. Danza con L’Ensemble di Micha van Hoecke. Successivamente fa parte della compagnia Sizicondi Loble del coreografo belga Serge van de Velde, danzando come solista in tutte le creazioni.

Collabora costantemente come danzatrice e coreografa con il teatro Verdi di Pisa.

Nel 2006 ha l’opportunità di seguire il Wuppertal Tanztheater di Pina Bausch come stagista.

Nel gennaio 2009 avviene l’incontro con il geniale Lindsay Kemp che dà inizio ad una intensa collaborazione: da allora lo segue infatti come prima ballerina, coreografa e collaboratrice principale in tutte le sue produzioni; Cenerentola, Sospiri di Balera, I Sing Ammore per il Teatro Goldoni di Livorno, The Illusionist per il Teatro dell’Opera di Roma, Romeo & Juliet, Verona. E poi L’Histoire du Soldat, in cui danza il ruolo della Principessa e che dopo aver debuttato a Bari è stato portato nei maggiori teatri italiani.

Danza come prima ballerina anche nella nuova produzione, che riscuote grandi consensi in Italia e Spagna, “Kemp Dances”, in cui Lindsay Kemp crea appositamente per lei “La Femme en rouge” e interpreta il solo “Il Cigno” di Marco Berriel e Lindsay Kemp. Interpreta inoltre il ruolo de “La ballerina” in “Frammenti dal diario di Nijinsky”, accanto al grande maestro. Danza inoltre l’intenso ruolo di “Mi vida”, del coreografo belga Luc Bouy.

Successivamente crea per lei “Canto alla luna” e “The Witch”.

Affianca il maestro anche nelle produzioni liriche come Il Flauto Magico e La Traviata in cui ha ricoperto il ruolo di coreografa, assistente alla regia e prima ballerina.

La collaborazione con Kemp è diventata negli anni un’intesa talmente profonda che lui, con un gesto unico e mai avvenuto in passato, le ha insegnato alcuni dei suoi più importanti ruoli come Traviata, The Flower e The Angel chiedendole di continuare a danzarli dopo di lui.

Con David Haughton, storico collaboratore di Lindsay Kemp, e gli altri membri della compagnia, continua a far brillare la luce del Maestro attraverso eventi dal vivo come spettacoli, tra cui “Kemp Dances Ancora”, gala, mostre, il Premio Lindsay Kemp, e online, attraverso la creazione di un grande archivio.

Ha ricevuto con gioia ed onore dalla sua città il premio “Pisani si nasce”, riconoscimento dato ad eccellenze nate a Pisa e distintesi in vari campi.

Danza nei video “Beautiful you” e “One percent”del cantautore inglese Tim Arnold che le dedica anche la canzone “Here lies liberty”.

E’ stato dedicato alla sua storia il libro “Sarò una ballerina” della collana “Bimbi Ganzi”, Elledibook.

CHIARA ATALANTA RIDOLFI

Nata ad Orvieto, laureata in Antropologia e diplomata alla Scuola Nazionale di Cinema – Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 2009, è sceneggiatrice e scrittrice.

Tra i suoi lavori per il cinema, il soggetto e la sceneggiatura dei lungometraggi:

Nevia”, prodotto da Matteo Garrone e presentato al 76° Festival del Cinema di Venezia, Sez. Orizzonti, dove ha vinto il premio Carlo Lizzani, Premio Imaie Miglior Attrice, Menzione Speciale Fedic, per poi partecipare a molti festival Internazionali ottenendo numerosi premi e riconoscimenti;

Mamma + Mamma”, di Karole di Tommaso, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2018, sez. Alice nella città, che ha partecipato a vari festival nazionali ed internazionali aggiudicandosi diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Bimbi Belli 2019 indetto da Nanni Moretti presso l’Arena Nuovo Sacher;

Questi Giorni”, per la regia di Giuseppe Piccioni, presentato al 73 ° Festival del Cinema di Venezia;

Storie Sospese”, di Stefano Chiantini, presentato al 72° Festival del Cinema di Venezia, Giornate degli Autori;

Nessuno mi pettina bene come il vento”, per la regia di Peter Del Monte.

Ha lavorato anche numerosi Cortometraggi e radiodrammi; ha curato la Regia e la Sceneggiatura dello Spettacolo Teatrale “Per Anna”, dedicato ad Anna Marchesini, con Pino Strabioli, presso il Teatro Mancinelli di Orvieto.

È stata giurata in diversi festival e concorsi e, dal 2017, è Membro della Commissione Tecnico-Artistica per il Cinema presso la Regione Autonoma della Sardegna.

Come docente, ha condotto diversi laboratori, vincendo alcuni bandi ministeriali indetti da Mibact e Miur.

Ha scritto racconti ed articoli, anche in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.

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