Due vite che si incontrano non casualmente. Lui anziano professore malato, appassionato di musica, lei la sua nuova governante. Anime tormentate legate da un cupo passato che si svela con lentezza. È Note Stonate, (titolo originale Park your car in Harvard yard) appassionante testo del drammaturgo americano Israel Horovitz, in scena al Teatro Manzoni di Roma dal 12 al 29 gennaio, interpretato da Gaia de Laurentiis e Pietro Longhi, con la regia di Enrico Maria Lamanna.
In un fitto succedersi di rivelazioni Note stonate parla di sogni non realizzati, di verità nascoste, di antichi rancori, ma anche di bellezza. Una storia di solitudine, originale e dal finale inatteso, in cui protagonista è la musica classica, impreziosita in questa versione da Pino Donaggio.
Un insegnante di musica in pensione assume una giovane collaboratrice. Lei è vedova e già molto provata e amareggiata dalla vita. Lui è duro, cinico, fantasioso, perso spesso in visioni lontane. Tra note di musica classica e giochi di chiaroscuro, con il passare del tempo i due protagonisti scoprono di avere in comune molto più di quanto pensino. Le insicurezze, i silenzi, le solitudini della quotidianità, lentamente lasciano spazio ad altro, in un testo di grande profondità e intime sfumature, pieno di sorprese.
Traduzione di Mariella Minozzi, adattamento di Marioletta Bideri e Enrico Maria Lamanna. Lo spettacolo è una produzione del Centro Teatrale Artigiano, il disegno luci di Pietro Sperduti, i costumi di Teresa Acone, la scenografia di Fabiana di Marco. Aiuto regia ed effetti sonori e grafici di Augusto Casella. Sarta di scena Elisabetta Viola, tecnico luci_fonica Carlo di Fabio. |