Mostra documentaria
IL CONFINO POLITICO A USTICA NEL 1926 – 1927
L’esposizione rievoca passioni e ideali di coloro che hanno affrontato la privazione della libertà nell’isola di Ustica in epoca fascista
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
Roma, 6 settembre – 24 settembre 2019
ingresso libero
Con l’approvazione delle leggi “fascistissime” emanate nel 1926, i politici, che prima costituivano una minoranza sull’isola di Ustica rispetto ai confinati per reati comuni, diventarono una presenza più rilevante fino a raggiungere il numero di circa 600 transiti.
L’obiettivo perseguito dal regime di emarginare i dissidenti, attraverso il confino, dalla società attiva ebbe tuttavia l’effetto secondario non previsto di essere un’occasione di incontro, di stimolo alla discussione e al confronto dell’opposizione, divenendo un laboratorio di formazione politica e civica che contribuì alla crescita dello spirito democratico nel Paese.
Questa mostra – ospitata alla Casa della Memoria e della Storia di Roma dal 6 al 24 settembre 2019 e promossa daRoma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale – Dipartimento Attività Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura – si propone di recuperare alla memoria collettiva e di restituire alle giovani generazioni alcuni frammenti di quella pagina importante della nostra storia locale e nazionale. Una vicenda contrassegnata da forti passioni e da grandi ideali, che può anche essere il racconto di tante vite spezzate solo per affermare un diritto, quasi sacro, qual è quello della libertà di pensiero.
La mostra propone immagini, testimonianze e documenti riguardanti alcuni protagonisti, tra cui Gramsci e Bordiga, mettendo insieme vicende politiche e umane collocate nello scenario fisico culturale e antropologico di Ustica. Le fotografie provenienti da archivi pubblici e privati, i documenti e le testimonianze scritte dai protagonisti di quella singolare vicenda, pur nella loro incompletezza, consentono di conoscere meglio, attraverso una ricostruzione cronologica e tematica, i luoghi, i personaggi, gli eventi, i momenti e le atmosfere della vita confinaria a Ustica negli anni Venti nonché alcuni aspetti del contesto ‘fisico’ e sociale isolano in cui essa si inserì. Un microcosmo, che divenne laboratorio politico e culturale.
Vengono riproposti i volti, le testimonianze e, più in generale, la particolare e intensa esperienza, politica e umana insieme, che i documenti hanno reso possibile. Uomini e donne, molti dei quali riverseranno unitariamente il loro straordinario patrimonio politico e ideale, maturato anche attraverso l’esperienza narrata dalla mostra, nella lotta di Liberazione e nella vita dell’Italia repubblicana.
Progetto, ricerche e testi a cura di Vito Ailara e Massimo Caserta.
Inaugurazione venerdì 6 settembre alle ore 17.30
intervengono
Vito Ailara
Presidente Onorario Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica
Noemi Ghetti
Saggista gramsciana, gruppo Storia Associazione “Amore e Psiche”
Marina Pierlorenzi
Vicepresidente ANPI Roma