Nugnes e Freitag, un workshop per raccontare l’arte del riciclo nel fashion

Nugnes e Freitag, un workshop per raccontare l’arte del riciclo nel fashion

Domani a Palazzo Pugliese a Trani (BT) la possibilità di realizzare un accessorio unico e personalizzato con i teloni dei camion, iconici elementi di riciclo utilizzati dal brand svizzero

Nugnes, luxury boutique multibrand di Trani, ospiterà giovedì 17 novembre, dalle ore 18,30, un workshop del brand svizzero Freitag che ha fatto dell’upcycling il suo manifesto culturale, ovvero dare nuova vita ai materiali attraverso un processo creativo, riutilizzando teloni di camion per farne accessori. Tutti coloro che parteciperanno potranno creare il proprio portafoglio o porta carte (piccolo pouch), con la caratteristica di avere un pezzo unico, non replicabile (per partecipare al workshop e prenotare il proprio pouch è necessario iscriversi al link: https://it.nugnes1920.com/pages/workshop-freitag. Disponibilità limitate).

L’allestimento darà spazio anche a una mostra-racconto sul marchio. Il tutto sarà condito con un beverage che ben si lega al concept del progetto a cura del Birrificio Birranova, che presenterà per l’occasione la birra “Margose”, creata con l’acqua di mare.

Freitag, nota casa di borse e accessori fondata da due fratelli designer svizzeri Markus e Daniel Freitag, è nata da un’idea semplice: riciclare, riutilizzare e restituire una seconda vita ai teloni di camion usati. Un processo che realizza pezzi unici, di alto pregio e design, fatti interamente a mano solo nella sede di Zurigo e poi venduti in tutto il mondo in 460 stores, tra cui Berlino, Davos, Amburgo, Colonia, Vienna, Tokyo, Zurigo, Losanna e Trani appunto. L’idea ispiratrice per i due fratelli era quella di realizzare una borsa pratica, giovane e sportiva per coloro che si spostano in bicicletta e sono soggetti alle intemperie, quindi una borsa impermeabile e resistente, possibilmente eterna. Ma al contempo bella, colorata, capiente e funzionale. Ne è nato un prodotto artigianale che è un oggetto che incorpora il valore alto del recupero e del riuso. Ogni dettaglio delle borse ha già vissuto una prima vita, la seconda è quella che il cliente le regala acquistandola: questo è il loro messaggio. Un progetto che Nugnes sposa in pieno e asseconda, consapevole che lo storytelling di questa giovane azienda e i loro accessori possano affascinare i propri clienti e promuovere in loro sempre più una filosofia etica di rispetto ambientale.

Con il riutilizzo di materiali riciclati, nei processi di produzione vi è una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto alla produzione di materiali vergini. Un altro vantaggio è che gli accessori creati possono essere riciclati più e più volte, consentendo così di ridurre al minimo gli sprechi. Il riuso di materiali già esistenti per altri scopi riduce la pressione sulle risorse, sull’utilizzo di petrolio e su altri prodotti chimici, impiegati per produrre nuove fibre o fibre sintetiche.

«L’uomo fa parte di un sistema complesso, fatto di risorse e di equilibri che devono essere garantiti e salvaguardati affinché lo stesso possa avere un futuro – sottolinea Beppe Nugnes, ceo di Nugnes. Per questo motivo è importante che anche il sistema moda adotti comportamenti sostenibili. Ciascuno di noi può fare la sua parte. Faccio un appello anche agli altri imprenditori o alle associazioni di questo territorio per fare sistema e fare qualcosa di concreto, creando iniziative a favore della sostenibilità e della salvaguardia ambientale».

Il multibrand pugliese non è nuovo a questo tipo di impegno che si esplica sia sul sito del retailer su cui spicca la sezione ‘Sustainable is fashionable’, che segnala i brand e i prodotti green del suo portfolio, sia nelle vetrine fisiche ‘circular economy’ dello store che premiano i designer che hanno messo la protezione dell’ambiente al centro del loro operato.

Negli ultimi anni termini come riciclo, sostenibilità, riutilizzo e slow fashion sono stati utilizzati sempre di più nella moda. Ognuno risponde ad una tendenza globale di consapevolezza verso i processi di produzione industriale. Questi ideali cercano di dare una seconda vita a tessuti dimenticati, riciclando materiali o utilizzando materie prime biologiche.

Secondo una relazione emanata dalla Commissione europea (CE), ogni cittadino consuma in media 26 chili di prodotti tessili all’anno. Una cifra che si traduce con oltre 16 milioni di tonnellate annuali solamente nell’Unione europea (UE).

La sostenibilità nella moda non è solo una parola vuota, ma segue la regola aurea delle 3 R: ridurre, riciclare e riutilizzare.

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